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Set 23


Una marcia di 7000 contadini, artigiani del cibo, pescatori, indigeni, attivisti e leader di Slow Food, semplici cittadini da 143 Paesi hanno sfilato ieri nel tardo pomeriggio per le strade del centro di una Torino che per cinque giorni, dal 22 al 26 settembre, è la capitale culturale della biodiversità alimentare mondiale, con l’undicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto per la prima volta realizzata all’aperto, nel centro cittadino.

Carlo Petrini, presidente di Slow Food: «Il potere delle multinazionali dell’agroindustria cresce sempre di più e le speculazioni finanziarie sul nostro cibo condizionano la vita e la sopravvivenza di milioni di contadini nel mondo. Sul fronte opposto sta emergendo con forza una moltitudine che vuole e può cambiare dal basso le regole imposte da un’economia che travolge le vite dei più deboli».

«La fusione recente tra Bayer e Monsanto è un esempio gravissimo» afferma José Bové intervenuto a una conferenza al Teatro Carignano «perché siamo di fronte alla creazione di un’azienda gigantesca che controlla allo stesso tempo semi, fertilizzanti, erbicidi, pesticidi…. e medicine per curarne le eventuali conseguenze sulla salute umana».

Slow Food lavora quotidianamente insieme a tanti contadini, piccoli produttori, associazioni, movimenti e istituzioni, in 160 Paesi proprio per rafforzare l’economia locale e l’agricoltura di piccola scala.

L’umanità di Terra Madre è scesa in piazza per affermare che il nostro cibo non può dipendere da decisioni prese nel chiuso di consigli di amministrazione interessati solo ai fatturati, ai profitti e ai dividendi.

Prima della marcia, al Teatro Carignano, si è svolta una cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha reso omaggio ai delegati di Terra Madre.

Tra questi, la messicana Dalí Nolasco Cruz, indigena Nahua, coordinatrice del Presidio Slow Food del peperoncino serrano di Tlaola, Messico: «Abbiamo salvato questa varietà tradizionale e l’abbiamo trasformata in un’alternativa economica per le contadine indigene della nostra comunità. Contadine che da sempre hanno sofferto una tripla discriminazione: per essere donne, per essere indigene e per essere povere».

Il mondo dell’agricoltura è fatto da grandi multinazionali, ma anche da più di 500 milioni di aziende familiari che ogni giorno lottano per difendere la biodiversità, promuovere sementi autoctone, agire localmente per sviluppare economie sane e pulite.

Questa moltitudine promuove concretamente un modello alternativo, delinea futuri possibili in cui la sovranità alimentare è realizzata e diffusa, in cui il cibo non è schiavo di un mercato senza volto e senza freni.

Loro sono giganti, non c’è dubbio, ma noi siamo moltitudine!

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Set 23


Torino ha accolto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione di Terra Madre Salone del Gusto al Teatro Carignano.
L’evento, con la presenza del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, della Sindaca di Torino Chiara Appendino, del Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e di altri rappresentanti di enti locali, è stato anche l’occasione per ascoltare le testimonianze di alcuni tra i 7 mila delegati delle comunità del cibo di 143 Paesi.
Il Capo dello Stato è a Torino per la quarta volta da quando è stato eletto al Quirinale.

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Mar 04



I 600 giovani di Democrazia 2.0 finalizzano il manifesto sulla sostenibilitĂ 

Maggiore responsabilità sociale e personale sui temi dell’ambiente, potenziamento dell’informazione con diffusione di modelli sociali positivi, salvaguardia della biodiversità, diritto all’acqua su scala globale, costruzione di infrastrutture ecosostenibili: queste alcune delle principali istanze incluse nel Manifesto ratificato nel corso dell’assemblea plenaria che conclude i 4 giorni di Forum di Democrazia 2.0, organizzato dallo staff di Biennale Democrazia della Città di Torino in collaborazione con Environment Park, Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Torino, Goethe Institut Torino e Slow Food nell’ambito del calendario di Y-our time/Torino 2010 European Youth Capital.

Nelle immagini del fotoblog la lezione tenuta da Carlin Petrini (Slow Food e Terra Madre) dal palco del Teatro Regio. Sul palco insieme aa Petrini, il “padrone” di casa, Gustavo Zagrebelsky.

Le numerose riflessioni emerse nelle quattro giornate del Forum sono state sintetizzate oggi nel corso dell’assemblea plenaria che ha visto riuniti i 600 giovani partecipanti a Democrazia 2.0 attraverso uno spettacolare sistema di votazioni espresse attraverso l’uso di palloncini colorati nella suggestiva cornice del Teatro Carignano di Torino.

Il risultato è stato un Manifesto di 10 urgenze legate al tema della sostenibilità, che sarà oggetto di una massiccia diffusione in rete e di una campagna di comunicazione sui muri della città. Il Manifesto costituirà la base per un più ampio rapporto da presentare alle Istituzioni locali ed europee nell’ottica della futura programmazione delle politiche giovanili, oltre a rappresentare una tappa preparatoria in vista dell’importante appuntamento con la seconda edizione di Biennale Democrazia dell’aprile 2011.

www.democrazia20.it

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