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Set 20


“Lottare perla laicitĂ  è sempre attuale” ha detto Tullio Monti, coordinatore della consulta torinese per la laicitĂ  nelle istituzioni, durante la commemorazione dell’anniversario della breccia di Porta Pia che si è tenuta questa mattina ai giardini Lamarmora. Molti i temi che ricorrono nel rievocare quel 20 settembre 1870 “e il solo ricordare può sembrare un atto quasi rivoluzionario in giorni nei quali si torna a parlare di secessione anche da parte di autoritĂ  di Stato e di Governo” ha spiegato Monti. “CosĂŹ anche la battaglia per la laicitĂ  – ha continuato il coordinatore della consulta – non è una battaglia del passato, un omaggio ai nostri Padri del Risorgimento, ma una battaglia da combattere ogni giorno, che si sostanzia in scelte di governo e personali da parte di ogni cittadino”.
La questione della laicitĂ  dello Stato – supremo principio costituzionale e garanzia del pluralismo religioso e di uguale libertĂ  religiosa per tutte le fedi e non fedi – incontra infatti ancora oggi ostacoli per affermarsi frenata anche dall’incapacitĂ  del mondo politico di essere autonomo nelle proprie scelte e azioni legislative. E alla politica, alle sue mancanze, al suo supino aderire ad alcuni concetti e valori che pure vengono riconosciuti da una parte dei cittadini italiani, ha fatto riferimento nel suo intervento l’assessore della CittĂ  di Torino, Ilda Curti. “In questo Paese – ha detto Curti facendo riferimento alle polemiche per la costruzione della moschea – continua a essere difficile, complicato, fonte di scontro politico che talvolta rasenta la barbarie affermare un principio che è sancito dalla Costituzione, quello della libertĂ  religiosa e della libertĂ  di culto. Non solo non è scontato, ma è ostacolato continuamente”. “Ma senza laicitĂ , non c’è democrazia” ha proseguito, spiegando come la CittĂ  di Torino faccia della laicitĂ  un metodo: “perchĂŠ la laicitĂ  è il metodo per tenere insieme le diversitĂ , la pluralitĂ  dei valori, delle credenze, delle fedi”.

Per questo è altrettanto importante nella Torino dei vecchi e dei nuovi cittadini che arrivano da altri Paesi in cerca di un futuro migliore, lo avrebbe sottolineato da lĂŹ a poco l’assessore provinciale Umberto D’Ottavio, che “i nostri giovani abbiano a disposizione un luogo dove la cultura della laicitĂ  possa formarsi: e questo luogo è la scuola pubblica. La difesa della scuola pubblica – ha concluso D’Ottavio – diventa cosĂŹ l’obiettivo principale di chi si batte per la laicitĂ  nelle istituzioni”. E l’importanza del ruolo formativo della scuola per le nuove generazioni è stato sottolineato anche dal presidente della Circoscrizione 1, Massimo Guerrini, prima che il ‘rompete le righe’ da parte del generale Manzo dei bersaglieri chiudesse la manifestazione.    

[fonte: TorinoClick]

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Set 19


Dopo la serata d’apertura del 63° Prix Italia – nelle immagini – è stato il sindaco Piero Fassino, questa mattina, ha dare il via ai lavori del concorso. Il Festival internazionale, che premia le migliori produzioni di Tv, Radio e Web, promosso dalla Rai e ideato e diretto da Giovanna Milella è in programma per il terzo anno consecutivo – e con la prospettiva di restarvi in modo permanente – a Torino. Il primo cittadino è stato ospite dell’appuntamento organizzato da Infocivica e Gruppo Europeo di Torino che si sono incontrati in mattinata e per la terza volta al Prix Italia in vista della Conferenza Europea “I Media di Servizio Pubblico nella SocietĂ  dell’informazione e della Conoscenza”, prevista a Torino a novembre 2012. “ In questi giorni potrete conoscere una cittĂ  diversa da quella tradizionalmente nota– ha sottolineato Fassino dopo i ringraziamenti da buon padrone di casa -. La cittĂ  di oggi oltre ad avere il suo conosciuto carattere di territorio industrializzato è anche un vero e proprio esempio di capitale della cultura, universitaria e di servizi. Nel tempo Torino ha cambiato la sua identitĂ  diventando, cosa inamissibile solo dieci anni fa, un nuovo centro turistico”. A proposito di comunicazione, tema della rassegna, il sindaco ha detto: “Alla trasformazione di Torino è seguito anche a un cambio di linguaggio, la comunicazione infatti è una dimensione sempre piĂš importante e significativa” e riferendosi al tema IdentitĂ  e diversitĂ  dell’Europa ha sostenuto “ bisogna imparare a costruire un lessico comune che si traduca in cultura comune per trovare tutti insieme soluzioni comuni”.

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Set 18


Con questo weekend si sono conclusi i Raduni militari organizzati per i 150 anni dall’Unità d’Italia. A chiudere questa kermesse è stata l’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana.
Dopo le cerimonie al Cimitero monumentale, dove è stata deposta una corona d’alloro a ricordo di Alessandro Riberi, fondatore del Corpo Sanitario Militare le attività legate al Raduno sono preseguite sabato 17 e domenica 18 settembre.
Sabato la giornata è stata interamente dedicata al Congresso Nazionale “La Sanità Militare nella storia d’Italia” presso il Centro Incontri della Regione Piemonte. Le relazioni sono state aperte dal Generale professor Antonio Santoro che ha ripercorso le vicende del Corpo Sanitario Militare dalla fondazione ai giorni nostri ed ha illustrato le recenti modifiche che l’istituzione ha vissuto. Domenica 18, nella Real Chiesa di San Lorenzo, si è svolta la Messa in suffragio dei caduti del Corpo Sanitario Militare.
Successivamente i convenuti si sono adunati in piazza Castello dove si sono tenuti i discorsi delle AutoritĂ  presenti e la sfilata –nelle immagini – al monumento ad Emanuele Filiberto duca d’Aosta, comandante della III° Armata, dove è stata deposta una corona d’alloro e resi gli onori alla memoria dei caduti di tutte le guerre.