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Feb 27


Molte le novità del  31° Salone Internazionale del Libro, a partire dal tema “Un giorno, tutto questo”svelato questa mattina durante la presentazione alla stampa al Museo del Cinema il cui manifesto è stato realizzata da Manuele Fior.

Il Salone 2018 è in programma da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018 e per il coordinamento delle attività organizzative e la condivisione degli indirizzi generali è stata istituita una Cabina di Regiapresieduta da Massimo Bray.

Le anticipazioni sono state raccontate dal Direttore Editoriale Nicola Lagioia che ha definito  il Salone come il biglietto da visita dell’editoria italiana nel mondo“. Per cinque giorni, da Paesi di ogni continente arriveranno a Torino  editori, scrittori, scienziati, registi, artisti, musicisti, premi Nobel, premi Pulitzer, premi Goncourt, premi Oscar per parlare fondamentalmente della costruzione di un futuro comune in cui sia sensato vivere.

Nell’idea del Presidente Bray e del Direttore Lagioia c’è che il Salone oltre a essere una vetrina di eventi è anche un grande produttore di contenuti culturali. Ogni anno a Torino arrivano alcune delle migliori menti del pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti…

E’ stato chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull’idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta? Un giorno, tutto questo… che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo… sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà in pericolo… o sarà perduto. Un giorno, tutto questo… sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo… sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere. Per capirlo, sono state poste cinque grandi domande sulla contemporaneità alle migliori menti di oggi.

A elaborare le 5 questioni (Chi voglio essere? Perché mi serve un nemico? A chi appartiene il mondo? Dove mi portano spiritualità e scienza? Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?) intorno alle quali ruoterà il programma  della 31^ edizione è stato il comitato editoriale composto da Paola CaridiIlide CarmignaniMattia CarratelloGiuseppe Culicchia, Valeria ParrellaFabio GedaAlessandro GrazioliGiorgio GianottoLoredana LipperiniGiordano MeacciEros MiariFrancesco PacificoChristian RaimoLucia SorberaRebecca ServadioAnnamaria Testa. Idealmente con loro Alessandro Leogrande, prematuramente scomparso lo scorso 26 novembre e al quale il Salone dedicherà un ricordo speciale.

Il paese ospite di quest’anno è la Francia. Il Salone si tiene a maggio. Nel 2018 cadono i 50 anni dal 1968. Ecco allora che la sezione di approfondimento porterà il nome di Maggio Francese. Anticipati due nomi di scrittori presenti al Salone: Antoine Volodine Edgar Morin. 

Tra i grandi nomi del 31° Salone ci sono: il premio Nobel per la Letteratura a Herta Müller, Javier Cercas, la scrittrice americana Alice Sebold, il messicano Guillermo Arriaga, i registi  Bernardo Bertolucci e Luca Guadagnino, Giuseppe Tornatore,  l’intellettuale dissidente, reso celebre dal volume di Carrère,  Eduard Limonov, Fernando Aramburu, Paco Ignacio Taibo II, Alicia Gimenez Bartlett, Almudena Grandes Hernandez e Joël Dicker.

Inoltre per la prima volta i cinque scrittori stranieri finalisti del Premio Strega Europeo presenteranno (giorno per giorno, finalista per finalista) i loro libri al Salone, e l’ultimo giorno verrà proclamato il vincitore.

Mercoledì 9 maggio, il giorno prima dell’apertura del Salone, cade il quarantennale di una delle date più buie della Repubblica Italiana: l’assassinio di Aldo Moro. Il Salone ha chiesto a Fabrizio Gifuni, che interpretò Moro in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, di preparare un monologo/spettacolo sullo statista.

Il Salone che si è molto occupato del caso Regeni, quest’anno ospiterà i genitori di Giulio: Paola e Claudio Regeni, insieme a Marino Sinibaldi, a Giuliano Foschini, a Beppe Giulietti e alla legale della famiglia Regeni Alessandra Ballerini.

Anche quest’anno la redazione di Topolino (il settimanale oggi edito da Panini Comics) sarà presente a Torino con un’edizione speciale dedicata al Salone.

E come sempre il ricco programma del Salone Off – curato dal vicedirettore del Salone Marco Pautasso – la farà da padrone nelle giornate e nelle notti torinesi dal 10 al 14 maggio. Letture, spettacoli, feste, concerti, proiezioni di film seminari, mostre, degustazioni, passeggiate letterarie, tour in bicicletta, performance in giro per tutta la città, centro e periferia. Il Salone Off – organizzato con il coordinamento della Fondazione per la Cultura Torino – coinvolgerà tutte le 8 Circoscrizioni torinesi 12 Comuni della Città Metropolitana.

[Fonte: TorinoClick]

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Nov 09


Alla Mole Antonelliana Museo Nazionale del Cinema è stato presentato l’ultimo lungometraggio di Louis Nero, The Broken Key – prodotto da Louis Nero, TFP, la britannica Red Rock Entertainment, l’Americana Fantastic Films International e realizzato con il sostegno di FCTP – Film Commision Torino Piemonte – che verrà distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 16 novembre.
Il film – realizzato in circa 10 settimane di riprese svoltesi tra novembre 2015 e giugno 2016 – si muove tra le atmosfere del thriller e della fantascienza, restituendo una esoterica e conturbante Torino del futuro.
“Grazie a questo progetto i moltissimi attori di fama internazionale reclutati per le riprese hanno soggiornato in Città, catalizzando spesso l’attenzione della cittadinanza e degli addetti ai lavori”. Così commenta Paolo Damilano, Presidente di FCTP che aggiunge: “L’opera di Louis Nero è riuscita nell’intento di arruolare nomi del calibro di Christopher Lambert, Rudge Hauer, Geraldine Chaplin, Michael Madsen, Franco Nero, solo per citarne alcuni: non possiamo che essere orgogliosi del positivo risultato che questi professionisti potranno garantire alla pellicola”.
“Il regista si è avvalso di molti professionisti locali per la realizzazione del film – conclude Paolo Manera, Direttore di FCTP, “L’ampio utilizzo delle location di prestigio – tra cui la Sacra di San Michele, l’Accademia delle Scienze e il Museo Nazionale del Cinema – è stato garantito da un lungo lavoro preparatorio che ha coinvolto la produzione in sinergia con FCPT, dalla disponibilità degli enti coinvolti, che hanno compreso la potenzialità del film come veicolo promozionale, e dalla produzione che ha organizzato un piano di lavoro non continuativo capace di adattarsi alla disponibilità dei luighi e del cast”.

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Ott 05


Stampe fotografiche originali, disegni preparatori per i lungometraggi, cortometraggi inediti, video musicali, making-of e montaggi con le sequenze più celebri e rappresentative.

Materiali eterogenei e preziosi di una mostra – al Museo nazionale del Cinema – Mole Antonelliana dal 6 ottobre al 9 gennaio 2017 – che ricostruisce interamente la carriera artistica di Gus Van Sant, dalle polaroid degli inizi, agli acquerelli, passando per i dipinti e i cut-up fotografici. Al centro, naturalmente, il suo cinema, con tutte le influenze letterarie, artistiche e musicali che lo contraddistinguono.

Tra i più interessanti registi statunitensi della scena indipendente, Gus Van Sant è un artista poliedrico e attivo su diversi fronti, oltre al cinema: la pittura, la fotografia, la scrittura. Elementi comuni a tutti i linguaggi sono il paesaggio urbano di Portland, gli spazi desertici, le visioni intermittenti, una certa percezione alterata della giovinezza, ispirata alle istanze della beat generation.

La mostra è un progetto de La Cinémathèque française in coproduzione con il Museo Nazionale del Cinema, il Musée de l’Elysée e la Cinémathèque suisse di Losanna.

Tutte le informazioni sul sito del Museo Nazionale del Cinema

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