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Nov 01


Inaugurata la XVI^ edizione di Luci d’Artista (1 novembre – 12 gennaio). Oltre alle diciassette opere di artisti già conosciuti dal grande pubblico e selezionate per essere esposte in questa edizione, accese due nuove installazioni che andranno ad arricchire la collezione della Città.
La prima, dal titolo Cultura = Capitale di Alfredo Jaar è installata in piazza Carlo Alberto, sulla facciata della Biblioteca Nazionale. È un’equazione luminosa che invita a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese, di una regione, di una città. L’altra, Ice cream light di Vanessa Safavi, berlinese di adozione, illumina piazza Bodoni ed è caratterizzata da una serie di circa 50 coni gelato, che riproducono le insegne con neon esistenti di altrettante gelaterie torinesi.
Le diciassette opere sono: Vele di Natale di Vasco Are in via Maria Vittoria, Palle di neve di Enrica Borghi in via Pietro Micca, Ancora una volta di Valerio Berruti in via Santa Teresa, Tappeto volante di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, Volo su… di Francesco Casorati in via Carlo Alberto, Luci in bici di Martino Gamper in via Montebello, Planetario di Carmelo Giammello in via Roma, Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini, Neongraphy di Qingyun Ma alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi in via Lagrange, Il volo dei numeri di Mario Merz alla Mole Antonelliana, Vento solare di Luigi Nervo in via Accademia Albertina (Museo Regionale di Scienze Regionali), Palomar di Giulio Paolini in via Po, Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto a Porta Palazzo, My Noon di Tobias Rehberger in piazza Carignano, Noi di Luigi Stoisa in via Garibaldi e Luce fontana ruota di Gilberto Zorio al Laghetto di Italia ’61.
Nell’ambito del progetto Luci d’Artista, la Città ospita le performance The Introspectacular di Deniz Kurtel, installazione itinerante nelle 10 Circoscrizioni della città (visibile dalle ore 11 alle ore 19) e il Giardino Verticale e il Giardino Barocco di Richi Ferrero a Palazzo Valperga Galleani, via Alfieri 6 (visibile con orario 18 – mezzanotte).

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Dic 05


Nella magia del Natale tutto è possibile, anche la comparsa, nelle piazze di Torino, di sculture di ghiaccio. Monumenti storici, pupazzi, alberi, simboli della città e un presepe glaciale faranno la loro apparizione per tutto il mese di dicembre all’interno del programma natalizio promosso dalla Città di Torino.
Gli scultori del ghiaccio in piazza Castello hanno presentato LO SCUDO, stemma della Città di Torino e incipit della loro produzione.
Gli artisti realizzeranno una serie di opere (uniche) negli angoli più attraenti della città. Prenderà vita un sorprendente “Sentiero delle Statue di Ghiaccio”, seguendo il quale, si scoprirà una città immaginaria fatta di luce e solida trasparenza. Il 12 dicembre si inaugurerà, in piazza Emanuele Filiberto, sopra le storiche ghiacciaie romane, uno dei simboli più celebri della città: la Mole Antonelliana riprodotta con led luminosi tricolori. Il 19 dicembre in piazza della Consolata sarà scolpito il classico Presepe di Natale. Ai cinque personaggi della Natività si aggiungerà, il 24 dicembre, la ‘statua’ del bambino.
L’ultimo intervento è previsto giovedì 27 dicembre in piazza Carlo Alberto.
Gli artisti di Harbin, città della Cina nordorientale gemellata con Torino, creeranno due muri di ghiaccio – alti circa 2,5 metri – che si trasformeranno, il 29 e 30 dicembre, in due Babbo Natale sui quali sarà inciso il nome di Torino, come sigillo finale posto a chiusura del ‘sentiero’.
Il Sentiero delle Statue di Ghiaccio è realizzato dalla Città di Torino in collaborazione con la torinese ditta Cubetto.

La collezione di Luci d’Artista 2012-13 si arricchisce di un’installazione. Nel cortile di Palazzo Reale è stata infatti inaugurata l’opera BWINDI LIGHT MASKS, progetto artistico di Richi Ferrero.
L’installazione, presentata in anteprima a Francoforte nell’ambito di Luminale 2010 e nel giugno 2011 al Jerusalem Festival of Light – in un allestimento particolarmente evocativo all’interno della caverna di Zedekiah -, dopo essere stata allestita nel centro di Eindhoven, dal 10 al 17 novembre 2012, per la settima edizione del Glow Forum of light & Architecture 2012 (Festival di arte e luce) torna a Torino in occasione della XV^ edizione di Luci d’Artista.
Quaranta maschere identiche, provenienti dal Bwindi National Park, nel cuore più remoto dell’Africa nera, sono collocate come piccoli monoliti nello spazio buio della fabbrica abbandonata, simili ad antichi reperti in terracotta in un cantiere archeologico.
Il rito prende vita quando la luce artificiale muta i cromatismi delle maschere dando vita ad una danza ferma, sostenuta dai suoni bi-vocali dei Tuva (Asia centrale), che a sua volta esegue un dipinto d’ombre. Una ritualità nuova prende forma attraverso archetipi antropologici universali: la maschera africana da sempre tramite tra l’uomo e il soprannaturale, i canti armonici tipici della tradizione sciamanica dei Tuva e la luce. L’aspetto più interessante di questo rito senza tempo sta proprio nel legame tra luce e suono, spesso presente nelle culture antiche nelle quali il senso della performance religiosa è dato dal farsi sostanza del suono, che richiama la luce divina per stabilire un contatto tra questa e l’uomo.

Come ogni sera inoltre i pompieri hanno aperto la finestra del calendario dell’Avvento creando un piccolo spettacolo per il pubblico di grandi e piccini presenti in piazza.

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Nov 07


È dal 1998 che, nei mesi più freddi dell’anno, Torino è riscaldata dalle Luci d’Artista. Da allora circa trenta artisti, ispirati dalla materia non materia – la luce appunto – hanno creato opere d’arte pubblica open space, trasformando e illuminando le vie, i portici e le piazze della città.
Il 2012 non fa eccezione: la nuova edizione, la numero quindici, inaugura il 3 novembre e rimane accesa fino al 13 gennaio. All’inaugurazione, sabato 3 novembre dalle 17,30, partecipa il collettivo di interaction designer ToDO con lo spettacolo di mapping video Artificial Dummies, in collaborazione con Club To Club e accompagnato dalla sonorizzazione di Brindisi Paradiso.
Il riallestimento delle diciannove luci prevede collocazioni diverse nel centro di Torino e, come sempre, la presenza di due nuove installazioni: Ancora una volta e Luci in bici dei giovani Valerio Berruti e Martino Gamper.

www.contemporarytorinopiemonte.it

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