E’ iniziata l’edizione più straordinaria di sempre perché per la prima volta la kermesse si tiene all’aperto e senza biglietto di ingresso. A dare il via è stato il Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini che ha tagliato il nastro inaugurale insieme al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, la sindaca della città di Torino Chiara Appendino, il presidente di Slow Food Italia Gaetano Pascale e Carlo Petrini, presidente di Slow Food.
Il ruolo di Terra Madre Salone del Gusto non solo come grande evento, ma come momento di contatto tra culture e tradizioni è sottolineato anche dal sindaco di Torino Chiara Appendino, per cui questa edizione aperta favorirà un nuovo paradigma: non un salone di cose ma di persone, in cui la città si fa sempre più protagonista.
“È tempo di prendere atto che la divisione tra agricoltura e cultura è fittizia. Chi produce cibo fa cultura, e chi consuma chiede accesso a questa cultura attraverso l’informazione: perciò dobbiamo mettere ognuno in condizione di sapere da dove viene il cibo che mangia, come è stato prodotto, quanto lavoro ha richiesto, come questo lavoro è stato retribuito”, queste le parole di Petrini che continua: “In questi vent’anni sono passati molti presidenti e molti sindaci e la collaborazione è sempre stata straordinaria. Succede perché c’è un sistema Piemonte che funziona. È un monito per chi organizza eventi guardando soltanto al ritorno economico, se pensi solo all’aspetto commerciale, prima o poi, arriva un commerciante più bravo di te. Ma nessuno può levare Terra Madre Salone del Gusto da Torino, perché è qui che operano mille volontari ed è qui che centinaia di famiglie, parrocchie, pro loco e associazioni ospitano 1500 delegati: questo è ciò che definisco un bene di relazione. Non è qualcosa che entra nei bilanci, ma che diventa coesione sociale”