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Apr 24


Un percorso plurisensoriale, un’area giochi colorata e ospitale e un’antica fontana restaurata. Sono serviti 18 mesi di lavoro, dall’estate 2010 a oggi, per riqualificare il parco torinese più conosciuto al mondo, il Valentino, parco storico-monumentale ma anche luogo preferito dai cittadini per il loro tempo libero. Un tempo che ora sarà arricchito da nuovi stimoli e suggestioni. Gli interventi, progettati e diretti dal servizio Verde gestione della Città di Torino hanno permesso di riqualificare alcune aree del Parco che più di altre hanno patito il passare degli anni.
“Restituiamo alla città un angolo di parco completamente riqualificato – ha affermato l’assessore all’Innovazione, lo Sviluppo e la Sostenibilità ambientale, Enzo Lavolta – di circa 10mila metri quadrati, grazie a un lavoro interamente progettato e diretto dal servizio Gestione Verde del Comune. Le opere realizzate hanno migliorato la fruibilità del parco sotto diversi aspetti: l’accessibilità, l’utilizzo per il tempo libero, il recupero storico delle strutture a rocailles. In particolare, viale Ceppi si è trasformato in un angolo accogliente e attrezzato per il gioco e lo sport di persone di tutte le età”.
Il percorso plurisensoriale (anche definito “for all”) si snoda lungo le stradine interne al Giardino roccioso ed è composto da arredi e strutture d’orientamento pensati per persone non vedenti. Tra questi arredi, sono presenti tabelle descrittive degli elementi naturali e architettonici che si trovano nelle vicinanze, riportanti anche i caratteri in braille; le descrizioni sono state tradotte in inglese ed è stato utilizzato – in esclusiva – il recentissimo carattere definito “ad alta leggibilità” (anche per dislessici) EasyReading® ideato dalle Edizioni Angolo Manzoni. Il progetto del percorso è stato realizzato con la collaborazione dell’associazione Tactile vision e la consulenza dell’architetto Rocco Rolli e ha avuto l’avvallo dalla Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Sempre in quest’area del giardino si è realizzato un nuovo impianto di irrigazione. Con queste lavorazioni è stato possibile riattivare la fontana, da tempo fuori uso, presente nella zona della ex serra.
La riqualificazione di viale Ceppi è la parte più significativa del progetto. L’area giochi è un servizio importante per i residenti nel quartiere San Salvario, la cui realizzazione è stata seguita con molta attesa e aspettativa. Da uno spazio piccolo con giochi ormai obsoleti si è passati con questo intervento a un’ampia area dotata di uno spazio dedicato ai più piccoli, recintato, e di numerose altre strutture per il gioco degli adolescenti (come il “percorso mondo verticale”, unico ad essere installato in Italia, ispirato al parkour). Oggi viale Ceppi è uno spazio ludico e per lo sport, studiato per essere uno spazio accogliente e armonioso, che stimola la socializzazione e l’aggregazione.
La pavimentazione è stata creata utilizzando malte fotocatalitiche, che consentono l’ossidazione delle sostanze inquinanti presenti nell’aria e la loro trasformazione in residui non nocivi. Tali superfici, applicate in via sperimentale, consentono anche di ridurre la temperatura al suolo a seguito di irradiazione solare. È la prima superficie di grandi dimensioni con questo materiale innovativo ad essere realizzata in città. Le altre superfici dell’area gioco sono realizzate in materiale antitrauma.
Il paesaggio del Parco è caratterizzato dalla presenza delle rocailles, muretti in pietra calcarea che hanno funzione di semplice cordolo di delimitazione, di contenimento di versanti, laghetti e sottopassi, spazi per sedersi: una caratteristica decorativa assai rara nel panorama dei giardini storici italiani. Un manufatto molto particolare è la costruzione che sostiene una cascata d’acqua su viale Virgilio, a fianco del Castello sabaudo. La struttura della cascata è stata recuperata nella sua forma originaria e ora l’acqua torna a scorrere attraverso le vasche e i salti che la compongono.
Ultimo intervento, la sostituzione dei servizi igienici più vecchi e danneggiati con altri in acciaio inox, più facili da igienizzare, vicino al Borgo Medievale e in viale Ceppi e la ristrutturazione del fabbricato in stile Liberty dell’Orto Botanico. I tre vespasiani posti su corso Massimo d’Azeglio sono stati demoliti. Il costo dell’intervento è di circa 800mila euro.

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Apr 19


“La Resistenza fu guerra di Liberazione, liquidazione del fascismo e costituzione di una democrazia repubblicana, attraverso i suoi atti militari, quelli politici ma anche, evidentemente, attraverso quelli civili”. Il ruolo importante della macchina comunale e dei suoi dipendenti nel corso della guerra di Liberazione partigiana è stato sottolineato dall’assessore Enzo Lavolta, questa mattina in Sala Rossa davanti a un folto gruppo di lavoratori. “A Palazzo civico, i dirigenti e la struttura amministrativa, gli operai, gli impiegati si impegnarono, durante l’occupazione fascista, a sostenere la Resistenza a anche a costo di essere arrestati. Grazie alla loro determinazione, migliaia di giovani furono forniti di documenti d’identità ed evitarono la deportazione o l’arruolamento forzato nei reparti militari della Repubblica sociale”. La cerimonia ha voluto ricordare quel lontano passato ancor così vivo nella memoria del Paese e i dipendenti che persero la vita per riaffermare i valori della libertà e della democrazia.
Su quell’ossatura organizzativa, permeata di ideali e principi democratici, si è costituito “il nucleo forte della vita collettiva”: la libertà, la solidarietà, “e poi la partecipazione, il dialogo, l’incontro”.
Diego Novelli, ex sindaco e ora presidente Anpi Torino, ha svolto una lunga riflessione storica sulle radici del fascismo, “quella lunga e terribile stagione – ha sottolineato Novelli – iniziata nel 1919 e conclusasi proprio il 25 aprile del ’45. Oggi possiamo dire che se non ci fossero stati loro, i partigiani, se non ci fosse stato il sacrificio di uomini e donne noi non saremmo qui, non ci sarebbe permesso. Parafrasando Croce, dico che non si può non essere antifascisti. Perché l’antifascismo non è schierato, è una scelta di civiltà praticata da persone con idee e fedi diverse. La lotta antifascista ha strappato dalla società il morbo della guerra e della violenza. Le idee non si impongono con la violenza: essa è l’ultimo rifugio degli incapaci”.
In apertura è intervenuto anche, dal banco della Presidenza del Consiglio comunale, il consigliere Magliano. “Le nuove generazioni devono capire che ci sono uomini e donne che ci hanno permesso oggi di essere liberi – ha detto Magliano – diamo onore ai dipendenti morti per la libertà: chi lotta per ciò che ritiene giusto è un uomo libero”.

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Apr 04


Il quartiere Vanchiglietta nella Circoscrizione 7 alla fine dell’anno avrà una nuova ludoteca, Il Paguro. Il cantiere per la costruzione della struttura ecosostenibile si svilupperà su quattrocento metri quadrati.

Questa mattina è stata posata la prima pietra. Erano presenti gli assessori Mariagrazia Pellerino (Politiche educative), Enzo Lavolta (Verde, ambiente, Smart City), Claudio Lubatti (Infrastrutture), Emanuele Durante, presidente della Circoscrizione 7.

Si tratta di una struttura in legno realizzata in laboratorio con caratteristiche all’avanguardia sotto l’aspetto ambientale: risparmio delle risorse energetiche, rispetto dell’ambiente, riutilizzo e conservazione delle risorse ambientali, tanto da essere uno dei primissimi progetti inseriti nell’ambito di Torino Smart City, il programma che coinvolge le scelte future dell’Amministrazione in direzione della sostenibilità.
I materiali consentono il massimo rispetto dell’ambiente nell’approvvigionamento delle risorse, nella loro compatibilità ambientale durante la loro trasformazione e successivo uso, nella loro biodegradabilità futura nel momento in cui il loro utilizzo sarà terminato, secondo un protocollo di certificazione.
I bambini potranno divertirsi sperimentando nuove esperienze giocando sulla sostenibilità per esempio sulle energie rinnovabili, sul riutilizzo dei materiali riconvertibili in nuovi e inaspettati usi, potranno vedere come i raggi del sole si trasformano in energia.
La struttura che avrà la forma di una conchiglia sarà costituita da pannelli in legno lamellare e pannelli in fibra di legno mineralizzata e canapa per l’isolamento. Il tetto sarà avvolto dal verde pensile con piantine di sedum a bassissima manutenzione e ad altissima efficienza termica in inverno in estate. Le parti di ‘corazza’ che saranno meglio esposte ai raggi del sole potranno ospitare pannelli fotovoltaici di ultima generazione per catturare l’energia che potrà fornire la luce del sole.
Le superfici saranno colorate con intonaci naturali e la pavimentazione sarà realizzata con il vecchio linoleum (materiale naturale), rivisto nelle nuove produzioni secondo i disegni scelti insieme alle bambine e ai bambini.
L’isolamento termico consentirà di mantenere un confort ambientale durante tutto l’anno. Così il Paguro Bernardo, crostaceo simbolo di conservazione del
calore, del contenimento dei consumi, della razionalizzazione per il miglior controllo della dispersione energetica, interpreta pienamente l’idea di chi ha progettato la ludoteca, primo esempio, nel suo genere, a Torino.
Per evitare sprechi i sensori comanderanno l’accensione delle luci al passaggio dei visitatori. “Si calcola che con il calore dei presenti il riscaldamento funzionerà solamente in alcuni momenti della giornata” sostengono i progettisti.
Lo sviluppo della costruzione della struttura, prima in “officina” e poi in cantiere, sarà raccontato in report successivi ai cittadini anche attraverso una serie di immagini.
Il costo per la realizzazione, pari a 530mila euro, non sarà a carico delle casse della Città trattandosi di un’opera di urbanizzazione a scomputo degli oneri dovuti all’Amministrazione.

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