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Apr 24


Il corteo per il 73° anniversario della Liberazione, svoltosi come da tradizione la sera della vigilia, ha visto una grande partecipazione da parte della cittadinanza torinese. Partita da piazza Arbarello, con alla testa la Banda della Polizia Municipale Torino, la fiaccolata ha percorso le vie Cernaia e Pietro Micca, arrivando in Piazza Castello, dopo essere stata raggiunta lungo il percorso da un flusso continuo di gruppi e singoli cittadini.
Quando le orazioni ufficiali in piazza erano già iniziate da tempo, via Pietro Micca era affollata da centinaia di persone che ancora sfilavano con fiaccole e bandiere, comprese le rappresentanze di comunità maghrebine e cinesi. Numerosa la presenza degli amministratori comunali, a partire dalla sindaca Chiara Appendino e dal presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci, insieme al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e alla vicepresidente del Senato Anna Rossomando. Una Festa della Liberazione particolarmente sentita e partecipata quest’anno. Tra i tanti interventi pronunciati dal palco al termine del corteo, particolarmente toccante è stato quello pronunciato dal quasi centenario Bruno Segre, decano dell’antifascismo torinese.

[Fonte: CittAgorà]

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Gen 26


Venerdì 26 Gennaio 2018 partendo dalla Stazione di Porta Nuova Binario 17, sito di fronte alla lapide dell’ANED, si è svolta una fiaccolata che ha portato autorità, reduci, ex combattenti e centinaia di studenti delle scuole superiori fino alle celle dei condannati a morte del carcere “Le Nuove” di Torino.
Quest’anno ricorrono l’Ottantesimo Anniversario delle leggi razziali (R.D.L. 17-11-1938, n. 1728) e il Settantesimo Anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana (1° Gennaio 1948). Due ricorrenze contrapposte: la prima rimanda all’annientamento dell’essere umano e alla Shoah, la seconda afferma il rispetto della pari dignità di ogni cittadino senza alcuna distinzione (art. 3).
Considerate le tragedie individuali, familiari, nazionali e mondiali dell’ultima Guerra Mondiale (1939-45), in particolare le indicibili sofferenze nei campi di concentramento e di sterminio nazi-fascisti, l’Associazione Onlus “Nessun uomo è un’isola” intende dare voce a tutti i deportati italiani, ebrei e stranieri, specialmente alle donne e agli uomini, di cui non è rimasta traccia scritta della prigionia patita nel carcere “Le Nuove” sotto il Comando delle SS naziste. Di questi non è possibile precisare nemmeno il numero, fatta eccezione per le 138 detenute Israelite ricordate da Suor Giuseppina nella sua relazione, inviata il 26 Febbraio 1946 al cardinale Maurilio Fossati, sull’occupazione germanica del carcere “Le Nuove“ nel 1943-45. Va precisato che alcuni registri di matricola del carcere “Le Nuove” durante la Guerra di Liberazione, riportano nomi di prigionieri, politici e non, che furono deportati in Germania. Molti erano operai, artigiani; altri erano studenti, impiegati, laureati, militari, professionisti. Quasi tutti erano coniugati con figli. Tanti persero la vita, lasciando la famiglia priva di qualsiasi sostegno materiale e morale.
Gli ignoti e i dimenticati dagli altri sono inclusi nella memoria collettiva.
A noi oggi, comprendendo meglio la loro esistenza sacrificata per il bene comune, è rivolto l’invito a togliere gli ostacoli situazionali che limitano la libertà e l’uguaglianza fra gli individui e i popoli.
A noi oggi, eredi del loro patrimonio di umanità, spetta di scegliere il rispetto della pari dignità di ogni cittadino.
Lo scopo della ricorrenza istituzionale della Giornata della Memoria 2018 è testimoniato dall’Associazione Onlus “Nessun uomo è un’isola”, che gestisce il Museo del carcere “Le Nuove” di Torino, con la tradizionale fiaccolata per corso Vittorio Emanuele II.

[fonte: museolenuove.it]

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Apr 24


Tradizionale fiaccolata per le vie del centro storico torinese in ricordo della Liberazione.
Aperto dalla Banda del Corpo di Polizia Municipale e dal Gonfalone della Città, il corteo è partito da piazza Albarello transitando lungo corso Siccardi, via Cernaia, via Pietro Micca fino a confluire in piazza Castello dove si è commemorata la Festa della Liberazione.
In piazza Castello hanno preso la parola, tra gli altri, Bruno Segre, Bruno Segre, presidente dell’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (A.N.P.PI.A.) e la Sindaca Chiara Appendino.

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