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Lug 14


Dallo studio 1 della sede Rai di Torino le immagini della conferenza stampa di presentazione di MITO SettembreMusica 2020.
Presenti in studio la Sindaca Chiara Appendino; l’Assessora alla Cultura Francesca Leon; Guido Rossi, Responsabile del Centro di Produzione TV; Alessandro Isaia, nuovo Segretario Generale della Fondazione per la Cultura Torino; modera Laura Tori, responsabile MITO Città di Torino.
In collegamento video Nicola Campogrande, Direttore Artistico MITO SettembreMusica.

L’edizione 2020 del festival: fra sacro e profano, il tema della quattordicesima edizione – Spiriti – declinato in oltre 80 concerti nelle sale torinesi e milanesi.
Un festival “tutto italiano” che si apre con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Daniele Rustioni, insieme alla violinista Francesca Dego, e si chiude con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini, con il pianista Giuseppe Albanese.
Tra gli altri ospiti, i direttori d’orchestra Ottavio Dantone, Michele Mariotti e Alessandro Cadario; i violoncellisti Mario Brunello, Enrico Dindo e Giovanni Sollima; i pianisti Andrea Lucchesini, Benedetto Lupo, Emanuele Arciuli, Filippo Gamba, Davide Cabassi, Filippo Gorini, Bruno Canino e Antonio Ballista.
5 prime esecuzioni assolute, tra cui una nuova commissione del festival
Per la prima volta Radio3 trasmette tutti i concerti serali in diretta o differita.

Tutte le informazioni sul sito www.mitosettembremusica.it

 

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Dic 29


La registrazione integrale della conferenza

“Abbiamo affrontato con grande coraggio le difficoltà incontrate nel nostro percorso. Ci sono nodi irrisolti nella cura della nostra Città che vogliamo affrontare con decisione, provando a cambiare i modelli di governo attraverso modifiche strutturali. La nostra città è capace di creare ricchezza ma per cogliere il treno della ripresa occorrono radici sane: bilancio sano, sistema culturale sano e così via. Le risposte ai problemi devono essere strutturali. Per far questo occorre un orizzonte di medio-lungo periodo e alcune nostre scelte orientate ai benefici futuri possono creare oggi difficoltà. Ma il nostro obiettivo è cambiare il modo di governare la città favorendo la partecipazione di tutti”.

Le parole della sindaca Chiara Appendino spiegano il senso di una svolta nell’approccio ai problemi della Città; un approccio che non può prescindere dalla riscrittura delle regole. È questo il senso del discorso che la sindaca ha oggi rivolto ai giornalisti accorsi in gran numero per la conferenza stampa di fine anno; appuntamento tradizionale per tutte le amministrazioni locali e che è l’occasione per fare il punto e farlo a favore della conoscenza tra i cittadini delle cose fatte, dei proposti per il futuro e, non ultimi, dei problemi che condizionano la crescita, sia attraverso gli operatori dell’informazione, sia con una diretta Facebook molto seguita.

“Tre i punti fondamentali per il nostro futuro –ha spiegato Appendino -. Il primo è la scelta del piano di rientro; la scelta più difficile, saranno più difficili i mesi di gennaio e febbraio ma che l’unico strumento in grado di dare un futuro alla città. Secondo punto, l’istituzione di un nuovo strumento, l’interpellanza del cittadino: strumento simbolico, che permette al cittadino di entrare in contatto con la Giunta e ritrovare fiducia nelle istituzioni. Perché la politica è farsi parte attiva nelle scelte della città”.

Infine, il Piano regolatore, “il progetto Torino 2030: laboratorio della sostenibilità. Da gennaio inizia un lavoro di confronto con la Città per costruire un piano di sviluppo con la revisione del Piano regolatore, a partire dai bisogni delle persone. Primi interlocutori i giovani. Ogni mese incontri con soggetti in modo pubblico per la costruzione della nuova città che vogliamo”.

La conferenza stampa è stata l’occasione per i ringraziamenti. “Alla maggioranza in Consiglio comunale e alla Giunta, ma soprattutto alla macchina comunale e ai suoi dipendenti, che in questo anno impegnativo e molto complesso hanno dato un forte supporto e contributo”.

A seguire, sono intervenuti gli assessori e le assessore per spiegare in pochi punti le cose fatte e le cose che si faranno nel 2018. Un panorama ricco di spunti e di notizie sui cantieri, reali o virtuali, che si apriranno a Torino nei prossimi mesi.

Disponibile il bilancio di fine anno (.pdf)

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Dic 30


“Negli ultimi dodici mesi sono state poste le basi per fare del 2014 un anno di ripresa e di crescita”. C’è fiducia nelle parole con cui il sindaco Piero Fassino ha illustrato, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, i risultati del lavoro svolto dall’Amministrazione comunale nel corso del 2013 e le linee che ne guideranno l’azione nei prossimi mesi.
“La riduzione del debito, che nel 2013 è calato di 107 milioni e nel 2014 scenderà sotto la soglia tre miliardi di euro, e il rafforzamento delle scelte strategiche hanno guidato – ha sottolineato Fassino – il capoluogo piemontese alla stabilizzazione e al consolidamento per avviare programmi di sviluppo ed investimenti”.
Pronti al rilancio con l’apertura di una nuova fase di intense trasformazioni urbane (dalla ex Continassa prossima a diventare la cittadella sportiva della Juventus, alla ex Westinghouse sede del nuovo centro congressi e dell’Energy center, all’area ex Thyssen che ospiterà un cittadella tecnologica oltre a recuperare un’ara storica come quella del Castello di Lucento, alle sette nuove residenze universitarie, ai 25 parcheggi pertinenziali, al completamento della linea 1 della metropolitana e al progetto Variante 200 con il masterplan recentemente presentato) e con la realizzazione di progetti che contribuiranno a fare di Torino una “smart city”.
A proposito di questi ultimi, Fassino ha ricordato che nel 2013 Palazzo Civico, coinvolgendo Politecnico e Università di Torino, ha predisposto 45 progetti, vinto 11 bandi e partecipato a 20 progetti europei e che il 2014 sarà l’anno della loro realizzazione.
Torino continuerà a puntare forte e investire sulla cultura. Nell’anno appena trascorso, mostre, festival e altri eventi culturali hanno portato nel capoluogo piemontese oltre 5 milioni di visitatori, segno di una visibilità turistica importante che cattura turisti in cerca di eventi di qualità. Un dato che per il sindaco Fassino “conferma Torino come città della conoscenza, ricca di cultura, accogliente per i giovani in cerca di stimoli culturali e di formazione d’eccellenza”.
A proposito di cultura, tra gli appuntamenti di rilievo del 2014 il sindaco ha annunciato “un’altra esposizione (dopo quelle di Degas e Renoir) dedicata agli impressionisti, una mostra di Roy Lichtenstein e una allestita con opere della fondazione Gulbenkian”.
Essere una città solidale e attenta alle persone più fragili è scritto nel DNA del capoluogo piemontese e per i suoi servizi di welfare, nonostante la riduzione delle risorse finanziarie a disposizione, Palazzo Civico ha mantenuto alto il livello degli investimenti, garantendo attenzione e sostegno a chi ha più bisogno, “anche – ha spiegato il vicesindaco Elide Tisi, che ha affiancato il sindaco durante l’incontro con i giornalisti – allargando il perimetro dove cercare le indispensabili risorse per garantire il funzionamento del sistema”.
“E’ stato un anno di intenso lavoro – ha concluso Fassino – per il quale voglio ringraziare tutti i dipendenti comunali che, con dedizione e competenza, lavorano con me ogni giorno e, naturalmente, i cittadini torinesi che ci hanno dato fiducia e sono i primi destinatari dei nostri sforzi e delle nostre politiche.”

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