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Mag 15


Le OGR, Officine Grandi Riparazioni, diventano anche uno spazio televisivo con la diretta del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano, Quello che (non) ho.

Il luogo in cui si è scelto di fare Quello che (non) ho, non è uno posto qualsiasi. E’ uno spazio di quelli che hanno un significato, una profonditĂ , una storia. Uno spazio ingombrante, per certi aspetti, dal quale, se lo si sceglie, non si può e non si riesce a prescindere. Questo spazio sono le OGR, una fabbrica in cui, per un secolo, si sono costruiti e riparati treni. Una fabbrica che ha segnato profondamente la storia sociale e politica di una cittĂ  intera. Una fabbrica che, con i suoi spazi vuoti, racconta anche oggi un pezzo di storia e di veritĂ , in una cittĂ  e in un mondo che si evolve verso modelli di vita e di lavoro diversi da quelli che hanno segnato l’intero corso del ‘900. Uno spazio per riflettere, quindi. Verso quali spazi ci stiamo muovendo? Qual è lo spazio che stiamo costruendo per i nostri figli?

«Quando il regista del programma Duccio Forzano è venuto per i sopralluoghi a Torino», ha spiegato Paolo Ruffini, direttore de La7, «ha visto molti altri posti, anche il Regio. A fine giornata lo hanno portato alle OGR ed è rimasto incantato. “Questa è la prima location che avrebbero dovuto farmi vedere, in posto incredibile”, mi ha detto quella sera. Con la scenografia di Francesca Montinaro e la regia di Forzano, questo posto straordinario si è trasformato in una vera cattedrale laica, ben oltre le nostre migliori aspettative».

[Fonte: www.officinegrandiriparazioni.it ]

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Mag 08


Raccontare il meglio del territorio piemontese in un modo diverso e dinamico, con un livello qualitativo alto e accessibile al grande pubblico è l’obiettivo dei tre nuovi spot nati dalla collaborazione tra gli assessorati alla cultura del Comune di Torino, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.

Il progetto segna l’avvio della collaborazione tra gli assessori Maurizio Braccialarghe (Comune), Ugo Perone (Provincia), Michele Coppola (Regione) e Arturo Brachetti (torinese per nascita e che qui ha mantenuto la sua vita professionale e personale) che si è reso disponibile come testimonial prestando gratuitamente la propria immagine.

Arturo Brachetti, artista conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, è il protagonista del video realizzato da Giulio Graglia, regista televisivo torinese di consolidata esperienza.
Le tre clip – di novanta secondi ciascuna – descrivono le bellezze artistiche del Piemonte.
Il “ciuffo più famoso d’Italia” scivola da un luogo all’altro immedesimandosi, di volta in volta, in un personaggio differente. Attraverso le sue performance il trasformista torinese presenta nove temi della cultura e dell’offerta turistica: dalla Reggia di Venaria all’enogastronomia, dal Museo Egizio alla Mole Antonelliana, dall’arte contemporanea alle Officine Grandi Riparazioni.

Gli spot – i primi di una serie – sono stati ideati con una formula modulare che permette una notevole elasticità, rendendo i video declinabili e utilizzabili nelle diverse occasioni di promozione nazionale e internazionale del territorio.
La prima messa in onda sarĂ  in occasione dalla trasmissione di Fazio e Saviano in diretta dalle OGR di Torino il 14, 15 e 16 maggio.

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Apr 10



Dal 10 aprile al 23 maggio 2010, la Sindone, il lenzuolo di lino che secondo la tradizione cristiana ha accolto il corpo di Gesù nel sepolcro, è esposta all’interno del Duomo di Torino.

L’ultima Ostensione risale all’anno 2000.
Nel 2002 la Sindone è stata oggetto di un importante intervendo di conservazione con il quale sono state tolte, tra l’altro, le toppe apposte dalle Clarisse di Chambery a seguito dell’incendio del 1532 e attenuate le pieghe dovute al suo arrotolamento per la riposizione nell’urna che l’ha contenuta per molti secoli. Dal 2000 la Sindone è riposta in condizione distesa: oggi dunque è possibile contemplare una Sindone con una migliorata visibilità Il rispetto al passato.

Nel fotoblog il racconto della prima giornata di Ostensione: il sole sorge alle spalle del Duomo in una piazza deserta e mezzi delle televisioni già pronti per la messa in onda. Gli alpini si radunano per coordinare le attività da svolgere durante questa prima faticosa giornata e poco più tardi le autorità cominciano ad arrivare al Rondò Rivella, pressi giardini Reali dove ha inizio il percorso per la visita alla Santa Sindone.
Alle 9.15 visita delle AutoritĂ : il sindaco Sergio Chiamparino, il neo Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il presidente della Provincia Antonio Saitta, autoritĂ  civili e militari. Presente anche Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat.

Il corteo si snoda lungo il percorso, Il Cardinale Severino Poletto raccoglie tutti i presenti per un momento di preghiera prima di accedere al Duomo. Si entra quindi all’interno del museo di Antichità per poi proseguire attraverso il teatro Romano.
All’interno del Duomo una pausa nella sala di prelettura del Sacro Lino e infine silenzio e raccoglimento, tutti con gli occhi fissi verso il lenzuolo.
La visita si conclude con la celebrazione della preghiera davanti alla Santa Sindone

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