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Feb 27


In realtà, ciò che è interessante è quello che resta di una fotografia quando tutti i motivi per cui è stata scattata non ci sono più, quando sono finiti“. Frank Horvat

Musei Reali di Torino ospitano, nelle Sale Chiablese, una mostra dedicata a Frank HorvatIn esposizione, dal 28 febbraio al 20 maggio 2018, 250 fotografie realizzate da fotografo insieme ad altre 31 immagini provenienti dalla sua incredibile e preziosa collezione privata che raccoglie autori come Helmut Newton, Henri Cartier Bresson, Robert Doisneau, Irving Penn, André Kertesz, Brassai, Edward Weston, Richard Avedon, Josef Koudelka, Edouard Boubat, Eugene Smith, Bill Brandt, Eugene Smith, Jacques-Henri Lartigue e Elliott Erwitt.

A Palazzo Chiablese sarà possibile ripercorrere l’intera carriera di Horvat, dagli anni ’50 fino a oggi, e ammirare in particolare il rapporto tra la sua fotografia e la storia dell’arte europea.

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Ott 03


Con 130 opere – quasi tutti olii di grande formato – provenienti dalla Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca, – la mostra “Miró! Sogno e colore” che apre al pubblico domani, mercoledì 4 ottobre, rappresenta una straordinaria esposizione dedicata a uno dei massimi interpreti del Novecento, Joan Mirò.

“Miró! Sogno e colore”, ospitata a Palazzo Chiableseracchiude la produzione degli ultimi trent’anni della vita dell’artista catalano: un periodo indissolubilmente legato alla “sua” isola dove, negli anni Sessanta e Settanta, si dedica a temi prediletti come donne, uccelli e paesaggi monocromi. In mostra anche i lavori degli ultimi anni della sua produzione, quelli della pittura materica, fatti con le dita e dal colore steso con i pugni spalmando gli impasti su compensato, cartone e materiali di riciclo. E ancora le sculture, frutto delle sperimentazioni che fece con diversi materiali, collage e “dipinti-oggetto”.

Con un linguaggio artistico universale e una poetica irripetibile, nelle opere di Miró è forte il senso di appartenenza e di fusione alla sua terra, Maiorca, dove concretizzò un grande desiderio, ovvero di poter creare in un ampio spazio tutto suo, uno studio dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la natura poteva offrirgli. Uno studio unico ricostruito scenograficamente all’interno degli spazi di Palazzo Chiablese con gli oggetti originali.

Proprio a Maiorca – dove egli stesso visse dal 1956 fino alla morte nel 1983 – la Fundació Pilar i Joan Miró custodisce una collezione donata dall’artista e da sua moglie che conta 5000 pezzi e che conserva ancora (nel bianco edificio inondato di luce sospeso nel verde che era il suo studio) pennelli, tavolozze e attrezzi del mestiere rimasti lì dal giorno in cui è morto, come lui li aveva lasciati.

La mostra “Miró! Sogno e colore”, che prende le mosse dall’idea che l’artista aveva della propria opera – ovvero una sorta di monologo interiore e, al tempo stesso, un dialogo con il pubblico – si articola in cinque sezioni: Radici; Principali influenze artistiche di Miró; Maiorca. Gli ambienti in cui creava; La metamorfosi plastica (1956-1981); Vocabolario di forme.

La sua opera ha aperto la strada a una nuova concezione della pittura basata su un linguaggio visivo, fisico e materico e su codici pittorici innovativi che portarono un importante cambiamento nella pratica artistica contemporanea, dando una direzione nuova all’arte del XXI secolo e influenzando le generazioni successive di pittori, scultori e incisori in tutto il mondo.

La mostra – organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoMusei Reali di Torino Gruppo Arthemisia, con il patrocinio e il supporto di Regione Piemonte Città di Torino, in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca e curata da Pilar Baos Rodríguez  – sarà visitabile a Palazzo Chiablese dal 4 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018.

Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30 – 19.30; giovedì 9.30 – 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Info: www.mostramirotorino.itwww.arthemisia.it;

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Ott 21


170 opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene che evocano la Parigi della Belle Époque.

Dal 22 ottobre al 5 marzo 2017, a Palazzo Chiablese, una grande mostra su Henri Toulouse-Lautrec,  pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, ne ripercorre la vita dal 1891 al 1900, poco prima della morte avvenuta a soli 36 anni.

L’esposizione, promossa dai Musei Reali di Torino e da Arthemisia Group, offre al visitatore la possibilità di scoprire i segreti della tecnica litografica e della stampa di fine Ottocento, caratterizzata dai colori accesi e dalla riproduzione su vasta scala, presupposto per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui Lautrec è stato il precursore.

Toulouse-Lautrec è considerato tra i maggiori artisti francesi tra il XIX e il XX secolo. Nella sua arte ha preso come soggetto la più disparata umanità parigina colta in momenti quotidiani o di divertimento. Grande fonte d’ispirazione è stato il quartiere di Montmartre e la vita notturna dei suoi locali pubblici, rispecchiata nella maggior parte delle sue opere. Sono rappresentazioni di istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con effetti di grande immediatezza.

In brevissimo tempo l’artista divenne uno degli illustratori e disegnatori più acclamati della capitale francese e gli vennero commissionati manifesti pubblicitari per rappresentazioni teatrali, balletti e spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.

Maggiori informazioni sul sito della mostra: www.mostratoulouselautrec.it

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