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Nov 20


La sera del 20 novembre, all’imbrunire, sul grattacielo Intesa Sanpaolo si sono accese le due installazioni artistiche luminose volute dal gruppo bancario, per la prima volta tra i protagonisti della corale rappresentazione cittadina “Luci d’artista”.

Per Vittorio Meloni, direttore Relazioni Esterne di Intesa Sanpaolo: “Con il sostegno a Luci d’Artista Intesa Sanpaolo ribadisce la centralità del rapporto della Banca con la Città di Torino. Siamo partner delle più importanti iniziative culturali cittadine, fra cui MITO SettembreMusica, TorinoDanza, Biennale Democrazia, il Salone Internazionale del Libro, il Teatro Regio e il Torino Film Festival. Il grattacielo è diventato un punto di riferimento nel panorama architettonico, culturale e imprenditoriale di Torino. Abbiamo ritenuto importante e simbolico accendere una luce anche in questa occasione”.

L’installazione, realizzata per Intesa Sanpaolo dallo studio Migliore+Servetto Architects, si intitola “α-cromactive” e trae ispirazione dal segno alfa, simbolo carico di elementi positivi, con un rimando all’origine del tutto. L’opera si compone di due elementi. Il primo poggia su una delle terrazze nord del grattacielo, all’altezza del 35° piano. Il secondo è sospeso nella serra bioclimatica, cuore verde in cima all’edificio, che ospita ristorante e lounge bar Piano35.

Nella struttura posizionata sulla terrazza esterna la ripetizione del carattere alfa genera un movimento a spirale che, come un’onda di colore, si plasma alla luce naturale e si trasforma con il buio. L’installazione sospesa nella serra bioclimatica è composta da sottili lastre in metacrilato: elementi trasparenti e dinamici che si muovono in sintonia con le correnti d’aria. Una scelta che riprende l’idea del “grattacielo che respira”, grazie alla sua “doppia pelle” capace di sfruttare i flussi d’aria a seconda delle stagioni e alla ventilazione dei solai.

Per ottenere una diffusione ottimale della luce è stata usata una tecnologia avanzata di serigrafia secondo algoritmo. La sorgente luminosa è composta da luci LED a basso consumo, controllate attraverso un sistema DMX, che permette di creare scenografie suggestive variando la scala cromatica e l’intensità della luce in base anche all’illuminazione naturale dell’ambiente. È una scelta coerente con l’impronta “green” del grattacielo, tra i pochi al mondo ad aver ottenuto la certificazione Leed Platinum, massimo livello attribuito dal Green Council, l’organo internazionale più autorevole nella eco-valutazione degli edifici di grande altezza.

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Ott 02


La talpa ha completato oggi il tratto di galleria lungo 834 metri che collega la futura stazione Bengasi con la stazione “Italia 61-Regione Piemonte”, situata in via Nizza proprio in corrispondenza del costruendo grattacielo della Regione Piemonte. Sono 1044 in totale i metri percorsi da “Masha” considerando anche i 210 metri della tratta da Bengasi a Moncalieri.
Adesso, dopo un breve periodo di manutenzione della macchina, la TBM ripartirà sempre in direzione Sud. Rimangono da scavare gli ultimi 690 metri di galleria fino al retro dell’attuale stazione “Lingotto” dove la TBM terminerà il lavoro e sarà estratta definitivamente.

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Ott 16


Il segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon a Torino è intervento alla sessione plenaria finale del Terzo Forum Mondiale dello Sviluppo Economico Locale, presenti: il sindaco Fassino, il presidente del Senato Pietro Grasso, il ministro Gentiloni e il presidente della Regione Piemonte Chiamparino.
Finito l’intervento al Forum, Ban Ki-moon è partito da Torino Porta Susa a bordo del Frecciarossa 1000 per raggiungere Milano Rho Fiera in occasione del World Food Day.
Nella serata di giovedì 15 Ban Ki-moon ha partecipato alla cena di gala del Led Forum nel grattacielo di Intesa Sanpaolo.

Di seguito l’intervento di Ban Ki-moon alla sessione plenaria del forum:

Questo è un incontro eccezionale, e vi ringrazio per il vostro impegno e il vostro interesse nel lavorare con le Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Tre settimane fa ho avuto la più straordinaria esperienza come Segretario Generale sinora, incontrando a NY esponenti dei governi di tutto il mondo per definire i punti dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030. Il nostro scopo è sconfiggere la povertà e raggiungere prosperità per tutti. Abbiamo conseguito questo obiettivo grazie a un sondaggio mondiale, al quale hanno risposto oltre otto milioni e mezzo di persone: governi, società civile, associazioni, tutti loro hanno dato il loro contributo, rispondendo alla domanda “Che mondo vuoi?”. Dai risultati di questo sondaggio sono nati 17 Global Goals per lo Sviluppo Sostenibile, che hanno al centro obiettivi sociali, economici e ambientali.
Il mondo sta diventando sempre più globalizzato e interconnesso, in ogni senso. Molte persone percorrono migliaia di chilometri al mese, come me; alcune città si stanno espandendo, la maggioranza delle persone vive in città o entro 500 km dalle grandi aree urbane. Voi siete un ottimo esempio: Torino e Milano stanno diventando un unico agglomerato urbano. Ci vogliono solo 41 minuti per percorrere la distanza tra le due città.
Dobbiamo quindi capire che i bisogni locali hanno una enorme rilevanza, esattamente come si sta affermando in questo Forum. I Global Goals realizzati localmente avranno impatto sul sistema mondiale.
L’inclusione sociale porterà pace e prosperità, ma questa passa attraverso l’uguaglianza di genere, migliori servizi sanitari, migliore istruzione, sicurezza. Gli obiettivi sono tanti, le persone coinvolte sono tante, è un compito decisamente difficile. Non dimentichiamo inoltre che migliaia di persone ogni giorno scappano da conflitti terribili, e l’accoglienza di queste persone è la più grande sfida che l’Europa sta affrontando in questo momento. L’Europa però non è da sola.

Un’altra sfida fondamentale è costituita dal lavoro: nel mondo ci sono oltre 200 milioni di persone senza lavoro, e circa 76 milioni sono giovani. Il gap sempre crescente tra ricchi e poveri sta intensificando le tensioni sociali.

I progetti di sviluppo che sono in corso in Africa, soprattutto quelli sulla salute, stanno facendo la differenza: ho potuto verificare personalmente i risultati di alcuni di loro. Allo stesso modo, ho visitato alcune strutture in cui si produce energia attraverso fonti rinnovabili. L’ILO sta creando politiche efficaci per il lavoro, puntando sulla green economy; lo UNDP è partner di progetti di sviluppo di successo.
L’agenda di Sviluppo Sostenibile 2030 è potente e visionaria, un documento ricco di spunti difficili da realizzare, ma è anche pratica, determina una serie di obiettivi concreti.
Abbiamo bisogno che i governi e le autorità locali vigilino. Non lasciate che le politiche siano solo parole, qualcosa che vale solo per gli altri: guidate i vostri cittadini dando l’esempio. Vi invito ad ascoltare le vostre comunità, a chiedere ai cittadini come vogliono che quegli obiettivi siano raggiunti, che forma vogliono dare al mondo: è necessario che le persone contribuiscano all’approccio che ogni paese avrà all’Agenda.
Non ultimo, il climate change. I governi rispondono, le comunità locali si danno da fare. A dicembre ne discuteremo a Parigi, e cercheremo di trasformarlo in un’opportunità per creare posti di lavoro e sviluppo.
Le soluzioni locali daranno vita a processi globali.
Lavoriamo insieme per un futuro migliore fatto di prosperità e dignità per tutti. Non lasciamo indietro nessuno.

Sul sito del Senato è inoltre disponibile il discorso del presidente Pietro Grasso.

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