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Mag 31


Gli storici giardini Sambuy di piazza Carlo Felice tornano all’antico splendore grazie alla collaborazione tra S.Bernardo, marchio piemontese d’acqua minerale del gruppo Sanpellegrino, la Città di Torino (Assessorato al Verde Pubblico e la Circoscrizione 1) e l’Associazione Commercianti Torino via Roma.
Un’area verde e monumentale di grande fascino, dove i torinesi possono trovare un momento di relax nel cuore della città.
Il programma di riqualificazione dell’area prevede la cura e la manutenzione dei giardini, la ristrutturazione del Gazebo e il ripristino del funzionamento della fontana.
L’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione, nell’esprimere la propria soddisfazione ha affermato “Abbiamo accolto con favore l’iniziativa promossa dal marchio S. Bernardo, grazie alla quale una delle aree verdi più prestigiose e preziose della città riceverà cura e valorizzazione a beneficio dei nostri concittadini e dei visitatori, sempre più numerosi, che scelgono Torino.”
“Anche quest’anno, – ha ricordato il Presidente della Circoscrizione Uno Centro Crocetta, Massimo Guerrini – grazie alla collaborazione con San Bernardo, si rinnova l’appuntamento estivo al Gazebo Sambuy che ritorna così ad essere il tradizionale punto di riferimento degli storici giardini.”

Infatti per tutto il mese di giugno, si svolgerĂ  il Sambuy Garden Festival, con un programma che prevede attivitĂ  di intrattenimento come concerti ed happening letterari.
Il ricco programma di appuntamenti del Sambuy Garden Festival, organizzato con il coordinamento artistico di Cecchi Point, prevede concerti in tutti i fine settimana dal 3 al 30 giugno, a partire dalle ore 17,30, nel gazebo dei giardini.

· Domenica 3 giugno: ORCHESTRAVAGANTE BIG BAND
L’orchestra degli allievi dei corsi jazz del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino.
· Sabato 9 giugno: MARCO GALLESI & JAZZ MARKET

Quintetto di fama internazionale che propone in chiave elettrica sonoritĂ  fusion da tutto il mondo.
· Sabato 16 giugno: SOUL NASSAU

Un manipolo di talentuosi musicisti torinesi in una formazione votata al groove della Black Music.
· Sabato 23 giugno: ARCOTE PROJECT Ensamble di taglio jazzistico aperto alle più svariate contaminazioni artistiche. dal blues a Duke Ellington, dal medium swing a sonorità più moderne.
· Sabato 30 giugno: GARZA&CEROTTI BLUES BAND
Orchestra spettacolo di Rhythm & Blues dal suono accattivante e coinvolgente.

I cinque concerti saranno accompagnati prima e durante da incursioni e improvvisazioni teatrali a cura della Compagnia Quinta Tinta.
Inoltre, tutti i martedì e venerdì sempre del mese di giugno, si terranno happening letterari sul tema dell’acqua con poeti e scrittori.

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Mag 30


Si è svolta questo pomeriggio a Palazzo Civico la cerimonia per la consegna del Sigillo civico a Laila Abdane, la prima bambina straniera nata a Torino, nel 2012. L’onorificenza è stata ritirata dal papà Moloudi e dalla mamma Hafida Belguiz. La bimba, marocchina, è nata all’ospedale Sant’Anna il 1 gennaio, ed stata insignita del prestigioso riconoscimento in conseguenza di una mozione approvata dal Consiglio comunale su proposta del consigliere Roberto Tricarico, il 5 marzo scorso. Il provvedimento, chiedendo il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri, disponeva il conferimento del Sigillo civico al primo neonato straniero registrato presso l’anagrafe del Comune di Torino nel 2012.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Torino Piero Fassino e il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris.

“Un gesto simbolico forte, evocativo dei valori che da sempre ispirano la nostra comunitĂ  quali dignitĂ , tolleranza, uguaglianza e solidarietà”, ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale nel suo saluto. “Una cultura dell’accoglienza che noi torinesi sappiamo mettere in pratica da tempo e che – ha concluso Ferraris – ha spinto il Consiglio comunale ad approvare la mozione che chiede al Parlamento di rivedere l’attuale disciplina sulle modalitĂ  per riconoscere la cittadinanza a coloro che nascono nel nostro Paese da genitori stranieri”.

“Una cerimonia che ha un grande valore culturale morale e sociale”, ha dichiarato il sindaco Fassino. “Il Sigillo civico conferito a Laila Abdane sottolinea l’importanza di costruire e pensare ogni giorno di piĂą, Torino come cittĂ  multietnica, multireligiosa e multiculturale. Dove tutti abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri. Negli ultimi vent’anni – ha continuato Fassino – la nostra cittĂ  come tutto il Paese ha vissuto un forte flusso migratorio. Sono 150mila i cittadini di origine straniera (quasi il 17% della popolazione, il 20% sotto i vent’anni) che vivono a Torino. Cittadini che devono essere considerati a tutti gli effetti torinesi e che contribuiscono con il lavoro, intelligenza, professionalitĂ , sacrificio e passione, alla vita, alla crescita e allo sviluppo della cittĂ .
Per questo sentiamo il dovere di creare le condizioni affinchĂ© chi è venuto da lontano a vivere nella nostra cittĂ  possa sentirsi fino in fondo e a pieno titolo, cittadino torinese”.

“Torino si è caratterizzata negli anni per essere una comunitĂ  accogliente e l’amministrazione comunale in questi anni ha avuto particolare cura nel mettere in campo politiche di integrazione che consentissero a chi veniva a vivere, lavorare, crescere i propri figli, di poterlo fare senza pregiudizi, senza discriminazioni, senza paure, sentendosi a tutto tondo cittadino di questa cittĂ . Servono politiche attive per l’integrazione – ha concluso il sindaco – che possano creare le condizioni per costruire una societĂ  multietnica libera. Serve allora particolare attenzione per i bambini nati nel nostro Paese, che devono essere considerati cittadini del luogo in cui nascono. E’ necessaria una legge adeguata ai tempi di oggi che tenga conto che il nostro Paese è destinato ad ospitare crescenti flussi di migrazione”.

Ha concluso la cerimonia un emozionato Moloudi Abdane (il padre di Laila) che ha ringraziato la CittĂ  di Torino per il Sigillo civico conferito alla figlia, iniziativa ideale per promuovere un processo di integrazione.

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Mag 30


Più accogliente, funzionale e, non meno importante, con un numero maggiore di posti letto a disposizione. Dopo la ristrutturazione dei locali, con nuovi arredi e spazi ridisegnati, si presenta così la Casa di ospitalità di via Sacchi, da diciassette anni ricovero notturno per persone prive di dimora e a rischio di grave emarginazione, e l’annessa struttura sede di un ambulatorio, riservato anch’esso a chi vive in particolare condizione di difficoltà, dove le prestazioni mediche si integrano con le attività dei servizi sociali della Città di Torino.
Questa mattina la cerimonia di inaugurazione della Casa di ospitalità notturna e della struttura che funziona da ambulatorio socio-sanitario, entrambe ristrutturate e arredate grazie alla generosità di chi ha aderito al progetto “Un cuore in stazione”: l’iniziativa di Enel Cuore onlus e Ferrovie dello Stato promossa per aiutare le persone senza dimora.
Per il sindaco Piero Fassino, in un contesto come l’attuale di forte crisi economica e accentuato disagio sociale, il progetto “Un cuore in stazione” assume un particolare valore, unendo i mondi del pubblico e del privato nel segno della solidarietĂ  verso le fasce piĂą deboli della popolazione.
“La solitudine è la miseria delle nazioni ricche, come ricordava Madre Teresa di Calcutta. Un male purtroppo diffuso in ogni societĂ  del benessere, che – ha sottolineato Fassino – non di rado peggiora le giĂ  precarie condizioni di chi vive in situazione di marginalitĂ . Ed è proprio in momenti come l’attuale, segnato da una forte crisi economica che aumenta le difficoltĂ  della vita quotidiana e rende piĂą incerto il futuro per un numero sempre maggiore di persone, che iniziative come quelle sostenute dal progetto “Un cuore in stazione” risultano ancora piĂą utili e preziose.
Storicamente – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo piemontese – nella nostra cittĂ  il sentimento di solidarietĂ  verso i piĂą fragili è fortissimo e, da sempre, si traduce in iniziative concrete sostenute dall’Amministrazione comunale insieme al grande e generoso mondo del volontariato, alle organizzazioni onlus e, come nel caso della casa di accoglienza notturna e dell’ambulatorio per senza dimora di via Sacchi, a istituzioni e aziende private.
Penso – ha dichiarato ancora Fassino – che una cittĂ  non possa essere considerata come semplice somma di persone, ma debba essere una comunitĂ  solidale e fraterna. E Torino, proprio come comunitĂ  solidale e fraterna, non ha mai mancato e non viene meno a tutt’oggi nell’impegno a far sì che nessuno sia mai lasciato solo o che si senta escluso dalla societĂ  cittadina.
Ringrazio Enel Cuore onlus, le Ferrovie dello Stato, il Politecnico e l’Università di Torino, l’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà, l’Asl Torino 1, le cooperative Animazione Valdocco e Terra Mia, le aziende Ikea e Oikos, i volontari della Croce Rossa Italiana e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di un progetto che darà un letto, cure mediche e soprattutto farà sentire un po’ meno sole tante persone”.
I locali di via Sacchi sono concessi in comodato d’uso alla Città di Torino da Ferrovie della Stato Italiane e la loro ristrutturazione è stata finanziata dall’associazione Enel Cuore onlus. Il progetto di riqualificazione degli spazi è stato curato dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e gli arredi sono stati forniti da Ikea.

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