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Lug 11


Il Museo Nazionale del Cinema ospita alla Mole Antonelliana, fino al 15 settembre, una mostra dedicata al genio artistico di Martin Scorsese.
La rassegna ripercorre la carriera del regista, sottolineando quanto la sua arte narrativa abbia influenzato il cinema americano. Il materiale proviene prevalentemente dal suo archivio privato e si tratta – come sottolinea Alberto Barbera nella presentazione al catalogo della mostra (edito da Silvana Editoriale, curato da Kristina Jaspers e Nils Warnecke) – “ricordi, frammenti, impressioni, oggetti d’amore e di desiderio, come tessere di un gigantesco mosaico i cui confini finiscono per identificarsi con il monumento d’immagini che è l’opera cinematografica di Scorsese, cioè la sua stessa vita. […] Un viaggio affascinante nell’universo privato di uno dei più significativi registi del secondo Novecento, grande narratore di alcune delle più crude e autentiche realtà del nostro tempo.” Il particolare allestimento della mostra parte dall’aula del Tempio, dove una spettacolare scenografia rende omaggio alla New York protagonista dei suoi film, in particolare a Little Italy, un quartiere un tempo abitato da immigrati italiani, dove Scorsese è cresciuto. Il percorso prosegue sulla rampa elicoidale. I materiali sono suddivisi in aree tematiche: La famiglia, Fratelli, Uomini e donne, Eroi solitari, New York, Il Cinema, Le riprese, Il montaggio e La musica. A completamento dell’allestimento interno, sulla cancellata esterna della Mole, trovano posto 14 immagini di grande formato scattate da Brigitte Lacombe nel corso degli anni su diversi set di Martin Scorsese.

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