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Apr 30


La travolgente musica manouche del Dorado Schmitt Familia Sextet ed i ritmi latini del leggendario McCoy Tyner con i Latin All Stars protagonisti della Giornata Unesco per il Jazz.
Dorado Schmitt, accompagnato dalla sua famiglia straripante di talento, ha regalato composizioni personali e viaggi nel mondo della bossa nova e del flamenco.
Il progetto con i Latin All Stars, che risale ad un omonimo disco del ’99, ha visto invece l’indiscusso colosso del pianoforte McCoy Tyner alle prese con ritmicità afrocubane. Ad accompagnarlo, prestigiosi solisti provenienti da tutto il continente americano.
Al conservatorio Giuseppe Verdi si è tenuto il concerto conclusivo del Juilliard Jazz Ensemble assieme agli studenti del Dipartimento Jazz del conservatorio che hanno partecipato alla Masterclass.
L’evento ha concluso così le cinque giornate di lezioni tenute in collaborazione con la prestigiosa Juilliard School di New York, in collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio G. Verdi.
Al Museo di Scienze Naturali di scena “Le città degli invisibili”. La musica non ha confini. Per poterla suonare non occorre possedere particolari doti o anni di intensi studi. Occorre istinto, occorre sentire qualcosa, occorre avere l’urgenza di esprimere un’emozione per poterla condividere con gli altri. 3quietman e Stefano Battaglia con gli ospiti del CLG Ensemble hanno proposto una performance senza confini relazionali e musicali, un percorso/laboratorio sulle orme di Italo Calvino e delle sue “città Invisibili”.
E ancora Jazz per le strade della città, lo swing ha acceso piazza Castello prima del concerto di McCoy Tyner e a notte fonde in piazza Vittorio Veneto la Dixieland Street Band ha richiamato a se una folla allegra e danzante.
Particolare esibizione sul terrazzo del circolo Esperia del trombettista Gianluca Petrella. Illuminato da un potente faro le sue note hanno percorso le acque del Po.

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Apr 26


Torna il Torino Jazz Festival, arrivato alla seconda edizione.
Fino al 1° maggio in piazzale Valdo Fusi e piazza Castello con i due palchi principali e poi in vari punti della città.
La giornata inaugurale ha visto di scena le big band in piazzale Valdo Fusi: la Gianpaolo Petrini Big Band con un repertorio che ha reso omaggio a Dizzy Gillespie e a seguire la Mingus Dynasty insieme alla Torino Jazz Orchestra. Il tutto si è chiuso in piazza Castello con Enrico Rava Quintet e l’Orchestra del Teatro Regio.
Nelle immagini del fotoblog inoltre i suoni del Fringe che hanno animato le vie del centro e i piccoli club della città oltre ai colori e i disegni dei Torino Jazz Festival, in quel momento illuminati dal sole: anche ora, nonostante la pioggia, continuano a contrassegnare le vie e le piazze della Città.

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Mag 01


La prima edizione del Torino Jazz Festival in tutte le sue ‘anime’ (i concerti in piazza Castello e Valdo Fusi, il Fringe, le rassegne al Circolo dei Lettori e al Cinema Massimo) è stata seguita da circa di 100mila persone che hanno risposto con entusiasmo all’ampia offerta musicale in programma.

“Ringrazio i torinesi e tutti coloro che hanno partecipato a questa prima edizione del Torino Jazz Festival decretandone un successo inequivocabile – ha dichiarato Maurizio Braccialarghe assessore alla cultura, turismo e promozione della città -. Non esistono parole per descrivere l’atmosfera magica che si è creata ieri sera durante il lungo concerto jazz del 1° maggio in piazza Castello. Alle 17 più di settemila persone gremivano la piazza (alle 21 erano diventate più di diecimila) con i loro ombrelli colorati sotto un diluvio permanente per assistere alla maratona musicale in programma. L’empatia che si è creata tra pubblico e artisti ha dato vita a un’emozione fortissima e a un profondo legame interrotti solo dall’ulteriore violenta perturbazione che, verso le 22 – ha continuato l’assessore – ha purtroppo impedito, per ragioni di sicurezza, a Stefano Bollani di terminare la performance e a Beppe Servillo di cominciarla. Siamo già impegnati a progettare la prossima edizione – ha terminato Braccialarghe – che sarà dal 26 aprile al 1° maggio e programmata con molto anticipo ci consentirà di renderla più competa e ambiziosa così come il pubblico merita”.

PIAZZA VALDO FUSI – Il 27 aprile, giorno d’apertura del Festival, il concerto inaugurale dei Buena Vista Italian Jazz in piazza Valdo Fusi ha registrato circa 2mila e 500 presenze. Sabato 28 aprile le ritmiche e i virtuosismi di Ahmad Jamal hanno attratto oltre 4mila amanti del jazz, numero di spettatori che è stato replicato anche domenica 29, quando a salire sul palco del TJF è stato il cantante sassofonista inglese Ray Gelato che, con la sua Giant Orchestra, ha fatto ballare il pubblico presente sulle note dei suoi successi. Lunedì 30 in 2mila e 500 hanno sfidato il cattivo tempo per assistere allo spettacolo degli Hamp the Champ, progetto realizzato per commemorare la grande figura di Lionel Hampton, vibrafonista che ha segnato con la sua musica svariate epoche del jazz.

PIAZZA CASTELLO – Numeri ancora più alti in piazza Castello. Al concerto di apertura un pubblico di circa 8mila persone si è dato appuntamento ai piedi di Palazzo Madama per godere delle melodie acoustic jazz degli eclettici Yellowjackets. Successo enorme sabato sera per Dionne Warwick. Un folla di 12mila ha raggiunto il palco per assistere all’esibizione dell’ospite d’onore che ha entusiasmato il pubblico per circa un’ora e mezza, grazie anche all’accompagnamento della Torino Jazz Orchestra. Domenica 29 la forza e l’energia creativa del leggendario Billy Cobham hanno nuovamente suggestionato 12mila appassionati di tutte le età. E neanche la pioggia di ieri ha impedito alle circa 2mila persone, armate di ombrello e buona volontà, di poter godere della performance live della pianista californiana Carla Bley. Il concerto del 1° maggio, bagnato da un continuo temporale, è stato seguito da circa 10mila spettatori che sotto il loro ombrello hanno assistito pazienti alle battute finali del TJF.

FRINGE – Un flusso tra le 30mila e le 50mila persone ha assistito ai concerti e alle performance in programma al FRINGE, sezione del Torino Jazz Festival curata da Furio Di Castri, che si è svolta dal 27 al 30 aprile. Appassionati di musica e neofiti, habitué della movida torinese e semplici curiosi, giovani e adulti hanno assistito ai numerosi concerti ospitati dai 10 “locali Fringe” sulle sponde del Po (Acua Club, Alcatraz Club, Blah Blah, CAP 10100, Circolo Canottieri Esperia Torino, Fluido, Giancarlo, Imbarchino, Magazzino sul Po, Puddhu Bar). Di richiamo è stata ogni sera la suggestiva performance che, alle ore 23.00, difronte al Circolo Canottieri Esperia, ha visto esibirsi grandi musicisti del calibro di Emanuele Cisi, George Robert, Mark Nightingale e Perico Sambeat su una chiatta in mezzo al fiume. Il pubblico del Fringe ha seguito gli oltre 100 artisti che si sono esibiti durante le 4 notti del festival, facendo registrare il tutto esaurito in più occasioni come i concerti al Circolo Canottieri Esperia dove 5mila persone hanno affollato il locale, le performance all’Imbarchino e al Fluido con altre 5mila presenze e le improvvisazioni jazz al Magazzino sul Po che hanno conquistato più di 2.500 spettatori.

CINEMA MASSIMO – Risultato più che buono anche per la rassegna cinematografica ‘All That Jazz. Il cinema e la musica jazz’, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Durante i giorni di proiezione circa mille e cinquecento persone hanno scelto di vedere i film in cartellone.

CIRCOLO DEI LETTORI – Ottimo risultato anche per ‘Pagine di Jazz’, il calendario di eventi costruito dal Circolo dei Lettori in occasione del primo Torino Jazz Festival. Sia la guida all’ascolto di Marco Basso (27-28-29 aprile), sia gli appuntamenti pomeridiani con Giuseppe Culicchia, Tullio Avoledo e Massimo Carlotto (27-28-29 aprile) hanno registrato il tutto esaurito (150 persone sedute, e molte in piedi). Sold-out per lo spettacolo di Stefano Benni e Umberto Petrin (ore 21, 30 aprile) su Thelonious Monk, unico appuntamento a pagamento domenica 29 aprile.

OBJECTO PER TJF – Molto apprezzata la collezione di gadget creata per la prima edizione del TJF che affianca la linea ufficiale di ObjecTo: t-shirt, tazze, panama jazz, portachiavi, spille, porta iPad e iPhone, tovagliette, shopper, bicchieri e sottobicchieri, magneti e poster.

Per informazioni sul Festival: www.torinojazzfestival.it

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