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Feb 19


Al Palasport Olimpico è nuovamente la Montepaschi Siena ad alzare la Coppa Italia. Come un anno fa i toscani sconfiggono i brianzoli della Bennet Cantù e regalano un altro trofeo ai propri sostenitori che hanno tifato e sostenuto la squadra dal primo all’ultimo minuto. Il punteggio finale di 88 a 71 la dice lunga sulla forza dei ragazzi di Simone Pianigiani sul parquet del Palasport Olimpico di Torino. Il miglior giocatore dell’incontro è il bianco verde David Andersen, autore di 23 punti.
Nella giornata conclusiva le tribune dell’impianto torinese sono state gremite da 7.450 spettatori.

Il tabellino:
Montepaschi Siena: Mc Calebb (9) – Zisis (10) – Andersen (23) – Carraretto (6) – Thornton (7) – Lavrinovic (16) – Ress – Michelori – Lechthaler – Stonerook (3) – Aradori – Moss (14).

Bennet Cantù : Micov (6) – Markoishvili (2) – Leunen (12) – Marconato (6) – Mazzarino (2) – Perkins (6) – Diviach – Shermadini (8) – Cinciarini (6) – Bolzonella – Brunner (8) – Basile (15).

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Feb 19


Il cielo di Fred è nero petrolio in una notte di festa alla Officine Corsare, sede della finale della seconda edizione de Premio Musicale.
Ad aggiudicarsi il premio Buscaglione sono stati i bolognesi “Lo Stato Sociale†mentre il premio della critica è andato ad Andrea Cola, premiati dal presentatore della serata, Mungo. Gli altri finalisti erano i Les sanspapiers e i verlaine. Ospiti di “Sotto il Cielo di Fred†i genovesi Ex-Otago.

A forza di andar di notte le cose cambiano colore, le persone, i nomi. L’esule di Via Bava cammina per la sua Vanchiglia. Treni di gelo e di nebbia saliti dai fiumi inumidiscono il pastrano, qualche profilo sommerso scantona nelle vie.
Nando è Fred, Torino è New York, le ciminiere del borgh del füm sono quelle dei Queens. Fred ha fatto la guerra, ha saputo l’America e ora vive su due dimensioni, tra whiskey e barbera, nights e balere, Ford Thunderbird e Fiat Cinquecento. Cazzotti e madame. Fred ha saputo l’America ed anche se l’oste gli dice che ha baffi da fol resta innamorato della cultura popolare che l’ha cresciuto. Torino sta cambiando in quegli anni, forse è già cambiata. L’industrializzazione ha portato la campagna in città, contaminando volti e abitudini. Si aprono nuovi spazi di socialità, con radici piantate nell’antica tradizione piemontese: le piole spuntano ovunque e raccolgono operai, tranvieri, commercianti, sbandati, sognatori, famiglie riunite per la merenda sinoira. Il barbera scorre a fiumi, come le scurrilità degli avventori e le loro storie. Qualcuno prende una chitarra, e canta. Tra questi, Fred.
Sotto il cielo di Fred, 2° edizione, con una formula inedita che intreccia la tradizione culinaria piemontese e la nuova scena musicale italiana, il cantautorato, vuole creare una sinergia fra elementi arcaici ed impulsi innovativi per proporre e suggerire una nuova chiave di lettura al genere popolare.
Gli anni cinquanta sono un’età di mezzo, piole e balere presidi di umanità autentica sorti tra gli stenti del dopoguerra e la galoppante civiltà dei consumi in arrivo. Oggi qualcosa è rimasto di quei luoghi, e qualcos’altro nel frattempo è nato per assolvere al medesimo compito. Il Premio Buscaglione e la Notte Rossa Barbera, con il loro carattere itinerante, mirano a riscoprire quei luoghi, i loro valori, e a collegarli al presente, scandagliando quanto si muove oggi nel mondo “nascosto†dei cantautori post-contemporanei e riscoprendo la ricchezza della produzione enogastronomica locale. Da Fred si parte e a Fred, se vogliamo, si torna. Per chiudere una cornice preziosa di vite e di storie poco raccontate. Come tutte quelle che hanno il popolo al centro. Perchè quella che abbiamo voluto raccontarvi, e in un certo senso ricominciare a scrivere, è solo una storia, piccola, piccola, così.

[fonte: sito ufficiale Sotto il Cielo di Fred]

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