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Dic 15


Si è parlato di sport a tutto tondo, questa mattina a Palazzo civico. Seduti al tavolo erano presenti il Sindaco Piero Fassino e l’Assessore allo Sport della Città, Stefano Gallo, il Presidente del CONI, Gianni Petrucci accompagnato dal Segretario Generale del CONI, Raffaele Pagnozzi, Franco Carraro (Membro del CIO), Giancarlo Bolognini, presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, nonché l’assessore allo sport della Provincia, Gianfranco Porqueddu e un dirigente sportivo della Regione Piemonte.
L’occasione di quest’incontro è stata l’accettazione formale della candidatura di Torino al titolo di Capitale Europea dello Sport nel 2015.
Ai massimi vertici del CONI nazionale, il Sindaco, Piero Fassino, ha ricordato che: “Torino ha investito molto sullo sport a partire dalle Olimpiadi. L’appuntamento olimpico è stato un’ occasione per far fare un salto di qualità alla città non solo sullo sport. Dal 2006 in avanti è proseguito un trend positivo che si è rivisto in modo forte anche per i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La Torino di oggi è una città che si è aperta moltissimo e che aprendosi ha sviluppato via via un profilo identitario diverso da quello storico: da una città industriale, manifatturiera classica, a una Torino che oggi vive non solo più d’industria, ma anche di terziario, di università, di cultura e, per l’appunto, di sport”.
“Per questo, ha sottolineato il Sindaco – anche rispetto all’investimento fatto nel 2006, vogliamo sempre più essere una sede d’eccellenza per gli eventi sportivi come, ad esempio, ospitare i World Master Games nel 2013. Stiamo inoltre verificando la possibilità di accogliere nel triennio 2013-2015 l’Asian Tour di golf e stiamo valutando le proposte relative ai Mondiali di ciclismo, di nuoto e di hockey su ghiaccio”.
“Siamo legati a Torino da un grande affetto – ha detto il Presidente del CONI, Gianni Petrucci – Le Olimpiadi 2006 hanno portato la bella figura di Torino e dell’Italia nel mondo”.
“Diventare Capitale europea dello Sport – afferma l’Assessore Stefano Gallo – vuol dire tornare ad essere una città internazionale. Il dossier di candidatura che prepareremo avrà due assi di riferimento che sono i valori e il territorio. I valori sono quelli espressi nel libro bianco della Commissione Europea per lo Sport. Dunque lo sport come identità sportiva, come integrazione sociale, come assunzione di sani stili di vita. Per quanto riguarda, invece il territorio diciamo che, pur essendo una candidatura legata allo sport, noi vogliamo interpretarla nello “stile” Torino. Per questo, riprendendo la fortunata intuizione delle Olimpiadi che ha saputo presentare la città nel suo insieme, con tutte le sue diverse vocazioni non solo sportive ma anche culturali, economiche e sociali, vogliamo riproporre la formula di un’alleanza territoriale che sostenga questa candidatura che ha certamente il suo fulcro in Torino ma che può diventare anche vetrina e punto di forza per il territorio nel suo complesso”. “Importante – dice Fassino – sarà destinare al meglio i 40 milioni di euro che rimangono dalle Olimpiadi. Ci auguriamo che siano sbloccati il prima possibile”.
Un giudizio positivo sugli impianti del ghiaccio lo ha espresso il Presidente della Federazione Sport del Ghiaccio, Giancarlo Bolognini, il quale ha avuto modo di ricordare che: “Il Piemonte ha degli impianti di prima eccellenza”.
Ultimo tema affrontato lo stadio Filadelfia. “Stiamo lavorando concretamente con la società granata, la Fondazione Filadelfia, il Credito sportivo, gli enti territoriali per arrivare a una soluzioni in tempi consoni”, ha concluso Piero Fassino.

Nelle immagini del fotoblog anche la consegna della candidatura ufficiale avvenuta mercoledì 14 dicembre in Sala Marmi a Palazzo Civico.
Il riconoscimento di Capitale europea dello sport viene insignito da Aces a quelle città che dimostrano di mettere al centro della propria attività anche le politiche dello sport, con particolare attenzione alla diffusione della pratica sportiva come strumento di coesione sociale, di integrazione e di prevenzione della salute, e che presentano un livello di infrastrutture e di servizi tale da poter ospitare i grandi eventi internazionali. Negli ultimi anni, sono state capitali dello sport Madrid, Rotterdam, Copenhaghen, Varsavia, Milano, Valencia (attuale Capitale) e Istanbul (Capitale del 2012).

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