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Apr 11


“Questa Amministrazione ha la coraggiosa ambizione di incrementare la raccolta differenziata fino a raggiungere la quota del 65% entro il 2020, che per altro è l’obiettivo indicato dall’Unione europea. Con l’aiuto di Conai redigeremo il Piano Pluriennale di sviluppo della raccolta e valorizzazione dei rifiuti urbani e rafforzeremo la comunicazione al cittadino per far crescere l’attenzione verso l’ambiente urbano: sappiamo che dalla sua salute dipende la nostra salute e che evitare lo spreco di materiali riciclabili è una questione di civiltà”.

È quanto ha affermato oggi la sindaca di Torino, Chiara Appendino, nel firmare il protocollo d’intesa con Conai e Amiat che pone le basi per un cambio di rotta nella gestione dei rifiuti nella nostra città, firma che si è svolta nella cornice storica della Sala delle Congregazioni del Palazzo Civico.

Cambio di rotta sottolineato anche dall’assessora all’Ambiente, Stefania Giannuzzi: “Dopo una rapida ascesa tra le più virtuose amministrazioni comunali d’Europa, forte del suo 42 per cento, Torino ha improvvisamente perso la spina iniziale, circa dieci anni fa. Anche nei quartieri dove il porta a porta era stato inserito da tempo si è prodotto un calo dei conferimenti. Ecco quindi che oggi la nostra città perde posizioni, proprio ora che servirebbe una forte spinta per raggiungere quel 65% richiesto dall’Unione europea entro il 2020, che ci porrebbe al riparo da sanzioni”.

Due sono gli obiettivi principali che il protocollo siglato oggi mira a raggiungere: l’avvio di iniziative di carattere immediato per rafforzare l’attenzione della cittadinanza sulla raccolta differenziata e la redazione di un piano pluriennale per la valorizzazione dei rifiuti urbani, che verrà elaborato dopo una ricognizione della situazione esistente portata a termine da un gruppo di lavoro misto composto da Amiat, Città di Torino e Conai.

Entrambe le iniziative sono finalizzate a dare un nuovo impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con particolare attenzione ai rifiuti di imballaggio. Si valuterà anche l’opportunità di predisporre una campagna informativa e di sensibilizzazione sulla corretta raccolta differenziata rivolta ai cittadini del Comune di Torino, che sarà cofinanziata da Conai.

“Con la firma di questo accordo, confermiamo una volta di più la nostra attenzione nei confronti dei Comuni, per far crescere non solo la quantità ma anche la qualità dei rifiuti di imballaggio raccolti in modo differenziato, così da poterli successivamente avviare a riciclo” dichiara Roberto De Santis, Presidente di Conai. Un’iniziativa , quella del Consorzio nazionale imballaggi, che ha già avuto buoni successi in altre città, soprattutto là dove la raccolta stenta a decollare come il Sud del Paese.

Secondo Lorenzo Bagnacani, Presidente Amiat spa, società del Gruppo Iren, “la giornata di oggi costituisce un momento importante per la nostra città”. Sottolineando l’opportunità di “affiancare alle azioni di natura industriale, come il continuo miglioramento tecnico e logistico della fase progettuale e di esecuzione dei servizi di raccolta, anche significative attività di comunicazione e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini torinesi e ai molti ospiti che quotidianamente vivono la nostra città”.

[Fonte: TorinoClick]

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Apr 11


Il ruolo degli operai delle fabbriche torinesi nel sostenere la lotta contro il nazifascismo, è stato sottolineato nel corso di una cerimonia che si è svolta questa mattina in corso Ferrucci 122, in quella che, in anni passati era stata la sede della Fiat SPA.
A fianco della lapide che riporta i nomi di alcuni operai caduti durante la guerra di Liberazione è stata posta una corona d’alloro.
Ad aprire gli interventi di commemorazione è stato Nino Boeti, vice presidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei Valori della Resistenza e dei Principi della Costituzione Repubblicana. “Le lapidi raccontano la storia di una comunità, ha affermato, questa in particolare sottolinea la fusione della storia partigiana e operaia essenziale per la sconfitta del nazifascismo”.

Il sacrificio della lotta operaia e partigiana, è ben rappresentata nella medaglia d’oro al Valor Militare apposta sul Gonfalone civico, ha invece esordito il consigliere Federico Mensio, in rappresentanza della Città ricordando come le fabbriche furono luogo di lotta politica e molti operai, definiti turbatori dell’ordine pubblico, furono deportati in Germania.
“Quel sacrificio, ha affermato, deve essere attualizzato in atti concreti. Occorrer tramandare ma soprattutto oggi, che viviamo in periodi di guerre, seppure lontane da noi serve ricordare l’art 11 della Costituzione in cui si dichiara che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale.
In conclusione della cerimonia è intervenuta Susanna Maruffi che, attraverso la lettura di testimonianze, ha ripercorso le vicende delle lotte nelle fabbriche torinesi e della tragedia della deportazione.

[Fonte: CittAgorĂ ]

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