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Apr 10


Caravaggio arriva a Torino con uno dei suoi più straordinari capolavori. E la GAM gli riserva un’accoglienza speciale: la mostra dedicata a Ettore Spalletti Un giorno così bianco, così bianco culmina in una sala dedicata al famoso Ragazzo morso dal ramarro firmato dal genio della pittura del Seicento.

Punto di contatto ideale tra i due artisti, l’uso dell’elemento luminoso. Il chiarore diffuso e intenso e le sfumature di bianco, rosa e azzurro che caratterizzano il lavoro del maestro di Cappelle sul Tavo generando un’atmosfera quasi rarefatta, vengono stravolte da una sorta di inversione, un coup de théâtre espositivo ambientato nella sala che ospita il Ragazzo di Caravaggio: un allestimento raccolto e luci soffuse che enfatizzano la potenza della luce fuori campo – proveniente da una finestra chiaramente riflessa sulla caraffa – che illumina il volto spaventato del giovane protagonista del ritratto. Per Spalletti, dunque, la luce come espressione della quiete e della pace interiore contrapposta alla visione di Merisi, in cui essa rappresenta un mezzo per esaltare la forza e la drammaticità delle emozioni.

GAM, capolavori a confronto per un nuovo modo di leggere l’arte. Epoche e autori diversi avvicinati in un dialogo senza tempo. Questa la sfida che la Galleria d’Arte Moderna di Torino, prima in Italia, ha lanciato con il riallestimento delle collezioni permanenti e il Progetto GAM che negli ultimi cinque anni ha visto accostati L’Igloo di Mario Merz ad Aprile di Fontanesi, Giorgio Morandi e Fausto Melotti, la Saffo di Canova e l’opera di Marina Abramovic, fino alla recente “ospitata” di Bagnante al sole (Arianna abbandonata) di De Chirico all’interno dell’esposizione dedicata a Renoir, e al Fontanesi tuttora esposto nella mostra dedicata a Omar Galliani.

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Nov 07


La luce del Faro della Vittoria illumina di nuovo la collina di Torino.
La donna alata, con le mani innalzate a sostenere una fiaccola, rappresenta la Vittoria; di notte, quando è illuminata, la statua risulta essere ben visibile anche dalla città. Il Faro della Vittoria, eseguito da Edoardo Rubino (1871-1954) nel 1928, fu posto nello stesso anno nel Parco della Rimembranza.
Alla cerimonia sul Colle della Maddalena hanno partecipato il sindaco Piero Fassino, il presidente della Fiat, John Elkann, il presidente della Consulta dei Beni Artistici, Maurizio Cibrario. Presenti tra gli altri Andrea Agnelli, Antonio Conte e Gigi Buffon. Il restauro è stato realizzato nel decennale della scomparsa dell’Avvocato Gianni Agnelli, nipote del senatore Giovanni Agnelli che nel ’28 donò alla città il Faro.

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Feb 17


Torino aderisce a M’illumino di meno, la giornata dedicata al risparmio energetico promossa dalla popolare trasmissione Caterpillar di Radio 2. Caterpillar e CaterpillarAM invitano tutti a concentrare in un’intera giornata tutte le azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi, sperimentando in prima persona le buone pratiche di riduzione degli sprechi, produzione di energia pulita, mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi), riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).
Torino non ha mai mancato un appuntamento con l’evento e offrirà un gesto di buona volontà spegnendo la Mole Antonelliana e la Basilica di Superga al crepuscolo, mentre Caterpillar va in onda.

Ma non solo. Per l’occasione, sulla Mole sono state proiettate due scritte: “Un’idea illuminante… spegni la luce”, seguita dall’immagine di una lampadina con la scritta “Be Smart”. Negli schermi informativi di alcune fermate della metropolitana, Gtt ha mandato in onda uno spot che invita al risparmio energetico e ricorda la nostra partecipazione al Progetto Smart Cities.

Anche il Museo A come Ambiente propone, per M’illumino di meno, un fine settimana (18-19 febbraio, ore 14-19) di gioco a luci spente, dal titolo “Brancolando nel buio”, per sperimentare un “silenzio energetico collettivo”.

Torino è impegnata da pochi mesi in una nuova sfida: il progetto Torino Smart City intende trasformare non soltanto il territorio e le infrastrutture ma anche le procedure amministrative e i comportamenti di tutti i cittadini in direzione della sostenibilità ambientale..

Torino sta gradualmente trasformando le sue abitudini. Sul piano della mobilità, ha realizzato 70 stazioni di bike sharing, che servono 12mila utenti; il car sharing ha 2600 abbonati, con 127 vetture in 91 parcheggi. È allo studio un nuovo sistema di trasporto merci con mezzi elettrici che si appoggia su hub merceologici di interscambio.

In campo energetico, ha sostituito tutte le vecchie lampade dell’illuminazione stradale con quelle di nuova generazione, con un risparmio di 6milioni di kwh l’anno e altri 5 milioni sono risparmiati dall’uso di led nei semafori. I 16 impianti fotovoltaici della città su edifici scolastici producono 320mila kw/anno, risparmiando 170 tonnellate di CO2. La riqualificazione energetica delle prime sei scuole e del Conservatorio ha permesso di abbattere del 75 percento la dispersione termica. Con un prossimo bando la Città selezionerà alcune Esco per interventi di riqualificazione energetica su edifici privati, gestendo una governance che coinvolge i privati, le Esco, alcune banche e il ministero per l’Ambiente nella costituzione di un fondo di rotazione.

Siamo la prima grande città nella raccolta differenziata, al 43% sul totale, e quest’anno altri 35mila cittadini saranno coinvolti nella raccolta porta a porta.

Naturalmente, la Città invita i torinesi a partecipare anche singolarmente attraverso un comportamento più attento al rispetto dell’ambiente; ad esempio, spegnendo gli standby dei nostri apparecchi elettronici, bevendo acqua del rubinetto, o utilizzando lampade a basso consumo. “La riduzione dei consumi è un obiettivo che coinvolge tutti e le istituzioni locali hanno il dovere di incentivare i comportamenti virtuosi – ha sostenuto l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta -. Una città “intelligente” cresce a partire dalla diffusione di nuove abitudini al risparmio energetico, non soltanto per i cittadini ma per le stesse amministrazioni. Torino si è già incamminata su questa strada e la nostra partecipazione a M’illumino di meno è un modo piacevole di testimoniarlo”.

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