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Feb 21


Molti i torinesi hanno assistito alla cerimonia in piazza Paleocapa dove, in occasione della Giornata Nazionale del Braille, il monumento che ritrae il ministro dei Lavori Pubblici del Regno di Sardegna è stato riportato alla completezza originale con la ricollocazione del bastone da cieco spezzato e portato via negli anni ’50. L’A.P.R.I. onlus ha voluto riparare a questo sfregio facendo ricostruire la parte vandalizzata al restauratore Ruth Barbara Kremb. “Un piccolo gesto materiale – ha commentato Marco Bongi, presidente dell’A.P.R.I. – per il recupero di un bene culturale della nostra città, soprattutto un’azione piena di significato sul piano morale ed affettivo. E proprio nel ricordo di Louis Braille, il genio francese che ha inventato “la vista dei ciechi”, siamo particolarmente orgogliosi di aver “restituito” il bastone alla statua di Paleocapa”. “Ricollocare alla statua di Pietro Paleocapa il bastone da cieco non costituisce un semplice intervento di restauro, ma – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Torino, Elide Tisi – rappresenta un atto dal forte valore simbolico. È importante che questa cerimonia si sia svolta il 21 febbraio in occasione della Giornata Nazionale del Braille nata per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei non vedenti”. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, Massimo Guerrini, presidente della Circoscrizione 1 Centro Crocetta, Cristina Siccardi , storica e saggista e la Banda della Polizia municipale di Torino.

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Feb 19


Al Palasport Olimpico è nuovamente la Montepaschi Siena ad alzare la Coppa Italia. Come un anno fa i toscani sconfiggono i brianzoli della Bennet Cantù e regalano un altro trofeo ai propri sostenitori che hanno tifato e sostenuto la squadra dal primo all’ultimo minuto. Il punteggio finale di 88 a 71 la dice lunga sulla forza dei ragazzi di Simone Pianigiani sul parquet del Palasport Olimpico di Torino. Il miglior giocatore dell’incontro è il bianco verde David Andersen, autore di 23 punti.
Nella giornata conclusiva le tribune dell’impianto torinese sono state gremite da 7.450 spettatori.

Il tabellino:
Montepaschi Siena: Mc Calebb (9) – Zisis (10) – Andersen (23) – Carraretto (6) – Thornton (7) – Lavrinovic (16) – Ress – Michelori – Lechthaler – Stonerook (3) – Aradori – Moss (14).

Bennet Cantù : Micov (6) – Markoishvili (2) – Leunen (12) – Marconato (6) – Mazzarino (2) – Perkins (6) – Diviach – Shermadini (8) – Cinciarini (6) – Bolzonella – Brunner (8) – Basile (15).

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Feb 19


Il cielo di Fred è nero petrolio in una notte di festa alla Officine Corsare, sede della finale della seconda edizione de Premio Musicale.
Ad aggiudicarsi il premio Buscaglione sono stati i bolognesi “Lo Stato Sociale†mentre il premio della critica è andato ad Andrea Cola, premiati dal presentatore della serata, Mungo. Gli altri finalisti erano i Les sanspapiers e i verlaine. Ospiti di “Sotto il Cielo di Fred†i genovesi Ex-Otago.

A forza di andar di notte le cose cambiano colore, le persone, i nomi. L’esule di Via Bava cammina per la sua Vanchiglia. Treni di gelo e di nebbia saliti dai fiumi inumidiscono il pastrano, qualche profilo sommerso scantona nelle vie.
Nando è Fred, Torino è New York, le ciminiere del borgh del füm sono quelle dei Queens. Fred ha fatto la guerra, ha saputo l’America e ora vive su due dimensioni, tra whiskey e barbera, nights e balere, Ford Thunderbird e Fiat Cinquecento. Cazzotti e madame. Fred ha saputo l’America ed anche se l’oste gli dice che ha baffi da fol resta innamorato della cultura popolare che l’ha cresciuto. Torino sta cambiando in quegli anni, forse è già cambiata. L’industrializzazione ha portato la campagna in città, contaminando volti e abitudini. Si aprono nuovi spazi di socialità, con radici piantate nell’antica tradizione piemontese: le piole spuntano ovunque e raccolgono operai, tranvieri, commercianti, sbandati, sognatori, famiglie riunite per la merenda sinoira. Il barbera scorre a fiumi, come le scurrilità degli avventori e le loro storie. Qualcuno prende una chitarra, e canta. Tra questi, Fred.
Sotto il cielo di Fred, 2° edizione, con una formula inedita che intreccia la tradizione culinaria piemontese e la nuova scena musicale italiana, il cantautorato, vuole creare una sinergia fra elementi arcaici ed impulsi innovativi per proporre e suggerire una nuova chiave di lettura al genere popolare.
Gli anni cinquanta sono un’età di mezzo, piole e balere presidi di umanità autentica sorti tra gli stenti del dopoguerra e la galoppante civiltà dei consumi in arrivo. Oggi qualcosa è rimasto di quei luoghi, e qualcos’altro nel frattempo è nato per assolvere al medesimo compito. Il Premio Buscaglione e la Notte Rossa Barbera, con il loro carattere itinerante, mirano a riscoprire quei luoghi, i loro valori, e a collegarli al presente, scandagliando quanto si muove oggi nel mondo “nascosto†dei cantautori post-contemporanei e riscoprendo la ricchezza della produzione enogastronomica locale. Da Fred si parte e a Fred, se vogliamo, si torna. Per chiudere una cornice preziosa di vite e di storie poco raccontate. Come tutte quelle che hanno il popolo al centro. Perchè quella che abbiamo voluto raccontarvi, e in un certo senso ricominciare a scrivere, è solo una storia, piccola, piccola, così.

[fonte: sito ufficiale Sotto il Cielo di Fred]

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