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Apr 19


Inaugurata la 28a edizione del GLBT Torino Film festival – Da Sodoma ad Hollywood, che si svolgerà fino al 25 aprile presso la Multisala Cinema Massimo.
Madrina del festival l’attrice Giuliana De Sio. La cerimonia inaugurale è stata condotta dal direttore Giovanni Minerba e Angelo Acerbi alla presenza del sindaco Piero Fassino e del consigliere regionale Giampiero Leo.
Il cantautore Roberto Casalino, autore di di brani di successo scritti per Giusy Ferreri, Emma Marrona, Nina Zilli fino a Marco Mengoni che con “L’essenziale” ha vinto quest’anno a Sanremo, si è esibito con il Michele Amadori al pianoforte e Mario Gentili al violino.
A seguire il film di apertura, Any Day Now, presentato dallo stesso regista Travis Fine, ha tenuto a battesimo la 28a edizione del festival torinese che quest’anno proporrà circa 120 film provenienti da 34 nazioni.
Tratto da una storia vera, Any Day Now offre l’eccezionale interpretazione di Alan Cumming (The Good Wife) nel ruolo di Rudy, una drag queen di Los Angeles che, insieme al suo partner Paul, viceprocuratore distrettuale, cerca di ottenere la custodia di un ragazzo quattordicenne, affetto dalla sindrome di Down. Non è così semplice: siamo nel 1979 quando matrimoni e adozioni gay erano di là da venire.
Al via anche altre due sezioni del Festival: Vintage, che ripropone un classico della cinematografia mondiale, Improvvisamente l’estate scorsa di Joseph L. Mankiewicz, (1959). Un omaggio a Gore Vidal, morto lo scorso luglio, che ne scrisse la sceneggiatura basandosi sull’atto unico dell’omonima pièce teatrale scritta daTennessee Williams (del quale ricorre il trentennale della morte). Uno dei film più camp o kitsch (a seconda delle opinioni) nella storia dello “schermo velato”, tanto più che Sebastian, l’omosessuale di cui sparlano Elisabeth Taylor, Katherine Hepburn e Montgomery Clift, non si vede mai ed è solo evocato. Un uomo senza volto.
L’altra sezione in avvio è Open Eyes. Lesbian Stories, che propone un cortometraggio francese dal titolo Time Bomb, diretto da Jacqueline Julien, e il lungometraggio argentino Lengua Materna (Mother Tongue) di Liliana Paolinelli, una tagliente e divertente commedia sul difficile rapporto genitori-figli.

Il GLBT Film Festival prosegue fino al 25 aprile.

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Apr 11


“Da Sodoma a Hollywood”
27° Torino GLBT Film Festival
19 – 25 aprile 2012
Torino, UCI Cinemas Lingotto e Multisala Cinema Massimo

Presentata la 27° edizione del Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood”, diretto da Giovanni Minerba, si svolgerà dal 19 al 25 aprile 2012 presso la Multisala Cinema Massimo.
L’evento speciale di inaugurazione avrà luogo presso la sala 6 dell’UCI Cinemas Lingotto la sera di giovedì 19 aprile.
Madrina della manifestazione sarà Chiara Francini, attrice rivelazione dell’anno alla 68a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il Premio Biraghi. A Torino avrà un doppio ruolo perché farà parte anche della giuria del Concorso lungometraggi.
Ospite d’onore della serata di inaugurazione sarà Arisa, cantante, attrice, scrittrice, personaggio televisivo, che regalerà al pubblico del Festival grandi emozioni con un’esibizione a sorpresa per la quale ha dichiarato: «Ho accettato l’invito perché ho capito che è un Festival coraggioso e tutte le cose fatte con coraggio meritano rispetto e adesione».
La manifestazione comprende numerose sezioni, competitive e tematiche, con opere provenienti da tutto il mondo, film altrimenti “invisibili” per il pubblico e gli addetti ai lavori, oltre a incontri con registi e attori che presenteranno i film in sala.

La coproduzione belga e olandese Alle tijd (Time to Spare), di Job Gosschalk (2011), aprirà il Festival. Il film è un’agrodolce commedia degli errori, spiritosa e sagace, che affronta il tema dei ruoli codificati e ragiona sulle nuove forme di affettività, con un finale a sorpresa commovente e pieno di aspettative.
Concluderà il Festival Let My People Go! di Mikael Buch, commedia francese volutamente farsesca e kitsch in cui il regista gioca con gli stereotipi sul mondo gay e sul giudaismo, rifacendosi a maestri come Woody Allen e Wes Anderson. Carmen Maura, attrice feticcio di Pedro Almodovar, è la stralunata madre del protagonista.

Il comitato di selezione – composto da Fabio Bo (coordinatore artistico), Angelo Acerbi, Alessandro Golinelli, Christos Acrivulis e, da quest’anno, Silvia Novelli, dai consulenti Pierre Hombrebueno, Flavio Armone, Nancy K. Fishman e Simone Morandi, guidato dal direttore Minerba – conferma la volontà di indagare e proporre al pubblico film e tematiche, spesso scottanti e controverse, di grande attualità e interesse per l’intera società.
Il Festival propone tre sezioni competitive (Concorso lungometraggi, Concorso documentari, Concorso cortometraggi), sottoposte al giudizio di tre giurie internazionali.
Nel Concorso lungometraggi assegneranno il Premio Ottavio Mai: Antonella Gaeta, giornalista, sceneggiatrice e presidente dell’Apulia Film Commission; Chiara Francini; Eric de Kuyper, scrittore, semiotico, critico e regista belga; Fabio Canino, conduttore televisivo; Philippe Vallois, uno dei pionieri del cinema GLBT francese.
Nel Concorso documentari: Alessandro Rais, critico, storico del cinema, direttore della Filmoteca Regionale Siciliana e del Sicilia Queer Festival; Vittoria Castagneto, scrittrice e regista; Panayotis Evangelidis, scrittore, traduttore e filmmaker. Infine, nel Concorso cortometraggi, Luca Bianchini, scrittore e sceneggiatore; Vittoria Schisano, attrice; Chiara Pacilli, giornalista e regista.
Saranno inoltre attribuiti i premi del pubblico.

Tutte le informazioni sul sito del Torino GLBT Film Festival

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