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Ott 25


Dal fronte “casa” giunge una buona notizia. Cinquanta famiglie torinesi hanno ricevuto le chiavi di un alloggio di edilizia sociale. Il vicesindaco Elide Tisi e il presidente di Atc, Elvi Rossi, hanno consegnato agli inquilini i nuovi appartamenti di edilizia residenziale pubblica realizzati in via Cesare Balbo al numero civico 35, nel quartiere Vanchiglia. Venti alloggi sono stati ricavati grazie alla ristrutturazione di un edificio esistente e, per gli altri trenta, è stata costruita una nuova palazzina a due scale (nella foto accanto). Gli interventi sono stati realizzati dall’Agenzia Territoriale per la Casa, che è proprietaria degli immobili. “La sfida progettuale – spiegano i tecnici dell’agenzia ex Iacp – è stata quella di coniugare nuovi materiali e moderne tecnologie con la vecchia costruzione”. E il risultato di questa fusione tra vecchio e nuovo ha prodotto un gradevole mix architettonico con alloggi di vario tipo. “Ve ne sono di più grandi e di più piccoli, per rispondere – sottolineano i progettisti – alle esigenze di differenti tipi di famiglie”. Gli appartamenti di via Balbo 35, che tra l’altro dispongono di cinquantuno posti auto coperti e di nove box, sono privi di barriere architettoniche, risultano completamente accessibili ai disabili e, alcuni di essi, sono stati già attrezzati per ospitare persone che per muoversi fanno uso di carrozzine. I lavori per dare alla città i cinquanta nuovi alloggi di edilizia sociale, iniziati nel 2008 e terminati lo scorso anno, sono costati 6 milioni e 200mila euro. A proposito di case popolari messe a disposizione nel 2013. Nell’anno in corso, tra i mesi di gennaio e di agosto, il servizio Bandi e Assegnazione della divisione comunale Edilizia Residenziale Pubblica ha già proceduto all’assegnazione di 293 appartamenti a persone in situazione di difficoltà abitativa o inserite nelle graduatorie del bando generale per gli alloggi di edilizia sociale. Le case date a famiglie sfrattate sono state 143, quelle destinate a famiglie segnalate dai servizi sociali quarantasette, novanta sono andate a coloro che erano inseriti nella graduatoria del bando e tredici a nuclei in situazione di emergenza abitativa.

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Mar 14



La crisi colpisce le famiglie: aumentano affitti e sfratti

L’intervento di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata realizzato da Atc presso l’area ex Nebiolo – dove su una superficie di 6mila metri quadrati tra via Como e corso Novara sono stati costruiti 160 alloggi di diverse metrature, garage e box auto – ha fatto da cornice alla presentazione del Rapporto 2010 dell’Osservatorio sulla condizione abitativa.

Giunto alla sua settima edizione, il Rapporto 2010 è un’analisi approfondita delle condizioni abitative e del mercato della locazione torinese che – grazie all’ausilio di tabelle e grafici – illustra le politiche pubbliche promosse dalla Città e da altri Enti territoriali, oltre a tracciare un quadro aggiornato della situazione del patrimonio abitativo pubblico.

Il Rapporto – a cura dal Settore Bandi e Assegnazioni della Divisione Edilizia Residenziale Pubblica –, oltre a essere il risultato di un costante lavoro di analisi del territorio e delle dinamiche abitative, permette di ricostruire l’andamento storico di un indicatore prescelto, e rappresenta un sistema organizzato di dati e conoscenze utili ad orientare le future politiche pubbliche.

Il Rapporto mette anche in relazione le diverse fonti di dati per costruire un quadro coerente e aggiornato a fronte di alcune tendenze ormai consolidate, quali la riduzione dell’impegno finanziario dello Stato nelle politiche per la casa; l’apertura al mercato privato in mancanza di risposte da parte dell’edilizia sociale; la diversificazione e la crescita della domanda abitativa, e il passaggio di alcune competenze dalle Regioni ai Comuni – questi ultimi con una crescente carenza di risorse.

Emerge, da questa nuova edizione, la diffusa difficoltà delle famiglie a far fronte alla crisi economica. Come ha ricordato questa mattina l’assessore Tricarico: “Le richieste di sfratto nel 2010 sono state 3513, di cui il 91% per morosità. Abbiamo toccato un record – ha proseguito l’assessore – che non deriva dalla mancanza di volontà degli inquilini, ma dall’impossibilità a pagare”. Tricarico ha poi insistito sulla necessità di favorire la locazione delle case vuote che ci sono in Città per dare risposte al fabbisogno abitativo dei torinesi. “Le case popolari non bastano, non siamo in grado di esaurire tutta la graduatoria delle persone che presentano la richiesta: occorre rendere conveniente il mercato dell’affitto”, ha spiegato. Per esempio, attraverso contributi alle famiglie e incentivando gli affitti, ma non solo. “C’è bisogno di una legge nazionale che favorisca la locazione, che riduca in maniera certa i tempi per il recupero dell’alloggio da parte dei proprietari, e di una legislazione regionale che favorisca gli inquilini”, ha concluso Tricarico.

[L’articolo completo è disponibile su TorinoClick del 14/03/2011]

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Feb 17


Ex carceri Nuove

Nelle immagini un momento della cerimonia di consegna del primo lotto (primo stralcio) dei lavori alle imprese che saranno impegnate nella ristrutturazione dell’ ex complesso carcerario delle “Nuove”.
Questa mattina si è svolto un sopralluogo al quale hanno partecipato l’ingegnere capo del Comune, Giovan Battista Quirico i magistrati Luciano Panzani (presidente del Tribunale), Giancarlo Caselli, Francesco Saluzzo, Mario Barbuto e Marcello Maddalena. Nel corso della visita, nello storico edifico di corso Vittorio Emanuele II 127, costruito tra il 1862 e il 1870, è stato illustrato il progetto del primo lotto di ristrutturazione e di riutilizzo di alcuni dei locali facenti parte di tre maniche e del corridoio di collegamento alla corte di ingresso, oltre che delle centrali tecnologiche di tutto il complesso.
Si tratta di un primo intervento di rifunzionalizzazione, che durerà venti mesi a partire da marzo, al termine del quale, a fine 2011, saranno disponibili uffici destinati ai giudici di pace e alla struttura dedicata alle intercettazioni telefoniche.
Già il prossimo mese di aprile saranno invece già pronte alcune stanze i cui lavori erano stati precedentemente eseguiti. I lavori presentati oggi sono finanziati dallo Stato per 21,9 milioni di euro mentre un milione 300 mila euro è la cifra a carico del Comune.
La ristrutturazione di tutto l’edificio, da eseguirsi in lotti successivi (da finanziare) ammonta circa 65 milioni di euro.
L’intero complesso, spazi museali esclusi, era stato trasferito alla Città un anno fa, nell’aprile del 2009, permutando con il Demanio due stabili: uno sulla Spina 3, destinato ad ospitare agenti di polizia penitenziaria, l’altro in Viale dei Mughetti, attuale sede dei giudici di pace.

Lo spazio espositivo, sede di mostre quali flexibility e ars captiva, è di proprietà del Demanio e quindi soggetta a vincoli.

[fonte: TorinoClick]

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