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Ott 02


La talpa ha completato oggi il tratto di galleria lungo 834 metri che collega la futura stazione Bengasi con la stazione “Italia 61-Regione Piemonte”, situata in via Nizza proprio in corrispondenza del costruendo grattacielo della Regione Piemonte. Sono 1044 in totale i metri percorsi da “Masha” considerando anche i 210 metri della tratta da Bengasi a Moncalieri.
Adesso, dopo un breve periodo di manutenzione della macchina, la TBM ripartirà sempre in direzione Sud. Rimangono da scavare gli ultimi 690 metri di galleria fino al retro dell’attuale stazione “Lingotto” dove la TBM terminerà il lavoro e sarà estratta definitivamente.

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Apr 28




Esatta e evocativa, come i calcoli che portavano il ’maestro’ a realizzare le sue alchimie architettoniche, la scelta del curatore Carlo Olmo di ambientare la mostra su Pier Luigi Nervi a Torino Esposizioni si rivela più opportuna che mai.
“Pier Luigi Nervi – architettura come sfida”, che inaugura fra poco (mentre scriviamo fervono ancora i lavori nel padiglione C) è la sezione torinese di un percorso articolato, partito da Bruxelles e approdato a Venezia e Roma – e dopo la tappa torinese sbarcherà in Cina e negli Usa. Del resto, gli studiosi che si sono dedicati ad approfondire l’opera del genio del cemento armato (“E’ il più bel materiale che l’umanità abbia mai inventato” soleva dire) si trovano alle prese di volta in volta con il Nervi progettista, ingegnere, architetto, ma anche costruttore e imprenditore, tanto da coniare l’espressione ‘sistema Nervi’. Un sistema che partiva dall’impresa di costruzioni (la Nervi&Bartoli, fondata insieme al cugino) e che attraverso la progettazione arrivava fino alla costruzione degli ultimi dettagli, segnando la Torino del dopoguerra, con la ricostruzione di edifici e servizi. Ma il sigillo di quel modo di progettare, organico e ardito allo stesso tempo, ha comunque fatto sì che le opere di Nervi, anche quando si trattava di un deposito per la rete del trasporto pubblico cittadino, diventassero delle icone.
E’ così che a Torino Esposizioni se ne celebra l’opera: con l’esposizione dei progetti più famosi (vale la pena visitarla anche soltanto per soffermarsi davanti ai disegni autografi); esplorando il suo rapporto con la committenza industriale e gli architetti del suo tempo (la sfida con Carlo Mollino, le lettere con Giò Ponti, che riuscì a fargli cambiare idea sul Palazzo del Lavoro); e prospettando rifunzionalizzazioni possibili per edifici-simbolo di un’epoca (esposti i progetti di studenti di architettura che reinventano ad esempio, proprio Torino Esposizioni).
Pier Luigi Nervi si considerava soprattutto un architetto: le lauree honoris causa che gli furono attribuite sono sempre state in architettura, e persino il Papa (Paolo VI, che lo chiamò a disegnare la pontificia Sala delle Udienze) si rivolse a lui apostrofandolo con il titolo di “architetto”.
Oltre alla mostra, gli organizzatori hanno previsto dei tour in esterno per visitare il deposito Gtt di via Manin e il Palazzo del Lavoro, forse l’opera nerviana più conosciuta dai torinesi, condotti da studiosi, che durante il tragitto svelano curiosità e aneddoti (pochi sanno che il Palazzo del Lavoro fu l’esito di un concorso, cui partecipò anche Carlo Mollino, ma che fu vinto da Nervi che riuscì a realizzarlo in 17 mesi).
La mostra aprirà al pubblico il 29 aprile, con orario continuato dal lunedì alla domenica (chiuso il martedì) e prolungamento serale dell’orario, fino alle 21, il venerdì.
I tour guidati si svolgeranno di sabato: il 7 e 21 maggio, il 4 e il 18 giugno e il 16 luglio.
Per informazioni: www.pierluiginervi.org, tel. 348.7150322

[fonte: TorinoClick]

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Mar 01



Grazie per essere venuti a Torino. Il fatto che partner stranieri scelgano di investire in Italia è sempre una bella notizia; quando poi investono a Torino la soddisfazione è maggiore. Significa che abbiamo saputo presentarci al mondo come un luogo in cui ci sono opportunità di crescita, e che abbiamo lavorato bene.” Così il Sindaco Chiamparino ha accolto Gerard Groener – chief executive officer del gruppo olandese Cório – venuto in Municipio questa mattina per presentare la ‘vision’ dell’imponente progetto che da qui al 2014 trasformerà completamente il Palazzo del Lavoro.
Il gioiello di Pierluigi Nervi recupererà la sua doppia vocazione, quella di porta sud di Torino – e di simbolo del contributo torinese all’unità d’Italia – acquisendone una nuova: quella di “favourite meeting place”, ovvero luogo di incontro e intrattenimento, di shopping e di eventi, uno di quei “places they want to keep coming back to” (luoghi dove si tende a tornare volentieri). Del resto, il colosso olandese sta portando avanti questa mission con successo da dieci anni esatti: partito nel 2001 con shopping center in Olanda, Francia e Spagna, oggi Cório sfiora i 7 miliardi di euro di investimenti in 6 diversi Paesi, tra cui l’Italia, dove oltre a ‘Le Gru’ ha creato diverse Shopville polifunzionali: il Centro Campania a Marcianise (Ce), e lo Shopville Gran Reno in provincia di Bologna ne sono soltanto due esempi. E, ha confermato Groener ”abbiamo intenzione di investire in Italia, nei prossimi 3-5anni, ancora 1 miliardo di euro”.
Un’opportunità che Torino non si è lasciata sfuggire: i lavori di recupero del Palazzo del Lavoro e l’insediamento dei 100 negozi che apriranno all’interno dureranno circa 18 mesi (sarà pronto nel 2014) e saranno contestualizzati con il parco adiacente. A parlare del progetto è stato l’architetto Alberto Rolla, che ha sottolineato il concetto di integrazione fra spazio pubblico e spazio privato (un’immensa piazza pubblica consentirà lo svolgersi di eventi al coperto e nel contempo di ammirare con un unico colpo d’occhio il gioco dei volumi interni) e l’eliminazione della cancellata, che creerà un nuovo dialogo con la sponda del Po.
Così Torino, allo scoccare dei festeggiamenti per il 150 anniversario dell’unità d’Italia, si prepara: il Palazzo del Lavoro, nella notte del 16 marzo “riserverà sorprese – ha annunciato Stefano Ponchia, ad Pentagramma, (che ha acquistato la struttura) – vi aspettiamo per una notte bianca; ma le sorprese non sono finite qui: questo è un Palazzo nato per stupire, e continuerà a stupirci”.
Il Sindaco Chiamparino ha voluto sottolineare il suo compiacimento per “il valore delle idee di questo progetto, di grande qualità e grandi prospettive. Ricordo a tutti che non stiamo facendo un ipermercato, ma riqualificheremo l’intera area, innestando strutture commerciali qualificate. E lo facciamo con partner che questo mestiere sanno farlo bene. Un altro motivo di soddisfazione è che si aprirà la prospettiva, a breve termine, di centinaia di nuovi posti di lavoro”. Una bella eredità da lasciare ai torinesi in chiusura di un lungo mandato amministrativo.

[fonte TorinoClick]

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