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Ott 03


Con 130 opere – quasi tutti olii di grande formato – provenienti dalla Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca, – la mostra “Miró! Sogno e colore” che apre al pubblico domani, mercoledì 4 ottobre, rappresenta una straordinaria esposizione dedicata a uno dei massimi interpreti del Novecento, Joan Mirò.

“Miró! Sogno e colore”, ospitata a Palazzo Chiableseracchiude la produzione degli ultimi trent’anni della vita dell’artista catalano: un periodo indissolubilmente legato alla “sua” isola dove, negli anni Sessanta e Settanta, si dedica a temi prediletti come donne, uccelli e paesaggi monocromi. In mostra anche i lavori degli ultimi anni della sua produzione, quelli della pittura materica, fatti con le dita e dal colore steso con i pugni spalmando gli impasti su compensato, cartone e materiali di riciclo. E ancora le sculture, frutto delle sperimentazioni che fece con diversi materiali, collage e “dipinti-oggetto”.

Con un linguaggio artistico universale e una poetica irripetibile, nelle opere di Miró è forte il senso di appartenenza e di fusione alla sua terra, Maiorca, dove concretizzò un grande desiderio, ovvero di poter creare in un ampio spazio tutto suo, uno studio dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la natura poteva offrirgli. Uno studio unico ricostruito scenograficamente all’interno degli spazi di Palazzo Chiablese con gli oggetti originali.

Proprio a Maiorca – dove egli stesso visse dal 1956 fino alla morte nel 1983 – la Fundació Pilar i Joan Miró custodisce una collezione donata dall’artista e da sua moglie che conta 5000 pezzi e che conserva ancora (nel bianco edificio inondato di luce sospeso nel verde che era il suo studio) pennelli, tavolozze e attrezzi del mestiere rimasti lì dal giorno in cui è morto, come lui li aveva lasciati.

La mostra “Miró! Sogno e colore”, che prende le mosse dall’idea che l’artista aveva della propria opera – ovvero una sorta di monologo interiore e, al tempo stesso, un dialogo con il pubblico – si articola in cinque sezioni: Radici; Principali influenze artistiche di Miró; Maiorca. Gli ambienti in cui creava; La metamorfosi plastica (1956-1981); Vocabolario di forme.

La sua opera ha aperto la strada a una nuova concezione della pittura basata su un linguaggio visivo, fisico e materico e su codici pittorici innovativi che portarono un importante cambiamento nella pratica artistica contemporanea, dando una direzione nuova all’arte del XXI secolo e influenzando le generazioni successive di pittori, scultori e incisori in tutto il mondo.

La mostra – organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoMusei Reali di Torino Gruppo Arthemisia, con il patrocinio e il supporto di Regione Piemonte Città di Torino, in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca e curata da Pilar Baos Rodríguez  – sarà visitabile a Palazzo Chiablese dal 4 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018.

Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 – 19.30; giovedì 9.30 – 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Info: www.mostramirotorino.itwww.arthemisia.it;

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Dic 11


Le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.

Curata da Cécile Debray conservatore presso il Musée national d’art moderne-Centre Pompidou, la mostra Matisse e il suo tempo – dal 12 dicembre al 15 maggio 2016 a Palazzo Chiablese –  per mezzo di confronti visivi rende possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione tra le  opere di Matisse e quelle di artisti suoi contemporanei, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni Quaranta e Cinquanta.

Le diverse sezioni della mostra consentono di attraversare l’insieme dell’opera e del percorso di Matisse dai suoi esordi nell’atelier di Gustave Moreau negli anni 1897-99 fino alla sua scomparsa, quando altri artisti si ispireranno, negli anni Sessanta, alle sue ultime carte dipinte e ritagliate. Nove sezioni con un centinaio di opere, di cui 50 di Matisse, sono articolate secondo un filo cronologico scandito da approfondimenti tematici: sulle figure eminentemente matissiane delle odalische o sulla raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda guerra mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque, Picasso o Bonnard, in un dialogo invisibile con l’artista isolato a Vence.

La figura di Matisse domina l’arte della prima metà del XX secolo. Artista prolifico e curioso, durante tutta la sua carriera è stato al centro dei dibattiti sulla scena artistica: volta a volta capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo e amico dei suoi predecessori Signac, Renoir, Maillol, Bonnard, maestro di un’accademia e dell’intera generazione degli espressionisti europei, rivale di Picasso, precursore di un’arte astratta per giovani artisti come quelli dell’espressionismo astratto newyorkese o del movimento Supports/Surfaces in Francia.

Periodo

Sabato 12 Dicembre 2015 / Domenica 15 Maggio 2016

Prezzo

€ 13,00 Intero
€ 11,00 (audioguida esclusa;) Ridotto compreso tra 15 e 26 anni; disabili; forze dell’ordine; gruppi di minimo 15 pax; insegnanti; maggiore 65 anni; militari
€ 6,50 Ridotto compreso tra 6 e 14 anni
€ 0,00 Gratuito accompagnatori di disabili; guide turistiche; MIBAC; minore 6 anni; possessori di Abbonamento Musei; soci ICOM
€ 6,00 Ridotto scuole

Contatti
+39 0110240113
www.mostramatisse.it

[fonte: www.inpiemonteintorino.it ]

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