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Ott 19


Questa mattina è stato intitolato un nuovo giardino per ricordare Gino Bartali “Campione del ciclismo e Giusto tra le Nazioni”. Il Giardino si trova in piazza Cavalcanti, poco distante dal monumento dell’eterno rivale e amico Fausto Coppi.
All’intitolazione, decisa dalla commissione Toponomastica della Città, il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci ne ha ricordato la carriera da professionista, il dualismo con Coppi e l’impegno profuso negli anni della Seconda guerra mondiale a favore degli ebrei. Un numero interminabile di giorni passati a portare, con la bicicletta, documenti falsi da Assisi a Firenze per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità e poter espatriare. Attività che nel maggio del 2005 gli è valsa la medaglia d’oro al valor civile e che viene ricordata nella targa del giardino che recita “Gino Bartali – Campione del ciclismo e Giusto tra le Nazioniâ€.Presente all’intitolazione anche Giacomo Bertagni, nipote di Bartali, che ha sollecitato i giovani a non dimenticarne il nonno quale esempio di sport, di vita che merita di essere ancora raccontato ai bambini nelle scuole.

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Ott 11


“Non ho avuto maestri pittori, il senso del peccato è il mio maestro. Il peccato è una trasgressione del pensiero†Carol Rama.

Figlia di un piccolo imprenditore, l’autodidatta Carol Rama inizia a dipingere fin dalla prima adolescenza. In seguito a episodi familiari dolorosi, tra i quali le cure psichiatriche della madre e il probabile suicidio del padre, la sua arte diviene un modo per esorcizzare sofferenza e paure interiori. Conosce Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Man Ray, e Andy Warhol, oltre agli amiciFelice Casorati, Edoardo Sanguineti e Corrado Levi. Nel 2003 riceve l’importante riconoscimento del Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, giunto dopo quasi settant’anni di attività intensa.

Dal 12 ottobre al 5 febbraio 2017, una selezione di circa 200 opere, alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, ripercorre l’incessante sperimentazione di tecniche e l’inquietudine vitale dell’artista attraverso momenti salienti: dai primi acquerelli apertamente erotici ed espressionisti della serie Appassionata negli anni Trenta e Quaranta, ai collage/bricolage tattilidegli anni Sessanta e Settanta in cui composizioni di materiali allarmanti, come siringhe, piccoli occhi in vetro o camere d’aria in gomma, sembrano guardare lo spettatore da fondi pittorici informali e magmatici, fino ai lavori e alle incisioni che l’artista realizza dagli anni Ottanta, dove appaiono corpi, dentiere, lingue, organi genitali, figure di animali e tacchi a spillo.

Le opere esprimono un desiderio sempre acceso verso l’arte e la vita, vissute con trasporto empatico. La sua arte anticipa le ricerche di generazioni artistiche recenti.

Curata da Teresa Grandas e Paul B. Preciado per il museo MACBA di Barcellona e realizzata in collaborazione con la GAM e altri tre musei europei, la mostra giunge ora a Torino, nella città dove l’artista ha sempre vissuto e lavorato e nel museo che conserva molti dei suo capolavori.

Periodo

Mercoledì 12 Ottobre 2016 / Domenica 5 Febbraio 2017

Orari
Lunedì:Chiuso
Martedì:10:00-18:00
Mercoledì:10:00-18:00
Giovedì:10:00-18:00
Venerdì:10:00-18:00
Sabato:10:00-18:00
Domenica:10:00-18:00

Prezzo

€ 10,00 Intero
€ 8,00 Ridotto
€ 0,00 Gratuito minore 6 anni; possessori di Abbonamento Musei

Contatti

+39 0114429518

http://www.gamtorino.it
gam@fondazionetorinomusei.it

[fonte: InPiemonteInTorino]

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Ott 09


Sabato  e domenica Torino hanno rivissuto l’emozione di Portici di Carta, al suo decimo anniversario. Edizione dedicata al grande Umberto Eco, scomparso lo scorso 19 febbraio. Oltre 120 librai, editori e bouquinistes “hanno invaso†con due chilometri di bancarelle via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice.

Novità principale della decima edizione è stata l’iniziativa “Un libro per ri-costruireâ€, promossa dalla Città di Torino insieme alla Protezione Civile: acquistare un libro a Portici per donarlo e ricostruire le biblioteche dei paesi marchigiani colpiti dal sisma.  Su ogni libro acquistato e donato è stato incollato uno sticker con la scritta “Un libro per ricostruire†in modo che, una volta consegnato nelle aree colpite, rimanga il ricordo di questo gesto di solidarietà dei torinesi. Nei due giorni, i libri offerti hanno alimentato un’installazione “work in progress†del Dipartimento educazione del Castello di Rivoli. La “torre libraria†è stata poi consegnata simbolicamente ai terremotati domenica alle 19, durante una cerimonia in piazza San Carlo con collegamenti con le zone terremotate.

Ma Portici di Carta è anche un modo concreto di avvicinare il pubblico alle librerie e al gusto del leggere, nel ritrovare un autore amato e nello scoprirne altri, grazie anche al centinaio di incontri, eventi, spettacoli e iniziative fra l’Oratorio San Filippo, il Corner Bambini, il Palco di Piazza San Carlo, il Gazebo e i Giardini Sambuy con le animazioni del Centro Interculturale della Città di Torino.

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