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Apr 30




Spettacolo per i 40.000 torinesi che hanno assistito allo show di Formula 1 organizzato dalla Red Bull.
I 2.2 km del tracciato cittadino, da Piazza Vittorio a Corso Cairoli, hanno regalato uno scenario suggestivo alle performance di Mark Webber, pilota del team Red Bull Racing e di Jaime Alguersuari, pilota della Scuderia Toro Rosso.
In piazza Vittorio anche Chris Pfeiffer, il quattro volte campione del mondo di Stunt Riding, che con le sue spettacolari evoluzioni su due ruote, ha emozionato il pubblico presente.

Il percorso che ha attraversato Piazza Vittorio, con la Mole Antonelliana e la Gran Madre sullo sfondo per poi lanciarsi sul Lungo Po, fino ad arrivare all’ingresso del Parco del Valentino è stato un omaggio alla storia, a quel 27 marzo 1955, quando proprio a Torino si disputò la quinta ed ultima edizione del Gran Premio del Valentino. L’intramontabile fascino di un’epoca passata è stata anche rivissuta grazie all’esibizione della Lancia Marino del 1959, scesa in pista durante la ‘prima’ run, guidata da Gigi, figlio del progettista e pilota Marino Brandoli. Spazio in pista anche per “Gloria” il team italiano che ha sviluppato l’auto da corsa al bio-etanolo “C8F 1400” e al prototipo “SCX” realizzato dagli studenti del Politecnico iscritto al campionato europeo “student”.

Alla fine Webber, raggiante, ha salutato così il pubblico: “a beautiful day in Torino! Girare in questa città mi ha ricordato Monte-Carlo. Passare dal pavè all’asfalto è stato veramente divertente e spero di tornare in Italia anche l’anno prossimo.”

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Apr 28




E’ iniziato il 26° Torino Glbt Film Festival – Da Sodoma a Hollywood, che si terrĂ  fino al 4 maggio. Cornice dell’inaugurazione l’Uci Cinemas Lingotto, Sala 6, in Via Nizza 262.

A precedere i filmati la voce di Noemi che ha presentato in concerto acustico alcuni brani del nuovo album RossoNoemi, tra cui il singolo Vuoto a perdere scritto da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, canzone che è già un grande successo discografico di questa stagione.

Tra gli ospiti della serata anche l’on. Anna Paola Concia, che recentemente a Roma è stata vittima insieme alla sua compagna Ricarda Trautmann di aggressioni verbali omofobe. Alle due donne l’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri ha consegnato una medaglia della Città di Torino.

Sul palco anche il primo ospite cinematografico: l’attore Björn Kjellman, protagonista del film di apertura Four More Years della svedese Tova Magnusson-Norling.
Bjorn interpreta nel film il quarantenne David, protagonista della commedia, uno dei leader del partito liberale che ha appena perso le elezioni e si sente attratto da un suo collega dell’opposizione socialdemocratica.
A introdurre il film di apertura il divertente cortometraggio animato Au Commencement del belga Laurent Leprince.

Per informazioni e prevendite www.tglff.com

[fonte: TorinoClick]

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Apr 28




La personale del poliedrico Evgen Bavcar, sloveno di nascita e francese d’adozione, è stata inaugurata al Pav- Centro Sperimentale d’Arte Contemporanea.
Laureato in filosofia alla Sorbona di Parigi, Bavcar, 49 anni, è uno degli autori più apprezzati nel campo della fotografia internazionale.
Protagonista di seminari di estetica in tutta Europa è conosciuto soprattutto per i suoi scatti provocatori: immagini realizzate da un ipovedente.
La mostra ospitata a Torino, dal titolo Il corpo che guarda, presenta una serie di fotografie – alcune stampate altre proiettate sui muri – e un video-documentario che descrive i processi di creazione ed elaborazione utilizzati dall’artista.
Per Evgen Bavcar la visione precede la vista. Il buio diventa lo scenario su cui proiettare le esperienze della quotidianitĂ , metafore umane che prendono forma di bagliori e riflessi. Ed è proprio nell’oscuritĂ  notturna che l’artista – con l’aiuto di luci portatili per illuminare i soggetti (ritratti, nudi e paesaggi) e la descrizione di terzi per ricostruire l’immagine che egli ha in mente – realizza i suoi scatti.
Bavcar usa la macchina fotografica ricostruendo, volta per volta, la sua primitiva relazione con la luce e, allo stesso tempo, rapportandosi con i rumori e i profumi che individua negli spazi circostanti. “La dimensione propria della camera oscura è dunque per Bavcar la caverna di Platone – spiega Claudio Cravero nel testo critico che accompagna la mostra -, quel mondo in cui la fotografia esiste prima della sua stessa nascita perché dimora nelle idee”.
Esaminando la raccolta, esposta in via Giordano Bruno fino al 29 maggio, si avverte come l’artista intenda la conoscenza del mondo: un processo corporeo complesso e non una somma di sguardi, una percezione sensoriale, un’elaborazione cerebrale, filtrata dalle emozioni e in costante rapporto con la memoria. “Contrariamente a quanto è comune pensare – scrive ancora Cravero -, anche i ciechi guardano e, utilizzando un’espressione dell’artista “questo avviene attraverso l’occhio invisibile, il terzo occhio”. Poiché se l’occhio di un non-vedente corrisponde in un primo momento all’intero corpo, pensato ma soprattutto agito nello spazio, è in realtà un occhio interiore a guardare. Si tratta dello spirito, lo spirito di un corpo che guarda”.

Le opere saranno allestite nella serra e nella project room.

PAV – Parco d’Arte Vivente
Centro sperimentale d’arte contemporanea
Via Giordano Bruno, 31 – Torino
telefono: 0113182235
mail: info@parcoartevivente.it
www.parcoartevivente.it

Ingresso: da mercoledì a venerdì, ore 10–13; 15–18; sabato e domenica 12–19.
Intero 3 euro, ridotto 2 euro, gratuito per Abbonamento Torino Musei e Torino+ Piemonte Card.

[fonte: TorinoClick]

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