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Mar 27


Presentato al Circolo dei lettori il nuovo festival musicale, grazie al quale Torino torna in prima fila come capitale del jazz e riscopre la sua antica anima jazzistica. Quattro giorni di concerti, cinema, incontri letterari e appuntamenti in un diffuso clima di festa che culminerà nel grande concerto del Primo Maggio.

Presenti alla conferenza stampa il Sindaco Piero Fassino; Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura della Città di Torino; Dario Salvatori, Direttore Artistico di Torino Jazz Festival e Andrea Ciuti, Direttore della Comunicazione del Gruppo IREN.

Il Festival, diretto da Dario Salvatori, propone il meglio della scena locale ed internazionale, senza trascurare le influenze del Nu jazz, i dj set e le grandi orchestre. Sono stati coinvolti tutti i principali operatori del jazz a Torino nell’intento di creare fin dalla prima edizione un radicamento con la cultura jazzistica cittadina.

Il programma si sviluppa in gran parte del centro cittadino con i concerti principali in piazza Castello e in piazzale Valdo Fusi a cui si aggiungono i Murazzi del Po e il Parco del Valentino ospiti del primo festival fluviale della città, il Fringe Festival con eventi nei locali e nei club.

Il Torino Jazz Festival non è però solo musica jazz, è anche un omaggio alla sua cultura fatto di film che rievocano le vite di alcune leggende del jazz attraverso una retrospettiva realizzata dal Museo Nazionale del Cinema, di appuntamenti con scrittori e musicisti per un connubio tra jazz e letteratura a cura del Circolo dei lettori e di momenti di incontro durante l’aperitivo nei locali di Piazza Vittorio.

Tutte le informazioni sul sito di Torino Jazz Festival

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Mar 23


“Questo giardino, che vuole essere il regalo dei torinesi ad un Padre della Chiesa, possa diventare un luogo di incontro e di raccoglimento, un simbolo dell’amore di un Vescovo portatore di speranza, di accoglienza e di rinascitaâ€.
Questo l’auspicio del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, che questa mattina è intervenuto alla cerimonia di intitolazione del giardino di piazza Borgo Dora al cardinale Michele Pellegrino, vescovo di Torino dal 1965 al 1977.
Il presidente, ripercorrendo la vita di Pellegrino, ne ha ricordato il suo essere “semplice e schiettoâ€.
Ricordando la lettera pastorale “Camminare insieme†del 1971, ha sottolineato come per il cardinale il vescovo non fosse “chi sta davantiâ€, bensì colui che “cammina in mezzo agli altriâ€.
Davanti a molti cittadini presenti all’iniziativa, ha preso la parola don Roberto Gottardo che, portando il saluto del vescovo Cesare Nosiglia, si è soffermato sul significativo contributo che Pellegrino ha dato nel far camminare insieme una città che, già in quegli anni, si manifestava nella sua pluralità.
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, ha espresso ancora una volta gratitudine al cardinale, responsabile di aver dato fiducia a un gruppo di giovani, concedendo una sede per il Sermig. “Se abbiamo fatto qualcosa di buono a Torino e nel mondo, lo dobbiamo a luiâ€, ha detto Olivero che, in relazione alla presenza dell’Arsenale della Pace, proprio davanti al giardino ha affermato: “Faremo di Porta Palazzo una porta di pace e una porta di rispetto, continuando a dare fiducia ai giovani, così come Pellegrino aveva fatto con noiâ€.
Prima dello scoprimento della targa, il presidente della Circoscrizione 7, Emanuele Durante ha manifestato il desiderio che da un luogo di incontro e confronto, come è un giardino, possano nascere idee tra i cittadini per il futuro sviluppo del quartiere.

[F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio comunale]

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Mar 22


La primavera ci sorprende. Il 20 marzo 2012 alle 5.14 c’è stato l’equinozio di primavera, che segna l’inizio della primavera astronomica nell’emisfero settentrionale. Il 20 marzo e non il 21 perché questo è un anno bisestile e quindi ha un giorno in più: il 29 febbraio.
L’equinozio (dal latino “equi-noctisâ€, “notte uguale†al giorno) è l’istante di tempo in cui il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest. È il momento in cui le ore di luce sono quasi uguali alle ore di buio, e quindi la durata del giorno e quella della notte sono uguali.

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