Un incontro in Sala Rossa per rivolgere un sentito grazie della Città di Torino ai tantissimi volontari che nei giorni più freddi dello scorso inverno avevano lavorato per offrire aiuto, accoglienza notturna e un pasto caldo a quelle persone che proprio le condizioni climatiche e le rigide temperature avevano reso la vita ancora più difficile.
I volontari hanno ricevuto dalle mani del sindaco Piero Fassino e degli assessori alle Politiche sociali, Elide Tisi, e Polizia municipale, Giuliana Tedesco, una pergamena come attestato di riconoscimento per il servizio prestato.
Giornata torinese fitta di incontri per il ministro alla Cooperazione internazionale, all’integrazione e alle politiche giovanili, Andrea Riccardi. Oltre a quello dell’integrazione, il tema dei rom è stato al centro della trasferta a Torino del ministro, venuto nella nostra città per visitare il campo della Continassa e verificare i danni provocati dall’incendio di sabato scorso.
Riccardi ha parlato anche con alcuni degli abitanti promettendo loro un interessamento per risolvere i problemi creati dall’incendio e per fare riavere alle famiglie i documenti, compresi quelli d’identità, bruciati dalle fiamme.
“Non è una emergenza,- ha dichiarato Riccardi – ma è una nuova fase della nostra storia e credo in una ripresa e un nuovo sviluppo. Uno dei problemi è il linguaggio, ci vuole un nuovo linguaggio pubblico, deve crescere una nuova cultura della parola, della condivisione, del confronto. Questi fatti ci insegnano che dobbiamo vigilare, che è necessaria una cultura pubblica diversa”. Riccardi ha sottolineato anche che “l’esplosione di violenza ci ricorda l’odio che alberga nel cuore dell’uomo. Dobbiamo essere responsabili, attenti, bonificare le coscienze, ma dobbiamo anche evitare che la gente viva in queste condizioni”. Subito dopo si è recato a Palazzo Civico, dove ha incontrato il sindaco.
Accogliendo il ministro, Fassino ha ribadito che “la presenza di campi nomadi è un tema che riguarda non solo Torino, ma tutte le grandi città; per questo, è necessario un tavolo nazionale che consenta di dare soluzione al problema tenendo insieme accoglienza e sicurezza. Torino è una città multietnica in cui si sono realizzate esperienze all’avanguardia, è una città sicura e non il Bronx, come qualcuno l’ha dipinta in questi giorni. Tuttavia, il tema dei rom non può essere affrontato dalla città da sola, richiede un quadro di riferimento nazionale in termini di leggi e di risorse finanziarie. E su questo – ha concluso – ho riscontrato l’assoluta consapevolezza del governo sul fatto che si tratta di una questione delicata”.
Le iniziative per realizzare efficaci politiche d’integrazione sono state al centro della giornata torinese del ministro Riccardi. Insieme al sindaco Fassino, la mattinata è infatti proseguita con la visita e l’incontro dei giovani del Cecchi Point, l’Hub Multiculturale, un progetto della Città di Torino cui contribuiscono Fondazione Vodafone Italia, Fondazione Umana Mente (Gruppo Allianz) e Compagnia di San Paolo. Il centro ha come obiettivo di rappresentare un crocevia di persone e di opportunità in cui dare vita a nuove esperienze e far emergere nuove idee. Incontrando giovani di diverse origini, Fassino e Riccardi hanno affermato che ”La sicurezza e l’integrazione degli immigrati nella società nazionale devono essere una priorità politica dell’azione di governo e un impegno generale della nostra società”.
Nel pomeriggio il sindaco e il ministro sono andati nel cuore di San Salvario, dove hanno visitato la scuola dell’infanzia multietnica Bay. Un incontro caloroso con i bambini e gli insegnanti, per raggiungere poi l’associazione di Animazione interculturale Asai dove vengono promossi progetti di incontro e di scambio fra culture e religioni diverse.
In conclusione della giornata torinese, il ministro Riccardi ha visitato l’oratorio salesiano San Luigi di via Ormea.
[fonte: TorinoClick]
Al Teatro Carignano si è svolta la Cerimonia per il 220° anniversario della nascita del Corpo di Polizia Locale. Il Sindaco Piero Fassino: “La Sicurezza è una normale esigenza di vita quotidiana che si cerca di dare grazie alla dedizione e passione lavorativa dei Vigili.
Una giornata di festa aperta con il discorso del comandante : “È in continuo e progressivo aumento l’impegno dei Vigili sulla vasta area legata ai fenomeni di degrado e di disordine pubblico. Oggi ‘Sicurezza Urbana’ non è più una definizione dottrinale od un concetto delle scienze sociologiche ma è presente nell’ordinamento ed è un istituto giuridico. Per questo motivo la rete esistente atta a governare la sicurezza, imperniata sul Vigile del territorio e dei Servizi di prossimità è stata implementata con servizi sull’area del Decoro”. Un anno importante che ha visto la conferma per il terzo anno consecutivo l’affermazione della Carta dei Servizi. “La Carta dei Servizi – ha ricordato Famigli – è un’ ulteriore canale di contatto con i cittadini, nostri principali interlocutori. Abbiamo scelto di adottare la “Carta” ispirandoci a quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 Gennaio 1994. Un Servizio, 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno per dare risposte concrete alle esigenze, alle necessità e ai problemi, più o meno gravi dei cittadini”.
L’assessore Giuliana Tedesco ha ricordato come Torino sia una città in continua evoluzione e come il Corpo di Polizia Municipale abbia dimostrato negli anni una grande capacità di adattamento ai cambiamenti, offrendo servizi sempre nuovi e accurati. Alla presenza capillare sul territorio, si sommano le attività di approfondimento e prevenzione dei nuclei specialistici che operano quotidianamente su materie complesse, quali, ad esempio, la prevenzione ed il perseguimento di reati comuni, di reati di tipo ambientale, le attività relative al commercio su larga scala e l’intervento su sinistri stradali. “Questo modello organizzativo e la grande preparazione degli agenti – ha dichiarato la Tedesco – consentono di rispondere con prontezza ed efficacia ai problemi che una grande città deve saper affrontare. A tutto ciò va aggiunta la grande umanità e la grande cura che i “civich” dimostrano nel rapporto con i cittadini. Per strada, nei mercati, durante le manifestazioni e gli eventi pubblici, ma anche in televisione e sulla rete, le possibilità di dialogo con il Corpo sono molteplici. È un rapporto fatto di trasparenza e lealtà che è intessuto giorno dopo giorno”.
Sulla Carta dei Servizi Giuliana Tedesco ha poi concluso dicendo che la Carta dei Servizi è un documento importante che si ispira ai criteri di eguaglianza e pari opportunità enunciati nella nostra Costituzione Repubblicana ed è lo strumento con il quale si attua quel principio di trasparenza che contraddistingue l’azione quotidiana del Corpo. “Invito i cittadini a leggere con attenzione la Carta dei Servizi per apprezzare a pieno il valore e le competenze di un Corpo di cui essere orgogliosi”.
Da “Duecentovent’anni” anni la Polizia municipale si occupa della sicurezza urbana dei cittadini torinesi. Infatti la data di fondazione del “Corpo” sulla base delle ricerche sin ora condotte, si fa risalire al 12 novembre 1791 quando il re Vittorio Amedeo III creò un nuovo Corpo detto delle “Guardie Civiche”. Per festeggiare l’evento si è aperto il 220° anniversario del Corpo di Polizia municipale con una cerimonia che si è tenuta al Teatro Carignano, alla presenza delle massime autorità cittadine tra cui il Procuratore Generale Giancarlo Caselli, presieduta dal comandante Mauro Famigli dal sindaco Piero Fassino e dall’assessore Giuliana Tedesco.
Il Primo Cittadino nel suo intervento ha ricordato come sia cambiato per i torinesi il modo di vedere e di pensare alla sicurezza. “Oggi i cittadini chiedono il “bene sicurezza” , che è il più prezioso, a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali. Quindi al Sindaco e all’Amministrazione comunale e di conseguenza al Corpo di Polizia municipale oltre che alle altre Forze dell’Ordine. La sicurezza è una normale esigenza di vita quotidiana e per garantirla è richiesto l’impegno delle Polizie municipali. Oggi, in un periodo di grave crisi socio economica e quindi di precarietà, aumenta la domanda da parte delle persone sulla sicurezza, soprattutto in una grande comunità come Torino dove il 40 % dei cittadini è rappresentato da nuclei di una sola persona. Quindi diventa basilare il rapporto che i Vigili hanno con i cittadini. Il tema della solitudine è allarmante, noi dobbiamo riuscire a costruire un modo di relazione affinché il cittadino non sia preda e vittima della solitudine. In questo gli agenti di Polizia Locale svolgono un ruolo importante e delicato”.
Piero Fassino ha anche detto come Torino sia costituita dal 15 % di cittadini stranieri che in qualche modo hanno contribuito a cambiare la vita della città. Il problema dell’integrazione non è un dato facile, ma la si ottiene attraverso politiche che vanno costruite a partire dalla condizione di relazione verso gli stranieri, tali da farli integrare all’interno della Comunità torinese. Il Sindaco ha poi sottolineato l’impegno profuso dalla Polizia municipale nella gestione dei grandi eventi e nelle situazioni di emergenza, non ultima quella relativa al pericolo alluvione di pochi giorni fa, con una capacità d’intervento, di azione e operativa decisiva come ad esempio l’evacuazione efficace che è stata condotta in alcune situazioni. “Voglio ringraziare – ha concluso il sindaco Fassino – tutti gli agenti di Polizia municipale per il lavoro che svolgono quotidianamente in città, con grande sacrificio personale, con passione e dedizione. Sono a conoscenza delle carenze di organico, della remunerazione che non sempre fa premio alla professionalità riconosciuta. Non mi sfugge nulla di tutto questo, nè le difficoltà indotte dai tagli operati dal Governo nazionale. Pur nella ristrettezza di bilancio, è mio impegno e dell’Amministrazione comunale cercare il modo di affrontare questi problemi affinché i sacrifici siano ridotti al minimo cercando di mettere nelle condizioni i Vigili di poter lavorare al meglio”.
Il sito del Corpo di Polizia Municipale