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Apr 12


Inaugurata ufficialmente La Nuvola, il quartier generale Lavazza nel quartiere Aurora, nella Circoscrizione 7.
Il complesso, racchiuso nell’isolato tra via Bologna, corso Palermo, via Ancona e via Pisa, ospita il centro direzionale della storica casa torinese produttrice di caffè. Nata nel 1895, nella sede di via San Tommaso, produce ogni anno 190 mila tonnellate di caffè. Nell’azienda, comprese le sedi presenti in 20 Paesi in tutto il mondo, lavorano complessivamente 3000 persone.
Il presidente, Alberto Lavazza, ha sottolineato come l’amore e la tradizione, nonché il legame con il territorio torinese, non abbia mai impedito di innovare. Il caffè, ha sottolineato, non è solo una bevanda, ma rappresenta un modo in cui le persone stanno insieme. Ispirandosi a questo principio, ha evidenziato come La Nuvola ispiri un ecosistema aperto al quartiere e al mondo.
Alla cerimonia di inaugurazione, nell’ampia sede storica dell’Enel, oggi definito Il Centro, dopo la ristrutturazione e la ridefinizione degli spazi operata da Lavazza, ha preso parte il presidente del Consiglio Comunale e la sindaca Chiara Appendino.
La prima cittadina ha evidenziato come una delle tante sfide sia quella di far percepire il luogo come appartenente all’intera comunità.
Nei locali della vecchia centrale Enel, oltre al Centro, è stato realizzato il museo Lavazza, un bistro ed un ristorante.
Al di sotto della struttura moderna e alla grande piazza, abbellita da una fontana e aree verdi, un parcheggio, accanto ai resti di una necropoli romana riportata alla luce.

[Fonte: CittAgorà]

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Ott 04


“La Città valuta molto positivamente questa sinergia tra privati, con due eccellenze torinesi, di settori diversi, che collaborano per sviluppare progettualità comuni”, ha dichiarato il Sindaco della Città di Torino Piero Fassino durante l’inaugurazione della nuova sede IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design), situata nell’immobile compreso nell’area più vasta delimitata dalle vie Bologna, Pisa, Ancona, largo Brescia e corso Palermo in cui sorgerà il nuovo Centro Direzionale Lavazza. “Il nuovo insediamento, di IAAD prima e di Lavazza poi, avrà ripercussioni positive sul quartiere e sulla Città tutta: da una parte un’Università che funziona come incubatore di ricerca, con un effetto positivo quindi sul sistema economico; dall’altra un’azienda che dimostra concretamente il proprio impegno di riqualificazione di una parte importante della città. Una riqualificazione sia ‘materiale’, grazie a un progetto architettonico prestigioso e alle opere di urbanizzazione ad esso collegate; sia ‘culturale’, avendo favorito l’insediamento di giovani universitari, a conferma della vocazione di Torino nell’alta formazione”. La consegna da parte di Lavazza – in anticipo rispetto alla conclusione dei lavori del nuovo Centro Direzionale, in modo tale da consentire allo IAAD di inaugurare l’anno accademico già nel 2013 – deriva dall’accordo quadro stipulato tra Comune di Torino, Lavazza e IAAD. In base questo accordo, Lavazza ha recuperato parte del complesso storico ex Centrale Elettrica per destinarlo ad ‘attività di interesse pubblico, di natura culturale e formativa, anche sotto i profili della comunicazione, del design e delle tecnologie innovative’”. La nuova sede IAAD – 2mila e 500mq a disposizione per l’attività didattica, le esposizioni, le conferenze e i laboratori – è l’esternazione più evidente di un’università di design in rapida crescita e ormai pienamente sulla via dell’internazionalizzazione. “Con oltre 35 anni di attività alle spalle, freschi di decreto ministeriale per l’accreditamento universitario dei titoli di studio, di un accordo con il principale gruppo francese di scuole private di design e un accordo quadro con il Comune di Torino e Lavazza – che ufficializza la nostra terza vita in una sede finalmente rappresentativa e funzionale – siamo orgogliosi di rappresentare una parte attiva nello sviluppo di Torino e della sua mission contemporanea a cavallo fra cultura e architettura”, ha dichiarato Laura Milani, Direttore IAAD.
Prima dell’inaugurazione si è svolto – alla presenza del Sindaco Fassino e del Presidente della Circoscrizione Sette, Emanuele Durante – il taglio del nastro della “nuova” Via Pisa, il primo degli interventi che Lavazza realizzerà per la Città di Torino e che, firmati anch’essi dall’architetto Cino Zucchi, consistono nella riqualificazione delle aree pedonali intorno all’isolato, dell’illuminazione pubblica e dell’arredo urbano, oltre a un nuovo disegno di Largo Brescia.

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Gen 18



“Il fatto che un gruppo leader a livello mondiale come Lavazza abbia scelto di fare un investimento così importante a Torino è un primo segnale di fiducia nella nostra Città. Il secondo segnale importante è che l’investimento ricadrà in una zona tipica, con tutte le criticità di un quartiere con spazi urbani lasciati dal vuoto della manifattura che cambia pelle”.

Si è espresso così il Sindaco Sergio Chiamparino questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo headquarter di Lavazza, che nascerà nell’area delimitata dalle vie Bologna, Pisa, Ancona, largo Brescia e corso Palermo. Un progetto da 100milioni di euro che si integrerà perfettamente con il territorio, interpretando l’esistente in chiave contemporanea, e che Giuseppe Lavazza ha definito “uno sforzo di grande compartecipazione e passione”.

Il Gruppo Lavazza è nato a Torino 115 anni fa, da una piccola drogheria in via San Tommaso 10, e a piccoli passi è arrivato ad essere un’Azienda con 11 consociate dirette, presente in oltre 90 Paesi del mondo. È stato proprio Giuseppe Lavazza, vicepresidente del Gruppo, a presentare il progetto della nuova sede di Torino, la cui adozione è stata approvata ieri dal Consiglio Comunale. “La realizzazione della nuova sede costituisce un’importante e ulteriore conferma della volontà di radicamento e di crescita di Lavazza sul territorio. Contribuire alla valorizzazione di un’area così importante della città ci consente di poter esprimere la nostra gratitudine nei confronti di questi luoghi, a cui siamo legati con orgoglio sin dalle nostre origini. Inoltre, marcherà un’area che ci ha portato molta fortuna”.

In sala c’era anche Cino Zucchi, autore del progetto e affermato professionista, che nell’illustrare il plastico e i filmati ha regalato alla platea alcune suggestioni di grande impatto. Ha descritto l’operazione di recupero e riqualificazione dell’edificio ottocentesco della ex centrale dell’Enel di via Bologna, definita ‘la cattedrale’, che verrà destinata a servizi pubblici, e il carattere trasparente e orizzontale del tessuto dei nuovi volumi che si svilupperanno per ospitare, da qui al 2014, non meno di 500 persone.

[fonte: TorinoClick]

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