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Giu 03


Muoversi in bicicletta in città, spostarsi senza inquinare, differenziare bene i rifiuti, utilizzare nuove fonti di energia, consumare a km zero: per scoprire come la città può essere sempre più “smart”, tecnologica ed ecosostenibile, Torino quest’anno ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Ambiente con la manifestazione in piazza “Ambiente a Torino”, organizzata dalla Città di Torino e dal CSI Piemonte.
Domenica 3 giugno, in piazza Castello, piazza San Carlo e via Roma un percorso a tema tra terra, aria, acqua e fuoco accompagnerà cittadini, famiglie e ragazzi a conoscere e sperimentare, anche giocando, le buone pratiche ambientali. Con l’obiettivo di scoprire come quotidianamente tutti noi possiamo contribuire alla salvaguardia del Pianeta e vivere meglio.
Molte le attività della giornata, tutte gratuite e curate da numerosi enti e associazioni che si occupano di educazione e sostenibilità ambientale e nuovi modelli di sviluppo.
L’appuntamento è stato in piazza Castello a partire dalle ore 10.30, dove i partecipanti hanno ricevuto il Gioco dell’Ambiente con il programma delle attività e l’invito a
intraprendere il percorso tra giochi, laboratori e animazioni, per arrivare in piazza San Carlo, dove era possibile ritirare un omaggio aromatico, simbolo della manifestazione.
Momenti particolari dedicati alla mobilità ciclabile e sostenibile, con la collaborazione di associazioni ambientaliste e sportive.
“Le Città Visibili-Smart City Festival è un momento di riflessione pubblica diffusa, che vuole portare a visibilità le realtà già produttrici di buone pratiche necessarie a trasformare e vivere intelligentemente la dimensione urbana e allo stesso tempo raccogliere stimoli, suggestioni occasioni di confronto e networking – spiega Enzo Lavolta, Assessore all’Innovazione, Sviluppo e Sostenibilità ambientale della Città di Torino – La manifestazione Ambiente a Torino, che questo anno grazie al supporto del CSI Piemonte rinnova il tradizionale festeggiamento della Giornata Mondiale dell’ambiente, è un’occasione di contagio di tutti quei cittadini che verranno in piazza a confrontarsi con i temi della mobilità sostenibile, riduzione dei rifiuti, acqua, energia, e molto altro.
L’auspicio è che momenti come questo incontrino e moltiplichino gli intenti di tutti coloro che contribuiranno a fare di Torino una città ancora più sostenibile e bella da vivere”.
“La tecnologia ha un ruolo importante nel fare di Torino una città intelligente – dichiara Stefano De Capitani, Direttore Generale del CSI Piemonte – Per l’amministrazione comunale abbiamo realizzato la piattaforma www.torinosmartcity.it, che permette di informare e coinvolgere cittadini e imprese, gestendo in modo aperto e collaborativo le politiche ambientali. Il 3 giugno è un’occasione per fare conoscere alle persone il lavoro concreto del CSI, che gestisce i sistemi informatici sull’ambiente in tutto il Piemonte. In piazza ci si potrà anche cimentare con serious game sul riciclo e sulla mobilità sostenibile”.

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Nov 28


Bere l’acqua del rubinetto, acquistare detergenti alla spina, scambiare documenti in formato elettronico: ecco tre ottimi modi per ridurre la quantità dei rifiuti ed evitare di produrne di nuovi. Ma è possibile ridurre i rifiuti anche, ad esempio, allungando il ciclo di vita dei beni. Sono infatti tanti gli oggetti che ogni giorno possiamo non buttare scegliendo di barattarli, riusarli, riciclarli o donarli: abiti, accessori, utensili, computer, cellulari, elettrodomestici, mobili, libri, addirittura gli alimenti.
“Comportamenti e abitudini consapevoli e responsabili – ha spiegato l’assessore all’ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta – che la Città, aderendo con Amiat alla ‘Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti’ in programma dal 19 al 27 novembre 2011, intende promuovere”.

Buone pratiche, insomma: per incoraggiarle in piazza Madama Cristina laboratori, animazione, mercatini e giochi. Sono sufficienti pochi e semplici gesti – utilizzare gli oggetti di uso quotidiano il più a lungo possibile, o valorizzare i materiali di scarto attraverso la raccolta differenziata, in modo da reinserirli nei cicli produttivi – per modificare comportamenti sbagliati, e diminuire così la produzione di immondizia.

Alle ore 12 il clou della manifestazione: le performance dell’Associazione Culturale Tamra con le sue percussioni africane e dell’Associazione Culturale Cafè Neruda, alla presenza dell’assessore Enzo Lavolta.

Ma come incidere concretamente nel cambiamento delle abitudini dei cittadini? Ad esempio, bevendo l’acqua del rubinetto in alternativa a quella minerale chiusa nelle bottiglie di plastica, come Smat ha invitato a fare nel suo ‘Bar dell’acqua’, allestito per tutto il giorno in piazza Madama Cristina. Oppure, consegnando presso l’officina mobile ‘Tribù’ (della cooperativa sociale ‘Triciclo’), parti di bicicletta che altrimenti verrebbero buttate via: torneranno a correre lungo le strade. Chi ha un vecchio jeans, o un altro capo d’abbigliamento che non indossa più, potrà vederselo trasformare in una borsa dalle sarte delle Cooperativa Papili, La Rosa Blu o Ergonauti. In piazza Madama Cristina anche spazi dedicati al “Compro sfuso”, per fare la spesa senza imballaggi e ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti da imballaggi di plastica.

Le buone pratiche riguarderanno anche il riciclaggio creativo, presentato da ‘Remida’; il compostaggio domestico e collettivo dalla Cooperativa E.R.I.C.A, e la sostenibilità ambientale (di cui si occuperanno i ricercatori di Ecologos). I ‘Giovani per Torino’ e le associazioni di giovani scout Gruppotorino 3 e Jonathan collaboreranno e daranno sostegno volontario alle varie azioni in tutti i settori della piazza per il buon esito dell’iniziativa.

All’evento hanno partecipato anche la Provincia di Torino, che promuove, insieme ad alcune aziende produttrici, la campagna sui pannolini riutilizzabili, e i centri per la Cultura Ludica “Walter Ferrarotti”, per l’Educazione all’Agricoltura-Cascina Falchera, facenti capo all’Istituto Torinese per un Educazione Responsabile della Città di Torino con i laboratori creativi e didattici dedicati ai più giovani. Presenti anche la Coldiretti di Torino, che ha insegnato ai bambini a trapiantare e invasare piantine di fiori con il compost, il Museo A come Ambiente con il laboratorio “L’impronta ecologica” e il Consorzio per il Sistema Informativo (Csi) che lancerà all’inizio della Settimana Europea un gioco on line sulla riduzione dei rifiuti (torinosmartcity.csi.it attivo dal 16 novembre).

“Le iniziative di sensibilizzazione per la settimana europea di riduzione dei rifiuti – spiega l’assessore Enzo Lavolta – puntano a incoraggiare comportamenti virtuosi e scelte d’acquisto oculate, che possono influenzare le catene produttive e distributive diminuendo il volume e la quantità dei rifiuti”. In questa direzione va anche il protocollo d’intesa per ridurre gli sprechi alimentari siglato lo scorso luglio dal sindaco Piero Fassino con Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta e Last Minute Market. Sarà così possibile evitare che tonnellate di cibo finiscano in discarica per il solo fatto di non essere state vendute: vasetti di yogurt, confezioni di formaggio, casse di frutta e verdure. Alimenti in scadenza che non andranno sprecati e potranno invece essere consumati dalla famiglie in difficoltà e da chi bussa ogni giorno alle porte delle mense.

“Le politiche pubbliche – conclude l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino – possono fare molto, ma ciò che può fare la differenza è il comportamento consapevole di tutti i cittadini. A noi il compito di promuoverlo, anche attraverso le utili iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”.

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Lug 07



Con tangibile soddisfazione dei presenti oggi è stata posta la prima pietra del cantiere per i lavori del termovalorizzatore del Gerbido.

Il primo a dichiararsi ‘soddisfatto’, parlando in apertura di cerimonia, è stato il vicesindaco Tom Dealessandri, chiamato a sostituire il sindaco Chiamparino, volato a Roma per sopravvenuti impegni in qualità di presidente dell’Anci.
Il vicesindaco ha ricostruito il percorso compiuto in questi anni per arrivare a questo momento concreto, ha ricordato le difficoltà superate, l’impegno – anche finanziario – sostenuto dalla Città per realizzare un’opera – lo ha ricordato di lì a poco anche il presidente della Provincia Antonio Saitta -, “fondamentale per tutto il territorio”. Saitta ha anche sottolineato come nelle fasi di individuazione dell’area, e in quelle di progettazione si sia proceduto con una attenta considerazione per le perplessità e i pareri di Enti, associazioni e cittadini.
“Un modo di operare – ha detto il presidente della Provincia – che ha fatto sì che l’opera avesse il benestare, caso più unico che raro in Italia, di tutte le amministrazioni interessate dalla sua realizzazione”.
“Il termovalorizzatore del Gerbido è stato progettato secondo le tecnologie più moderne, che ne garantiscono la sostenibilità ambientale” ha evidenziato l’amministratore delegato di TRM, Bruno Torresin, che ha anche spiegato come la progettazione dell’impianto abbia avuto un occhio di riguardo per la minimizzazione dell’impatto ambientale, e ha sottolineando pure l’impegno per la sicurezza. “Per la fase di costruzione – ha detto Torresin – sono state adottate le misure che tutelano la sicurezza di tutti coloro che operano all’interno del cantiere”.
Dopo Paolo Foietta – presidente di ATO-R h hanno preso la parola Nicolas Dmitrieff e Stefano Costa di Cnim (a nome dei costruttori) e Andrea Tiana di Bnp Paribas (per i finanziatori). Ad aprire e chiudere la cerimonia sono stati il presidente di Trm Giuseppe Marsaglia, con i ringraziamenti di rito, e due gesti dal forte valore simbolico: la partenza del countdown che ci accompagnerà alla fine dei lavori, e la posa della prima pietra (due mattoni rossi) da parte di Tom Dealessandri e Antonio Saitta.

Ci vorranno 931 giorni di lavori per completare la costruzione del termovalorizzatore di Torino Gerbido. Si inizierà dal corpo principale, incluse le tre linee di forni e caldaie e di trattamenti fumi, mentre la conclusione dei lavori è prevista nel febbraio 2012.
Contestualmente sarà costruito l’edificio polifunzionale (luglio 2010 – dicembre 2011) e in seguito la palazzina per il personale (giugno 2011 – agosto 20- 12). A gennaio 2013, terminata la costruzione, l’impianto entrerà in esercizio provvisorio per tutto l’anno e poi passerà alla fase di esercizio commerciale a seguito dei test di verifica del corretto funzionamento.

Fonte: TorinoClick del 7 luglio 2010

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