preload
Mar 02


Centoventotto protagonisti del dibattito pubblico italiano e internazionale, con la partecipazione di giovani e cittadini, per 102 appuntamenti in cinque giorni: questa è la quarta edizione di Biennale Democrazia – coordinata da Gustavo Zagrebelsky presidente emerito della Corte Costituzionale – dedicata ai Passaggi intesi come cambiamento e alle trasformazioni sociali, economiche, politiche e scientifiche che segnano il nostro presente e caratterizzeranno gli anni a venire per tornare a credere nel futuro. La manifestazione, presentata oggi all’NH Hotel Carlina, vedrà dal 25 al 29 marzo il ‘tema del passaggio’ declinato in quattro differenti filoni: transiti e barriere, eredità e inizi, velocità e lentezza, possibilità. Tra gli ospiti internazionali si potranno ascoltare il costituzionalista della Hong Kong University Benny Tai Yiu-Ting, ispiratore del movimento dell’Umbrella Revolution e Saskia Sassen, sociologa della Columbia University, tra i massimi esperti di globalizzazione e processi transnazionali. Tra gli interventi anche quello di Colin Crouch, sociologo e politologo all’Università di Warwick, noto per aver coniato e sviluppato il concetto di “Postdemocrazia”.

Tra i tanti relatori anche il filologo Luciano Canfora, il filosofo Massimo Cacciari, Carlo Ossola, professore di letteratura al Collège de France di Parigi e accademico dei Lincei, il premio Strega 2014 Francesco Piccolo, gli scrittori Michela Murgia, Gianrico Carofiglio e Benedetta Tobagi.

Nello stesso edificio che nei primi anni del Novecento è stato per un certo periodo abitazione del giovane Antonio Gramsci, giunto a Torino per gli studi universitari, il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky e il sindaco Piero Fassino hanno illustrato, insieme alla direttrice organizzativa di BD Angela La Rotella, il programma della manifestazione, sintesi di un’attività intensissima svoltasi soprattutto insieme a giovani universitari e delle medie superiori, incominciata nella seconda metà del 2014: “Questa edizione si propone di approfondire le grandi questioni e analizzare le trasformazioni che contraddistinguono il momento storico che stiamo attraversando, fotografandole nell’atto della transizione. E la cultura è chiamata in causa nella sua funzione più profonda di comprendere, dare un senso, offrire prospettive di convivenza – ha sottolineato Zagrebelsky – . In poche parole, la cultura è in grado di aiutare a uscire dal contingente, dove pulsioni e interessi individuali e collettivi si incontrano, confrontano e scontrano nella loro pura e semplice materialità. Non può essere solo ricapitolazione, ma deve essere anche invenzione. ‘Utopia’ era nel titolo della passata edizione di BD. Passaggi ne riprende e sviluppa l’ispirazione, con riguardo ai mutamenti presenti e, potenzialmente, futuri”.

Il sindaco, visibilmente soddisfatto che proprio nella città della Mole si promuova uno tra i più importanti forum internazionali dedicati ad approfondire un tema quanto mai attuale come quello dei legami all’interno della società contemporanea ha spiegato: ”Attraversando un cambio di secolo e di progresso, abbiamo assistito a trasformazioni tecnologiche e culturali che mettono l’uomo e la natura di fronte a nuovi paradigmi. Biennale Democrazia, interrogandosi su queste sfide, oltre a quella di come potranno essere le nuove forme di rappresentanza democratica, ci aiuta a interpretare il mondo contemporaneo e allo stesso tempo coinvolge le nuove generazioni a pensare con ottimismo al futuro”.

Gli incontri e i dibattiti in calendario si svolgeranno come sempre nel cuore della città, al Teatro Regio e al Piccolo Regio, nei Teatri Carignano e Gobetti, all’Accademia delle Scienze, al Circolo dei Lettori, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, al Campus Luigi Einaudi, nella sede storica di Intesa Sanpaolo a Palazzo Turinetti, al Museo Diffuso della Resistenza, a Torino Youth Centre, nella sede della Fondazione Fulvio Croce.

Per la giornata inaugurale, mercoledì 25 marzo, al mattino, nell’aula magna del Campus Luigi Einaudi, l’artista e video saggista Ursula Biemann propone una riflessione dal titolo Passaggi di terra, di acqua e di aria. Alle 12, nella Main Hall del C.L.E., si inaugura la mostra Passaggi di confine, mobilità globale / Border crossing, global mobility di Eva Leitolf e Victor López González. Alle 16, in piazza San Carlo si presenta alla città l’opera Attraverso, progetto e allestimento a cura di Ugo Li Puma. Alle 18 Claudio Magris tiene al Teatro Regio una lectio magistralis intitolata L’Europa della cultura, introdotto da Mario Calabresi, direttore della Stampa. Alle 21.30, sempre al Regio, va in scena la prima assoluta dello spettacolo teatrale Thyssen Opera Sonora (regia di Pietro Babina) scritto e interpretato da Ezio Mauro, direttore di Repubblica. Insieme a lui, sul palco, il compositore e musicista Alberto Fiori, mentre le voci di Alba Rohrwacher e Umberto Orsini daranno corpo alle testimonianze e ai ricordi dei superstiti della strage del 6 dicembre 2007 dove persero la vita sette operai dell’acciaieria Thyssenkrupp.

Da non dimenticare due novità che caratterizzano questa edizione: il campus residenziale che ospiterà 200 studenti delle scuole superiori in arrivo da tutta Italia per partecipare, insieme con i loro insegnanti, a Biennale Democrazia; la prenotazione online anche per i cittadini.

Come nelle precedenti edizioni, l’ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti fino a esaurimento dei posti disponibili e i biglietti potranno essere ritirati a partire da un’ora prima dell’incontro davanti al luogo in cui si svolge. Chi vuole evitare le file e avere la certezza di un posto riservato, può prenotare in anticipo al prezzo di 5 euro. Il servizio è disponibile dal 9 marzo alla biglietteria in via San Francesco da Paola 6, dal lunedì al sabato dalle 11 alle 18 (info: 011/4424777, bdtickets@comune.torino.it) oppure online sul sito www.vivaticket.it. L’intero programma è su www.biennaledemocrazia.it

Taggato con:
Set 01


“MiTo è diventato un evento di carattere mondiale e ha confermato negli anni l’Italia e in particolare Torino e Milano come i luoghi della musica”. Con questa dichiarazione stamattina il sindaco Fassino ha aperto l’incontro stampa dedicato al Festival Internazionale della Musica 2011.
Al tavolo dei relatori oltre al primo cittadino, che ha voluto immediatamente ricordare i natali della manifestazione: “Ho vissuto l’esperienza agli inizi con l’allora assessore alla cultura Giorgio Balmas – ha sottolineato – ideatore della rassegna e uomo di straordinaria intuizione”, erano presenti anche l’assessore alla Cultura della città di Torino, Maurizio Braccialarghe, il Presidente dell’ Associazione per il Festival Internazionale della Musica di Milano, Francesco Micheli, il Direttore artistico di MITO SettembreMusica Enzo Restagno e il Direttore della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, Pietro Buffa.
Anno dopo anno il Festival è cresciuto in quantità e qualità fino ad arrivare ad abbracciare, nel 2006, il territorio milanese, con il quale anche quest’anno condivide gli appuntamenti. I generi musicali sono aumentati negli anni, dalla classica alla contemporanea e al jazz, dal rock al pop e al blues, dalla canzone d’autore all’elettronica e all’etnica, e con loro l’interesse del pubblico che con i numeri di presenze premia ad ogni edizione gli sforzi affrontati dall’amministrazione per portare avanti il progetto. La rassegna targata 2011 aprirà i battenti sabato 3 settembre all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, quando alle ore 21 l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e l’Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino sotto la direzione di Gianandrea Noseda si esibiranno nella Sinfonia n. 8 in mi bemolle di Gustav Mahler.
Ad affiancare il calendario ufficiale di MiTo 2011, com’è già avvenuto nelle edizioni 2009 e 2010, sarà il Festival MiTo per la città che porterà gratuitamente la musica nelle situazioni più varie, periferiche e marginali. I concerti avranno luogo in 12 sedi ambulatoriali e ospedaliere, 10 centri di assistenza per disabilità psichiatriche e fisiche e 7 case di riposo facenti capo alle ASL, alle Aziende Ospedaliere e al sistema solidale delle cooperative sociali, 9 biblioteche e punti di lettura e prestito del Sistema Bibliotecario cittadino e 7 librerie. Saranno inoltre 13 gli interventi definiti con le Circoscrizioni e con l’Ecomuseo Urbano, oltre ai momenti musicali che si svolgeranno alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno delle Vallette e all’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti, ovviamente non accessibili al pubblico (per il programma completo: http://www.mitosettembremusica.it/fringe). “La cultura è un grande luogo di incontro tra le società d’impresa e i cittadini – ha continuato il sindaco di Torino – ed è per questo che l’amministrazione si impegnerà affinché MiTo continui a coinvolgere l’intera città”. Il budget per tutta la manifestazione è di 9milioni di euro, ripartiti equamente tra le due città. I bilanci però sono separati. A sostenere i 4,5 milioni di euro saranno la Città che contribuirà con 2,9 milioni, Intesa Sanpaolo, socio della manifestazione, con 500mila euro, la Compagnia di San Paolo con 250mila euro e la Camera di commercio di Torino con 200mila euro. A questi si devono aggiungere 150 mila euro dalla Regione Piemonte (non ancora confermati) e circa 500mila euro previsti dagli incassi netti. Per il calendario completo della manifestazione che si terrà dal 3 al 22 settembre: www.mitosettembremusica.it/it/programma/2011/edizione-2011.htm

Taggato con: