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Ott 03


E’ iniziata questa mattina poco dopo le 8 e si è conclusa poco prima delle 11, nel tratto del Po tra i ponti di piazza Vittorio Veneto e corso Vittorio Emanuele II, l’operazione “Un Po più tuo”. Si è trattato di una ricognizione e di un intervento manuale di asportazione in superficie delle piante di myriophyllum aquaticum, l’infestante esotico fortemente invasivo – che non ha competitori nel colonizzare i corsi d’acqua – e che ha fatto la sua comparsa negli ultimi mesi nel tratto torinese. Rimossi anche esemplari di myriophyllum spicatum autoctono. Si tratta del primo intervento di eradicazione delle piante, dopo quello svolto dell’11 agosto, a cui seguiranno altre due azioni – tra lo sfalcio meccanico tra in ponti Umberto I e Isabella – anche al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza delle competizioni autunnali di canottaggio preservando il corso d’acqua a valle.

“L’intervento di questa mattina è stato limitato, dopo quello fondamentale di agosto che aveva ridotto drasticamente la quantità delle infestanti – sottolinea l’assessore comunale alla Mobilità Maria Lapietra – ma ha consentito di rimuovere i piccoli cespugli affiorati. Seguiranno altri interventi approfonditi che effettueremo nei prossimi giorni grazie all’abbassamento del livello della diga a valle della Gran Madre e con la stesura all’altezza del ponte Vittorio Emanuele I di una rete a maglie da sponda a sponda che abbiamo commissionato a un’azienda genovese, e la cui preparazione è in fase di ultimazione”.

Si tratta una rete a maglie di 1,7 centimetri, lunga 100 metri e in grado di bloccare il passaggio al millefoglio fino a una profondità di 3 metri.

“Stiamo operando manualmente, con grande cautela e in collaborazione con i ricercatori – aggiunge l’assessora – Non è possibile un dragaggio indiscriminato. Per questo motivo è importante continuare nel monitoraggio costante del fiume – conclude Maria Lapietra – e ci sarà altresì bisogno di una pianificazione a medio e lungo termine con interventi di pulizia e manutenzione”.
Stamane all’intervento, insieme a Maria Lapietra, assessora comunale alla Mobilità, hanno partecipato rappresentanti delle società remiere, tecnici del Gruppo piante esotiche della Regione Piemonte, del Servizio di tutela della flora e della fauna della Città Metropolitana, Amiat, Arpa, Enea, Orto Botanico dell’Università, agenti del Servizio fluviale della Sezione San Salvario della Polizia municipale e numerosi volontari della Protezione civile, tra i quali alcuni componenti del Gruppo sommozzatori.

L’intervento proseguirà nel corso della giornata con un sopralluogo a monte del ponte Umberto

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Ago 11


Rappresentanti degli enti, delle istituzioni e delle associazioni ambientaliste e sportive e semplici cittadini: oltre cinquanta persone si sono ritrovate questa mattina ai Murazzi del Po per l’operazione di rimozione del Myriophyllum aquaticum, la pianta esotica che ha infestato le rive del fiume.
A dar manforte agli assessori Maria Lapietra e Alberto Sacco i tecnici delle divisioni Ambiente di Comune, Città Metropolitana e Regione; gli esperti di Arpa, Enea e Ipla; gli operatori dell’ Amiat e di Gtt; gli agenti della Polizia Municipale; i volontari della Protezione Civile; Legambiente e le storiche società remiere torinesi.
“Un test riuscito perché, oltre a liberare il Po dal millefoglio, ha riunito tutti coloro che hanno a cuore la salute del fiume ponendo le basi di un percorso partecipato per la sua valorizzazione, risorsa irrinunciabile per la qualità della vita dei torinesi dal punto di vista ambientale, economico e turistico”.
L’intervento, durato circa tre ore, è consistito nell’estirpare a mani nude, con il solo ausilio di guanti e rastrelli, la pianta acquatica originaria del Sud America, importata per abbellire gli acquari, e che non si esclude possa ritornare nei prossimi mesi a galleggiare sulla superficie del fiume.
“Per questo motivo è importante continuare nel monitoraggio costante del Po – conclude l’assessore Lapietra – e ci sarà altresì bisogno di una pianificazione a medio e lungo termine con interventi di pulizia e manutenzione, come della cura di tutti i cittadini che non devono confondere il fiume con una discarica”.
Sul fiume questa mattina anche la sindaca Chiara Appendino che ha voluto ringraziare coloro che hanno accolto l’appello di Palazzo Civico.

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