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Giu 09


Stamattina, durante la cerimonia d’apertura del 66° World Newspaper Congress, all’Auditorium Agnelli del Lingotto di Torino, è stato simbolicamente consegnato il premio Golden Pen of Freedom al giornalista etiope Eskinder Nega, detenuto nel carcere di Kaliti, ad Addis Abeba, per aver criticato il governo del suo Paese. E’ il riconoscimento che ogni anno l’associazione mondiale degli editori, la World Association of Newspapers and News Publishers Wan-Ifra, assegna a un giornalista capace di testimoniare il valore universale della libertà di stampa. Eskinder Nega è stato arrestato il 14 settembre 2011 dopo aver pubblicato un articolo in cui condannava l’uso delle leggi antiterrorismo per mettere a tacere il dissenso. Per quell’articolo è stato punito con 18 anni di carcere per terrorismo. “Ci sarebbe piaciuto avere Eskinder qui a Torino – ha dichiarato Erik Bjerager il president di Wan-Ifra – perché potesse ricevere il premio personalmente. Ma, nonostante i ripetuti sforzi, la risposta delle autorità etiopi ai nostri appelli per la sua liberazione è stato il silenzio. Malgrado ciò, continueremo a batterci fino al giorno in cui Eskinder sarà libero di riprendere il suo posto in mezzo a noi”. Il premio è stato ritirato al Lingotto di Torino dal giornalista freelance svedese Martin Schibbye, che fu incarcerato nella stessa cella con Eskimder Nega. “Eskinder è torturato ma non sconfitto – ha testimoniato ritirando il Golden Pen of Freedom -. E’ in pace con se stesso perché ha sempre detto la verità. Possono fermare i giornalisti, ma non il giornalismo”. Torino, che ospiterà fino a mercoledì il mondo dell’editoria mondiale, sarà per tre giorni l’epicentro del dibattito sul futuro dell’informazione. Oltre mille protagonisti del settore dei media sono attesi al Lingotto, per presentare nuovi modelli di giornalismo e discutere dei trend presentati da Wan-Ifra: dalla sicurezza nelle redazioni – per proteggere le fonti, le informazioni e i dati sensibili da pericolose ‘fughe’ – alla pubblicità sul web e alle sue sfide etiche, dalla credibilità dei social media all’esplosione di dati e analisi sulla Rete. E poi i nuovi compiti dei direttori alle prese con la necessità di coordinare contenuti destinati a piattaforme diverse, il ritorno della voglia di raccontare grandi storie e i boom dei video, con la comparsa nelle redazioni dei giornali di veri e propri studi televisivi per competere con le immagini dei grandi network. A inaugurare il congresso, insieme al presidente di Wan-Ifra, Erik Bjerager, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Fiat e dell’editrice La Stampa John Elkann, il commissario di Expo 2015, Giuseppe Sala e il sottosegretario alle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli.

66th World Newspaper Congress · 21st World Editors Forum · 24th World Advertising Forum