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Feb 17


Lunedì 17 febbraio, in piazza Palazzo di Città, si è svolta una manifestazione per stigmatizzare i gravissimi episodi di antisemitismo che si sono verificati nei giorni scorsi nella nostra città e ribadire i valori dell’Antifascismo che sono nel cuore di questa comunità.
Sul palco e in piazza anche Marcello Segre e Maria Bigliani, che sono stati oggetto delle intimidazioni fasciste; il giovanissimo allievo della Scuola ebraica Mattia Terracini; Susanna Maruffi, figlia di Ferruccio, partigiano deportato a Mauthausen, presidente della sezione Aned di Torino; il partigiano Piergiorgio Betti in rappresentanza dell’Anpi; l’Ordine degli avvocati, i lavoratori e lavoratrici del Teatro Regio, rappresentanze sindacali, gli esperantisti, poi le bandiere del Sermig,  esponenti delle amministrazioni locali, a partire dalla Città di Torino e da Regione Piemonte e  Città Metropolitana.

Presenti in piazza anche diversi torinesi di origine cinese, comunità vittima di atti ostili subiti con il pretesto del “coronavirus”, e altri esponenti di comunità straniere residenti sotto la Mole.

Tutta la cittadinanza è stata invitata a testimoniare il proprio radicamento nei valori democratici per questa iniziativa istituzionale di testimonianza e di reazione civile contro la barbarie del razzismo e dell’antisemitismo, per riaffermare il forte impegno di questa Città contro ogni forma di prevaricazione e di violenza.

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Apr 24


Quest’anno ricorre il 70° anniversario della Liberazione e come da tradizione si è svolta la fiaccolata lungo le strade della città.
Il corteo partito da piazza Arbarello si è snodato per le vie Pietro Micca e Cernaia fino ad arrivare in piazza Castello. Qui, alla presenza del Gonfalone della Città di Torino e della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale hanno parlato Ezio Montalenti, Presidente regionale dell’ANPI, Nino Boeti, Vicepresidente Consiglio Regionale e Marisa Ombra, vice Presidente nazionale dell’ANPI .

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Apr 22


Per celebrare i 70 anni della Liberazione la Città di Torino apre, dopo i lavori di restauro, il rifugio antiaereo realizzato negli anni ’40 a 12 metri sotto il cortile d’onore. Il rifugio era tecnicamente avanzato, poteva ospitare 50 dipendenti garantendo un’alta qualità dell’aria grazie a un sistema di ventilazione forzata.

“La Resistenza ha consentito agli italiani di vivere in democrazia, in una società dove la solidarietà e la giustizia, l’affrancarsi dalla povertà culturale e il rispetto reciproco sono valori fondanti. Abbiamo il dovere di riflettere su quelle giornate, del sacrificio umano di un’intera generazione che si ribellò al nazifascismo e trasferirne la conoscenza, perché soltanto trasmettendo memoria possiamo evitare che ciò che è accaduto possa ripetersi. L’Amministrazione comunale insieme agli altri Enti Locali e a una molteplicità di enti, associazioni, scuole e strutture museali ha organizzato in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione un calendario nutrito di eventi, proiezioni, dibattiti per rendere omaggio a quegli uomini e a quelle donne fermamente convinti di costruire una società più giusta. A loro ci rivolgiamo con un sentimento di gratitudine – hanno spiegato il sindaco Piero Fassino e l’assessore comunale al Patrimonio Gianguido Passoni, alla presentazione del programma del 25 aprile e alla visita al rifugio antiaereo nei sotterranei del Municipio, che sarà aperto in questi giorni alla cittadinanza e alle scolaresche -. Abbiamo il dovere di fare modo che questi valori continuino a presiedere e a ispirare la nostra vita. Questi appuntamenti sono uno strumento didattico per le generazioni più giovani che non hanno conosciuto quegli eventi ma anche per le persone più mature, che a volte hanno scordato la tristezza e la crudeltà di quelle giornate. Una consapevolezza che è utile avere ben chiara nella mente specialmente in un momento storico molto complesso come quello attuale”.

“La nostra città è stata bombardata ben quaranta volte tra il 1940 e il 1945, pagando un prezzo carissimo in termini di vite umane. Oltre alle fabbriche, le bombe hanno colpito case, edifici storici, monumenti e vetrine. Rendere fruibili questi ricoveri, come il rifugio di Palazzo Civico – ha sottolineato Gianguido Passoni – è un modo per onorare la memoria dei caduti, per ricordare a tutti noi quanto è spaventosa la guerra e quanto sia privilegiata la nostra generazione rispetto a quelle che ci hanno preceduto”.

Torino celebra la Liberazione con un nutrito calendario di eventi. Momento ufficiale sabato 25 aprile mattina al cimitero Monumentale dove, per dare maggior significato all’anniversario, la deposizione delle corone sarà seguita dall’intervento del sindaco, Piero Fassino, e del presidente emerito della Corte Costituzionale, Gustavo Zagrebelsky. Quello preparato per il settantesimo anniversario del 25 aprile è un calendario di celebrazioni con musica, spettacoli, dibattiti, e la tradizionale fiaccolata, in programma la sera di giovedì 23 aprile.

Tutte le iniziative legate al 25 aprile in città alla pagina www.comune.torino.it/25aprile

L’edizione speciale del fotoblog di luglio 2009 alla scoperta del rifugio prima del restauro.

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