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Lug 15


Per presentare ‘Torino contemporanea’, la nuova guida di architettura edita da List/actar, i professionisti dell’Urban Center – che la guida l’hanno ideata – hanno pensato a un appuntamento misto: metà incontro istituzionale e metà diversivo culturale in un caldo venerdì sera di fine luglio, proprio di fronte a Palazzo civico, dove ci sono gli spazi che in autunno ospiteranno la nuova sede dell’Urban Center.
I lavori per adattare l’edificio alle nuove esigenze degli uffici e degli allestimenti non sono ancora partiti, ma l’iniziativa di venerdì, che si è svolta lì davanti, ha comunque il sapore di un battesimo. “Urban Center Metropolitano desidera conoscere meglio le caratteristiche del proprio pubblico, le opinioni dei cittadini e i giudizi sul lavoro svolto in questi sei anni” scrivono nel loro comunicato stampa. E per saperlo, venerdì sera hanno distribuito ai presenti una scheda con una serie di domande ‘esplorative’. Il programma è invitante anche per i non addetti ai lavori, (nel senso che l’iniziativa rientra fra gli appuntamenti della settimana del festival internazionale di architettura che si svolge in questi giorni a Torino).
La serata si è aperta alle 18, con la presentazione della guida, e con gli interventi dell’assessore Ilda Curti e di Carlo Olmo – che dell’Urban Center è il direttore – cui hanno partecipato a sorpresa anche i progettisti degli 11 edifici “imperdibili” segnalati nel volume. A seguire il lancio del concorso ‘ImmaginaTOrino Sguardi d’arte sulla trasformazione urbana’ per artisti e creativi videomakers, realizzato in collaborazione con Ylda e Paratissima, per produrre video che documentino la Torino in trasformazione, da esporre nella nuova sede. La serata si è conclusa con un aperitivo in piazza (cui hanno contribuito anche gli esercenti del quartiere), allietato dall’ensemble jazz Ivan Bert in Most Wired Quartet featuring Gianni Denitto.

Il sito dell’Urban Center

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Apr 20




Una festa per conoscersi, per mettere in contatto un grande progetto di rigenerazione urbana con il territorio cui è destinato.
Apre in Barriera di Milano, in corso Palermo 122, la sede del Piano integrato di sviluppo urbano Urban Barriera di Milano. Un’occasione importante celebrata con un pomeriggio di festa, animazione per bambini, giochi e spettacolo, che sono culminati nell’inaugurazione della sede alla presenza del sindaco e delle autorità comunali e circoscrizionali, alle ore 17.
In corso Palermo 122 nasce una sede di lavoro e di confronto, uno sportello informativo sulle trasformazioni e un luogo di incontro tra cittadini e amministrazione.
Il Piano integrato di sviluppo urbano Urban Barriera di Milano è una grande occasione di rinascita per il quartiere, in quanto associa alla riqualificazione dello spazio pubblico e al risanamento di spazi per attività sociali iniziative di sostegno all’economia e all’occupazione e di accompagnamento sociale e culturale.
Urban non è un libro dei sogni: è un approccio integrato che permetterà in quattro anni – entro il 2014, indicato dalla Commissione europea come termine ultimo per la chiusura dei cantieri e la rendicontazione del lavoro svolto – di intervenire nel cuore di Barriera di Milano, uno dei più antichi quartieri operai della città che, in tempi di globalizzazione e immigrazione, rappresenta un’area carica di carenze, povertà, contraddizioni, ma anche di grandi energie e potenzialità da portare alla luce. Grazie ai contributi messi a disposizione nel 2007 dalla Regione Piemonte su fondi di provenienza europea (20 milioni), a risorse della città e ad altri canali di finanziamento si potranno investire in Barriera circa 41 milioni di euro: una grande opportunità di cambiamento e di rilancio di una delle poche aree cittadine finora escluse dal processo di trasformazione del territorio di Torino innescato 15 anni fa con i Contratti di quartiere e i numerosi Programmi europei che hanno riversato sulla città notevoli risorse economiche e creato un know how di considerevoli potenzialità.

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