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Lug 13


Alla Circoscrizione 6 si è svolta la cerimonia di intitolazione di un giardino a Claudio Napoleoni, area verde compresa tra le vie Vistrorio, Cogne e Troya.
La figura dell’economista (fu professore ordinario di Politica economica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino) e del politico (venne eletto deputato nel 1976 e, successivamente, senatore), è stata illustrata dal presidente del Consiglio comunale e della commissione Toponomastica, Giovanni Maria Ferraris.
Alla cerimonia è intervenuta anche la presidente della Circoscrizione 6, Nadia Conticelli.

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Mag 04


Nessuna squadra al mondo ha mai rappresentato per il calcio tutto ciò che è stato il Grande Torino.
L’Italia in quegli anni era reduce da una guerra perduta, aveva poca credibilità internazionale e furono le gesta di grandi campioni dello sport a rimetterci all’onore del mondo.
Campioni come Bartali, Coppi, il discobolo Consolini e appunto il Grande Torino che, essendo una squadra, riuscì a dimostrare come gli italiani sapessero far fronte comune per dare vita al più bel complesso di calcio mai visto e mai più comparso su un rettangolo di gioco.
Non per nulla l’11 maggio del 1947, Vittorio Pozzo, il commissario tecnico della Nazionale, vestì dieci granata d’azzurro per la partita contro l’Ungheria.
I nostri eroi vinsero. E avrebbero continuato a vincere su tutti i fronti se non fosse sceso in campo il destino più tragico per fermarli. Ma non per batterli.
Perché quella squadra di grandi uomini e di grandi fuoriclasse è passata direttamente alla leggenda. Una “favola granata” , l’ha ribattezzata questa mattina il presidente del Consiglio, Giovanni Maria Ferraris, durante la cerimonia in ricordo dei caduti del Grande Torino ospitata in Sala Rossa.
Il sindaco Piero Fassino ringraziando tutto il Consiglio comunale ha ricordato come nella vita ci siano eventi e personaggi che, col passare del tempo, rischiano di finire dimenticati,e altri che, invece, si sottraggono a questo pericolo.
Tra questi il Grande Torino, una squadra che continua a vivere nel ricordo di una città e di una nazione, nei tifosi del Toro e in tutti i cittadini: “una squadra – ha detto Fassino – che con la sua grandezza rappresentò nel mondo la voglia di riscatto e di rinascita di un
intero popolo uscito sconfitto dal conflitto della seconda guerra mondiale”.
Torino, lo ha ricordato anche il Sindaco, come altre città industriali fu epicentro e motore della ricostruzione nazionale e la squadra granata, detta degli “Invincibili” divenne il simbolo dell’ Italia, non solo sportiva, in tutto il mondo.
“È giusto – ha aggiunto il Sindaco – che ogni 4 maggio si possa celebrare il ricordo e trasmetterne il messaggio ai nostri figli perché il Torino ha fatto grande lo sport italiano e per questo c’è un sentimento diffuso di grande gratitudine”.
Dopo la tragedia di Superga, il Torino ha saputo tornare protagonista: per molto tempo è stata la squadra con il miglior vivaio giovanile, affermandosi a livello nazionale, lanciando al successotanti giovani.
“Stiamo lavorando con il Torino F.C. , la Fondazione Filadelfia e le altre istituzioni – ha detto ancora Fassino – per arrivare alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia come luogo delle attività sportive del Torino, ma anche della memoria granata”.
Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco di Chioggia , Giuseppe Casson, l’assessore allo sport Narciso Girotto e Lucio Tiozzo, consigliere regionale del Veneto che hanno ricordato con la loro presenza i fratelli Dino e Aldo Ballarin, e il presidente del Torino Urbano Cairo.
“Oggi in molte parti d’Italia si ricorda il Grande Torino – ha detto Cairo – .
Qui a Torino è stata anche ufficialmente istituita la giornata dedicata alla loro memoria: per questo debbo ringraziare il sindaco Fassino e tutto il Consiglio comunale.
Ricordare la memoria di questi uomini è importante così come lo è la ricostruzione del Filadelfia”, ha sottolineato il presidente del Torino che ha poi espresso l’auspicio che “l’intesa raggiunta con la Città di Torino , la Regione e le altre istituzioni possa dare il necessario impulso alla ricostruzione dello stadio che vide le gesta del Grande Torino e di altri grandi campioni granata”.

Fonte: www.comune.torino.it/torinoclick

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Mar 23


“Questo giardino, che vuole essere il regalo dei torinesi ad un Padre della Chiesa, possa diventare un luogo di incontro e di raccoglimento, un simbolo dell’amore di un Vescovo portatore di speranza, di accoglienza e di rinascita”.
Questo l’auspicio del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, che questa mattina è intervenuto alla cerimonia di intitolazione del giardino di piazza Borgo Dora al cardinale Michele Pellegrino, vescovo di Torino dal 1965 al 1977.
Il presidente, ripercorrendo la vita di Pellegrino, ne ha ricordato il suo essere “semplice e schietto”.
Ricordando la lettera pastorale “Camminare insieme” del 1971, ha sottolineato come per il cardinale il vescovo non fosse “chi sta davanti”, bensì colui che “cammina in mezzo agli altri”.
Davanti a molti cittadini presenti all’iniziativa, ha preso la parola don Roberto Gottardo che, portando il saluto del vescovo Cesare Nosiglia, si è soffermato sul significativo contributo che Pellegrino ha dato nel far camminare insieme una città che, già in quegli anni, si manifestava nella sua pluralità.
Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, ha espresso ancora una volta gratitudine al cardinale, responsabile di aver dato fiducia a un gruppo di giovani, concedendo una sede per il Sermig. “Se abbiamo fatto qualcosa di buono a Torino e nel mondo, lo dobbiamo a lui”, ha detto Olivero che, in relazione alla presenza dell’Arsenale della Pace, proprio davanti al giardino ha affermato: “Faremo di Porta Palazzo una porta di pace e una porta di rispetto, continuando a dare fiducia ai giovani, così come Pellegrino aveva fatto con noi”.
Prima dello scoprimento della targa, il presidente della Circoscrizione 7, Emanuele Durante ha manifestato il desiderio che da un luogo di incontro e confronto, come è un giardino, possano nascere idee tra i cittadini per il futuro sviluppo del quartiere.

[F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio comunale]

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