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Apr 17


Quattrocento veicoli elettrici di ultima generazione nella flotta dei veicoli di servizio del Gruppo Iren; altri 230 mezzi leggeri destinati alla pulizia del suolo e alla raccolta dei rifiuti che, entro il 2022, si affiancheranno ai 90 già in servizio. Un servizio interno di car pooling con 25 auto elettriche e 22 e-bike sarà disponibile nelle sedi aziendali, alimentato da 300 punti di ricarica, permetterà al Gruppo di dare il suo contributo al miglioramento della qualità dell’aria nelle città in cui ha le sue sedi.

Il Gruppo Iren punta sulla mobilità elettrica per i suoi mezzi di servizio e, con la nuova linea IrenGo, si presenta sul mercato offrendo servizi alle imprese: alberghi – con servizi di ebike e colonnine di ricarica per i clienti – imprese e associazioni di industriali con flotta aziendale, enti pubblici. Ma anche wall box presso clienti privati e infrastrutture di ricarica sul territorio. La presentazione è avvenuta oggi nel Palazzo Madama a Torino, presenti i vertici del Gruppo e la sindaca Chiara Appendino, accompagnata dall’assessore Alberto Unia.

Il legame tra Torino e la mobilità elettrica è quindi un ritorno di fiamma, se si pensa che tra il 1905 e il 1913 due fabbriche contesero il mercato al motore a combustione interna, producendo auto elettriche: la Società italiana automobili Krieger, che si serviva di un brevetto francese, e la “Dora” Società industriale italiana. Entrambe ebbero breve vita, e dovettero soccombere al dominio dei motori a benzina. Lo ha ricordato oggi il presidente del Gruppo Paolo Peveraro, ricordando gli altri asset vincenti: la produzione e la distribuzione di energia (1,7 milioni di clienti); il ciclo integrato dei rifiuti, con 2 milioni di utenti e il 60,6% di raccolta differenziata (dato nazionale 52,5%); la produzione di teleriscaldamento, di cui la società è leader in Italia con 87 milioni di metri cubi riscaldati in cinque città e 900 km di rete; la distribuzione e il controllo dell’acqua, duecento comuni serviti e 2,7 milioni di persone raggiunte, con una perdita di rete sotto il 30 percento.

“Torino crede nello sviluppo di modalità di trasporto pulite e sostenibili e si candida ad essere un laboratorio nazionale della mobilità elettrica. L’iniziativa del Gruppo Iren rafforza un percorso orientato alle ‘zero emissioni’ e la scelta di Torino quale punto di avvio dei nuovi servizi IrenGo offre un contributo strategico alla tutela dell’ambiente urbano”. Lo ha affermato oggi l’assessore all’Ambiente Alberto Unia, in margine alla presentazione a Palazzo Madama. “Il rinnovo di oltre 200 mezzi nei servizi offerti da Amiat offre un contributo strategico alla difesa della qualità dell’aria“.

[Fonte: TorinoClick]

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Dic 02


E’ stato inaugurato oggi il nuovo Impianto di Accumulo del Calore “Martinetto” che è parte integrante del Sistema di cogenerazione e teleriscaldamento di Torino.
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Piero Fassino, il Presidente e l’Amministratore Delegato di Iren, Francesco Profumo e Nicola De Sanctis insieme al Presidente e all’Amministratore Delegato di Iren Energia – la società del Gruppo che ha realizzato e gestisce l’opera – Ettore Rocchi e Giuseppe Bergesio.
Composto da sei serbatoi in pressione alti 20 metri, con una capacità complessiva di 5.000 metri cubi, l’Impianto immagazzina l’energia termica prodotta dalle centrali di cogenerazione nelle ore notturne, quando la richiesta di calore è minore, per cederla nelle ore di massimo prelievo della rete.
Si riduce in questo modo l’utilizzo delle caldaie di integrazione, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria.
L’impiego degli Accumulatori “Martinetto” consente un risparmio di energia primaria pari a circa 5.000 Tep (Tonnellate Equivalenti Petrolio) all’anno che si vanno ad aggiungere alle 300.000 Tep annue risparmiate grazie al teleriscaldamento a Torino.
L’apporto degli Accumulatori e il miglioramento dell’efficienza degli Impianti cogenerativi esistenti, permetterà di incrementare le aree servite, rafforzando il primato di Torino quale città più teleriscaldata d’Italia: oggi la volumetria raggiunta è di 56 milioni di metri cubi (oltre il 55% degli edifici), pari a 560.000 abitanti.
Il sistema integrato di teleriscaldamento di Torino può contare sul calore prodotto dalle Centrali di cogenerazione di Moncalieri e Torino Nord, con una potenza complessiva di 1.200 MW elettrici e 750 MW termici, supportati da tre Impianti di Integrazione e Riserva, per una potenza di 1.100 MW, e da tre Accumulatori di calore che raggiungono ora una volumetria totale di 12.500 metri cubi.

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Set 13


È stato firmato stamattina dal Sindaco di Torino, Piero Fassino, il Presidente della Fiat e di Exor, John Elkann, l’Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne e il Presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Maurizio Cibrario, il protocollo d’intesa per il restauro del Faro della Vittoria.
L’intervento è stato promosso, progettato e seguito negli aspetti tecnico-organizzativi dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino in occasione del decennale della scomparsa dell’Avvocato Giovanni Agnelli, nipote del Senatore Agnelli che nel 1928 donò alla Città il Faro per festeggiare il decennale della vittoria della prima guerra mondiale.
Il restauro è finanziato dalla Città di Torino – che ha affidato l’incarico operativo ad Iride Servizi-Iren Energia -, da Exor e da Fiat. Il progetto e la realizzazione della Statua della Vittoria alata furono commissionati allo scultore Edoardo Rubino.
La fusione fu realizzata in tre tronconi, utilizzando 25 tonnellate di bronzo. L’altezza totale del Faro, 18,50 metri, rese l’opera la terza al mondo in ordine di grandezza, inferiore solo al San Carlo Borromeo di Arona, alto 23 metri e alla Statua della Libertà di New York di 21 metri.
L’opera fu posta su un basamento marmoreo di 8 metri, raggiungendo così un’altezza complessiva di oltre 26 metri.
L’inaugurazione dell’opera ristrutturata è prevista il prossimo 7 novembre.

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