Nell’ambito dell’avvio di un piano di sviluppo della mobilità sostenibile nella città di Torino, questa mattina, in piazza Palazzo di Città, l’Amministratore Delegato di Nissan Italia, Bruno Mattucci, ha consegnato una LEAF, l’auto elettrica più venduta al mondo e in Italia, alla Sindaca Chiara Appendino.
Nissan ha scelto di investire da decenni della mobilità elettrica più pulita ed efficiente ed è oggi leader mondiale del mercato nella mobilità del trasporto elettrico, fornendo tecnologie d’avanguardia sia per il settore privato che per il pubblico e le imprese, e continuando al contempo ad investire in ricerca e sviluppo in questo settore, per affrontare le sfide future.
Un prototipo interamente torinese, nato grazie a contributi europei e al supporto di Unicredit Banca. Questa mattina il sindaco, Piero Fassino, e l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta hanno ricevuto nel Cortile d’Onore di Palazzo civico la Rete d’Imprese Amifevs composta da sei Pmi (Polimodel, Modarte, Ifevs, Istituto Ipm, Rossovivodesign e Integrare) e una grande impresa, Bitron, impegnate nella promozione della mobilità elettrica per lo sviluppo del territorio.
Torino, come semplicemente viene denominato il veicolo, è un prototipo di auto elettrica concepito per la mobilità urbana. È sviluppato con grande attenzione alla sicurezza e all’efficienza, con interni facilmente riconfigurabili per soddisfare le più diverse esigenze. Ha un’autonomia di 150 km con una batteria a litio-ioni di 11 kw e consuma 70 Wh al chilometro; la batteria è alimentata anche da celle solari ad alta efficienza per un’autonomia di 20km al giorno.
Il sindaco ha ringraziato i presenti sottolineando che “questo alto livello di ricerca è un sostegno importante a un’idea di sviluppo ispirata dalla sostenibilità: con il progetto Smart City vogliamo cambiare il modo di consumare energia in questa città”. E l’assessore Lavolta ha evidenziato “la grande capacità del sistema produttivo locale di investire, nonostante l’attuale contingenza economica, nella ricerca di soluzioni concrete per affrontare il futuro”, ben evidenziata dalla “forte adesione al progetto Smart City da parte delle piccole e medie imprese”.
Un tema, questo, che in questi giorni si incrocia con il dato dei venti superamenti consecutivi dei livelli massimi di micropolveri. “Non possiamo risolvere da soli il problema – ha sottolineato Lavolta – la Regione ha, in materia, compiti di indirizzo, la Provincia di coordinamento. Ma il problema ha una dimensione più ampia, e in questo senso abbiamo accolto con soddisfazione la disponibilità del ministro Corrado Clini a incontrare le amministrazioni locali per stabilire provvedimenti di più ampia scala”.
“La mobilità sostenibile è un tassello di un più vasto piano di interventi strutturali che la Città sta attuando – ha proseguito il sindaco – nella prossima primavera la Commissione europea emetterà un bando a cui parteciperemo con un progetto di trasporto pulito delle merci, interamente basato sulla mobilità elettrica, che vedrà la collaborazione dei commercianti. Tutto ciò che permette di ridurre la congestione del traffico in città sarà perseguito: lavoriamo per dare ai torinesi un’aria più pulita”.
Infine, una domanda sulla vertenza Fiat. “Mi auguro che il nuovo Governo si impegni direttamente in un’opera di concertazione tra le parti sociali – ha sottolineato Fassino – di questo ho avuto modo di parlare con i ministri Passera e Fornero. Da parte nostra, metteremo in campo tutte le necessarie e possibili iniziative per favorire un rilancio del settore”. La presenza del prototipo alle spalle del sindaco era il segno dello scollamento tra il presente e un futuro ottenibile, si spera non soltanto auspicabile.