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Feb 23


“Credo che nĂ© l’ideologia, nĂ© l’anelito verso un qualsiasi ideale possano giustificare quanto accaduto. Oltrepassata la linea di demarcazione che separa la legittima rivendicazione politica dall’azione violenta, non vi sono motivazioni che tengano”. Il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci ha aperto con queste parole la commemorazione di Roberto Crescenzio, che aveva solo 22 anni quando morì nel rogo del bar discoteca L’Angelo Azzurro, a pochi passi dall’UniversitĂ . Il 1°ottobre del 1977, il locale era stato preso d’assalto a colpi di bottiglie incendiarie da un gruppo staccatosi da un corteo che percorreva via Po: il giovane, avvolto dalle fiamme, riportò terribili ustioni che ne causarono la morte dopo due giorni di sofferenze. A quarant’anni da quel tragico episodio, la CittĂ  di Torino e l’Associazione Vittime del Terrorismo (AIVITER) hanno ricordato Roberto Crescenzio con una targa collocata sulla facciata del numero 46 di via Po, dove allora si trovava il bar distrutto dalle molotov. Lo scoprimento della targa, omaggio a una vita distrutta da un’azione di sconsiderata violenza, è stato preceduto da un affollato incontro nell’aula magna del vicino Liceo classico “Vincenzo Gioberti”. Il presidente Versaci, nel suo intervento, ha anche sottolineato: “terrorismo è il creare morte e scompiglio, gettare nella disperazione persone innocenti”, definendo inoltre fuorvianti alcune polemiche dei giorni scorsi sull’”etichettatura di un atto che fu d’inusitata violenza”, ricordando come il clima violento di quegli anni fosse preludio alle tante tragedie legate ai terrorismi di sinistra e di destra, “con pezzi deviati dello Stato dietro quest’ultimo”. Hanno poi preso la parola il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, il presidente dell’AIVITER Roberto Della Rocca, che ha fatto una minuziosa ricostruzione di quel drammatico giorno, ed una cugina dello scomparso, Federica Marchioro. Al termine dell’incontro, un breve corteo aperto dal Gonfalone della CittĂ  ha raggiunto la targa, sino a quel momento rivestita da una bandiera tricolore, per la simbolica cerimonia dello scoprimento.

[fonte: Ufficio stampa del consiglio comunale]

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Feb 21


A Palazzo Civico si è svolta queste mattina una grande festa con le scuole torinesi per celebrare la Giornata internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall’Assemblea dell’Unesco per promuovere la diversità linguistica, culturale e il multilinguismo.
Nel luogo piĂą rappresentativo della CittĂ , la Sala del Consiglio Comunale, le lingue di diversi Paesi sono risuonate in una melodia di fonemi.

Federica Patti, assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino, ha incontrato un gruppo di allieve e allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi Pertini, Torino 2 (ex Morelli), Regio Parco, Saba, Leonardo, Torino 1 (ex Croce – Ilaria Alpi).

“Sono molto contenta di essere qui con un gruppo di bambine e bambini delle scuole torinesi, che portano una ventata di allegria e speranza. La festa di questa mattina è un riconoscimento all’importanza di salvaguardare la lingua madre di ciascun individuo che in questo momento assume il significato di rispettare le origini e i legami ai territori e alle rispettive tradizioni. Potersi confrontare con chi è diverso da noi è un’opportunità di crescita e di arricchimento straordinaria” ha sottolineato l’assessora.

“Va ricordato – ha continuato Patti – che fin dagli anni Ottanta le scuole dell’infanzia comunali, sono state tra le prime in Italia, ad inserire nella giornata educativa esperienze di bilinguismo per i bambini dell’ultimo anno, attraverso una metodologia improntata sul gioco, sul movimento e sulla gestualità. L’approccio ad una seconda lingua per i bambini di cinque anni è tuttora attiva nelle scuole dell’infanzia torinesi ed è supportata dal contributo di insegnanti madrelingua”.

Nel corso della mattinata i giovani studenti hanno letto poesie scritte in classe e la favola cinese “La rana e la tartaruga marina” accompagnata da disegni e fumetti, recitato scioglilingua, presentato le conte e le regole dei giochi di diversi Paesi, intonato canzoni nella loro lingua madre (cinese, arabo, etiope ed altre lingue africane rumeno, persiano) e poi in italiano, l’idioma che stanno imparando nelle aule.

Due sono i progetti che la Città di Torino mette in campo per le scuole primarie e secondarie di primo grado: Italiano Lingua 2 a scuola e Noi e le nostre lingue.

Le classi che hanno partecipato all’iniziativa sono coinvolte nel progetto Italiano L2 a Scuola promosso dall’assessorato all’Istruzione della Città, in partnership con l’Università di Torino, rappresentata questa mattina da Mario Squartini, vicedirettore alla ricerca del Dipartimento di Studi umanistici. L’Ateneo torinese mette a disposizione i propri studenti laureati e laureandi, per l’insegnamento della lingua italiana e partecipa al coordinamento scientifico. Propone corsi di didattica digitale in italiano per i bambini e i ragazzi figli di migranti di recente arrivo coinvolgendo 35 scuole per un totale di 350 allieve e allievi. Il progetto mira a sostenere il successo formativo e a prevenire la dispersione scolastica.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa Le nostre Lingue sottoscritto dalla Città e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Si tratta di interventi destinati ad alunni e insegnanti di classi plurilingue delle scuole primarie volti a promuovere la varietà interlinguistica e a valorizzare le loro culture. Le attività sono rivolte a 2.200 studenti di 51 istituti cittadini.

Il programma degli appuntamenti, promosso dalla Città per celebrare la Giornata Internazionale della Lingua Madre, prosegue sino a venerdì 24 febbraio con interventi e attività nei nidi, nelle scuole dell’infanzia e nei Centri di Cultura di ITER. E’ consultabile sul sito web della Città all’indirizzo:
www.comune.torino.it/servizieducativi/index.html

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Feb 21


Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre scorso, un incendio doloso ha distrutto gran parte delle imbarcazioni dedicate al canottaggio del Circolo Amici del Fiume. Per questo motivo l’associazione sportiva, in collaborazione con la Città di Torino e la Circoscrizione 8, organizza sabato 25 febbraio “25FEBFUNDTOROW”: una giornata di sport e divertimento dedicata alla raccolta fondi per contribuire alla ricostruzione del parco barche distrutto dalle fiamme. Durante la giornata, che si svolgerà interamente nell’area di corso Moncalieri 18, sono previste diverse attività sportive e d’intrattenimento che si svolgeranno dalle 10.30 fino a tarda notte.

I torinesi sono invitati a dare il loro supporto agli Amici del Fiume. La giornata inizierà alle 10.30 con una corsa podistica non competitiva sul lungo Po, a cui si può partecipare con una donazione di 15,00 euro. A seguire, alle ore 12.30, un pranzo a base di polenta sarà servito nella sede del Circolo.

Per chi è appassionato di retrò, alle 14.00, sempre in Corso Moncalieri, si svolgerà un doppio giallo di tennis vintage, a cui si può partecipare con una donazione di 20€. Dalle 15.00 ci si potrà cimentare in un’emozionante sfida al remo ergometro, provare lo slacklining e il long board supervisionati dagli atleti del circolo e dai team di “Torino sul filo” e Longboard Crew. Dalle 16.00 spettacolare camminata su un filo, dal Circolo fino ai Murazzi. Seguiranno i corsi di ballo latino-americano con Salsa Casino e di Lindy Hop con Dusty Jazz.

Alle 18.00 l’attore Saulo Lucci si esibirà in uno spettacolo tratto dal XXVI Canto dell’Inferno di Dante e dalle 19 apericena musicale col quartetto d’archi del Conservatorio. Si continuerà a ritmo di musica con Pierangelo Iozzia e QRS, Flaminia Gallo, i Salvario e L.A. Woods, fino al Dj set conclusivo che inizierà dopo la mezzanotte.

L’Assessore Roberto Finardi dichiara: «Sono certo che tutta la città di Torino sarà vicina a questo storico circolo, che ha dato lustro e opportunità di confronto a tutti. Sono felice e orgoglioso per l’organizzazione di questo evento perché l’Associazione merita di esistere ancora, oltre la vigliaccheria e la malignità di chi ha compiuto un gesto ignobile».

Il Presidente dell’Associazione Amici del Fiume Mauro Crosio: «Dopo aver fatto fronte ai danni dell’alluvione dello scorso autunno, il nostro circolo ha subito un vero e proprio sfregio, un incendio doloso che ha causato una perdita ingente dal punto di vista patrimoniale ma non solo; su quelle barche avevano passato ore e ore di allenamento e fatto molte gare tanti giovani ora donne e uomini. Tutto questo non ha però inciso sulla voglia di fare canottaggio dei nostri atleti. Questo atteggiamento, e la vicinanza dei tanti sportivi, torinesi e non solo, che si sono da raccolti intorno a noi, hanno consentito di trasformare l’evento negativo in nuova energia. Vogliamo con forza ricostruire la nostra casa, ricomprare le barche perché i nostri atleti possano tornare a solcare il fiume e i campi di gara inseguendo i loro sogni. La vicinanza delle istituzioni locali, della Federazione Canottaggio e di tantissimi appassionati ci consente di guardare al futuro con fiducia, consapevoli che gli Amici del Fiume non sono un patrimonio esclusivo dei soci, ma di tutta la città».

Stefano Mossino, Presidente FIC Piemonte: «Si è trattato di un atto vergognoso, le cui conseguenze ricadono sui moltissimi atleti ed atlete che ogni giorno vogliono solo praticare il nostro bellissimo sport; un episodio riprovevole che richiede una reazione immediata. In questi momenti non è sufficiente ascoltare, guardare o commentare; occorre agire e quindi aiutare concretamente chi è stato così vilmente colpito.  La comunità del Canottaggio nel suo complesso ha già risposto compatta e coesa a questo atto infamante, dimostrando l’unione di tutti nell’aiutare la società consorella, nell’interesse supremo del nostro sport e degli atleti. La società Amici del Fiume ha risposto al vergognoso attacco, con la forza dei suoi soci e con i valori dello sport: organizzando la regata straordinaria del 14 gennaio e questa splendida giornata di sport e cultura. Credo che solo dalle scelte di gran cuore provengono le buone iniziative. L’intera cittadinanza è quindi chiamata a dare un aiuto concreto affinché, nel più breve tempo possibile, il Circolo possa tornare come prima consentendo ai suoi moltissimi atleti ed appassionati del canottaggio, di ogni età e capacità, di solcare nuovamente il fiume e i campi di regata regionali, nazionali ed internazionali».

A sostegno dell’iniziativa del 25 febbraio è stato anche realizzato un breve video che raccoglie le testimonianze di 18 personalità, rappresentative delle istituzioni, dello sport, della cultura e dello spettacolo, tra cui la Sindaca Chiara Appendino, il presidente della Regione Sergio Chiamparino, la presidente del Museo Egizio Evelina Christillin, i calciatori Gigi Buffon e Giorgio Chiellini, i campioni olimpici Fabio Basile, Livio Berruti e Piero Gros, l’ex ct della nazionale di pallavolo Mauro Berruto e Luciana Littizzetto.

«Valori quali prevenzione, prudenza, sicurezza, correttezza e solidarietĂ  compongono il nostro agire quotidiano di assicuratori – ha dichiarato Marco Mazzucco, Direttore Distribuzione Marketing e Brand di Reale Group – aiutiamo volentieri il Circolo Amici del Fiume, che anche assicuriamo tramite l’agenzia Torino Cavour, svolgendo così l’importante ruolo sociale ed economico che le Assicurazioni e le Mutue in particolare assolvono nella societĂ , oggi come in passato».

Si può sostenere il Circolo Amici del fiume anche attraverso bonifico bancario diretto a Circolo Amici del Fiume ASD, IBAN IT 89 U 03332 010000 000016 10777 o utilizzando PayPal.

Per ulteriori informazioni: info@amicidelfiume.it

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