preload
Nov 08


Torna all’Oval la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea, che quest’anno giunge alla diciannovesima edizione, con la presenza di 170 gallerie, 53 italiane e 117 straniere.

Artissima è suddivisa come sempre in quattro sezioni: Main Section, con le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale; New Entries, dedicata alle gallerie giovani più interessanti; Present Future, sezione ad invito caratterizzata da stand monografici di artisti emergenti a livello internazionale e Back to the Future con le mostre personali di artisti attivi tra gli anni Sessanta e Settanta selezionati da un team di prestigiosi direttori di museo e curatori. Novità 2012 è Art Editions che propone una selezione di 5 spazi riservati alle edizioni d’arte, ospitati in un’area dedicata in fiera.

Numerose le iniziative collaterali in collaborazione con le principali istituzioni dedicate all’arte contemporanea in città, riunite sotto i progetti It’s not the end of the world e Artissima Lido.

It’s not the end of the world è una grande novità dell’edizione 2012 di Artissima. Un’iniziativa dal titolo più che attuale – una speranza, in tempi bui – che riunisce in un programma unico cinque realtà istituzionali della città, coinvolgendo spazi e curatori differenti, con cinque artisti di livello internazionale per altrettante visioni del mondo. In luoghi diversi, dal 9 novembre al 6 gennaio 2013.

Artissima LIDO torna anche quest’anno, riproponendosi con una veste completamente rinnovata e un programma articolato in una serie di mostre, installazioni, video e performance complementari ad Artissima 19. Una serie di progetti pensati specificatamente per i musei e le istituzioni del Quadrilatero Romano, dal 9 all’11 novembre.

Maggiori informazioni: Artissima 19

[Fonte: TorinoCultura]

Taggato con:
Ott 25


L’attesa è stata premiata. Così, finalmente alle 11 di questa mattina l’edizione 2012 del Salone del Gusto insieme all’apertura al pubblico di Terra Madre, ha preso il via.
Tutto fa supporre che questa sarà un’edizione di grande successo – ha detto Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia. I numeri disegnano la grande portata di quest’appuntamento: su 80 mila metri quadri insistono oltre 1000 espositori provenienti da 100 Paesi, suddivisi in 200 Presìdi Slow Food italiani, 400 comunità del cibo. Per gli appassionati del buon vino il Salone del Gusto nella sua enoteca offre la possibilità di spaziare tra 1200 etichette.
Ma, se non di solo pane vive l’uomo, molti sono gli appuntamenti per riflettere sull’edibilità del cibo che ogni giorno approda sulla nostra tavola. Nei 128 laboratori, passando per i 16 teatri, i 23 appuntamenti a tavola, gli 11 incontri con l’autore, le 23 degustazioni guidate e gli oltre 50 appuntamenti con gli chef, il cibo verrà declinato in ogni sua sfaccettatura. Gli organizzatori del Salone del Gusto hanno pensato anche al cibo per la mente, tant’è che il programma della kermesse prevede anche 57 conferenze, 19 incontri nella Casa della Biodiversità, oltre 20 appuntamenti nel Caffè Letterario musicale, 19 corsi Master of Food, 20 attività educative, più di 100 ore di giochi per famiglie e ragazzi e 60 percorsi di educazione alimentare per gli studenti.
Dunque da oggi l’esposizione dei “Cibi che cambiano il mondo” è aperta al numeroso e paziente pubblico che ogni due anni si mette in coda per scoprire quanto di buono, pulito e giusto c’è nel cibo. Ma, il Salone del Gusto e Terra Madre non è solo l’esposizione di prodotti di “nicchia” (termine che fa orrore al Patron Carlin Petrini), quanto invece è il messaggio rivoluzionario che ad ogni edizione viene ricordato con passione da Slow Food: “dobbiamo far sì che nel mondo tutti abbiano diritto a nutrirsi con alimenti di qualità”.
“Il Salone del Gusto e Terra Madre concorrono sempre di più alla ridefinizione dell’identità della nostra città – ha ricordato Fassino all’apertura della manifestazione -. “E’ anche grazie a quest’appuntamento biennale, che Torino è mutata in chiave turistica. La numerosa partecipazione di pubblico dimostra quanto il tema sulla qualità dell’alimentazione sia sempre più percepito come rilevante per il benessere della vita quotidiana di ognuno. Torino, che continua ad essere una città industriale, è oggi anche una metropoli che si alimenta di nuove attività come quelle del settore economico, turistico, universitario e culturale, quest’ultimo inteso in un’ accezione più larga: il Salone del Gusto e Terra Madre stanno all’interno di questa straordinaria evoluzione”. “L’alimentazione – prosegue il Sindaco – è strategica e decisiva al punto che sarà una dei temi centrali dell’Expo 2015 a Milano. Anche per questo Torino si sta attrezzando per fare in modo che l’Expò sia una grande occasione per il nostro territorio”.
Il presidente Slow Food, Carlin Petrini ha ricordato all’inaugurazione del Salone lo scetticismo di chi, nel 1996, alla prima edizione del Salone del Gusto, guardava al recupero del patrimonio alimentare tradizionale come a un capriccio di nicchia, destinato a scomparire, mentre l’economia “quella vera” stava da un’altra parte e aveva l’industria come baricentro. “Oggi Slow Food – dice Petrini – ha dimostrato che il nostro patrimonio enogastronomico può creare sviluppo ed economia, e sarebbe ora che tra industria e agricoltura ci fosse rispetto e pacifica coesistenza”.

Il programma è consultabile sul sito www.salonedelgusto.it oppure
scaricando le App per iPhone e Android

Taggato con:
Nov 03


Con il numero di 160 gallerie, tra le migliori al mondo, di cui la metà straniere, anche quest’anno Artissima, nuovamente allestita all’Oval Lingotto, si colloca sulla scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea.
Il giro d’affari di questa edizione, secondo le previsioni del direttore Francesco Manacorda – crisi permettendo – potrebbe essere intorno ai 15 milioni di euro.

“Artissima 18, che di anno in anno è cresciuta di qualità e notorietà, si colloca in una settimana che registra con un’esplosione di manifestazioni – ha sottolineato il sindaco Piero Fassino durante la presentazione alla stampa – . Gli innumerevoli appuntamenti in calendario nelle prossime ore, da Meet design alla Notte delle arti contemporanee di sabato sera, alle diverse mostre in programma, non sono iniziative episodiche, ma la conferma che Torino è una grande capitale internazionale dell’arte contemporanea. Nel corso degli ultimi anni – ha proseguito, prima di cedere la parola all’assessore regionale, Michele Coppola -, il capoluogo ha assistito a una metamorfosi: da città industriale si è trasformata in una grande città plurale”.

Artissima 17 ha visto la partecipazione di oltre 48.000 visitatori e 1300 giornalisti accreditati.
Con l’edizione 2011, la rassegna intende rafforzare ulteriormente il livello di qualità e di internazionalità, evidenziando un nuovo slancio alla forte vocazione sperimentale che ha caratterizzato Artissima 2010, consolidandone il successo.
È stata riconfermata la sede dell’Oval, originale padiglione da taglio architettonico realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e che con i suoi 20.000 mq illuminati naturalmente, si è mostrato un luogo di grande efficacia per ospitare la manifestazione. ” Stiamo raccogliendo quanto abbiamo seminato negli anni passati – ha affermato il direttore Francesco Manacorda che per l’edizione appena inaugurata ha ideato un format off ‘Artissima Lido’, nel quadrilatero romano, frequentato dalla zona giovanile nel centro storico”.
Lo spazio istituzionale che lo scorso anno ospitava ‘ Musei in mostra’ in questa edizione accoglie i progetti di Zonarte, la nuova iniziativa realizzata da sei dipartimenti educativi dei musei cittadini. “Un modo per coinvolgere i non addetti ai lavori – ha aggiunto Manacorda – e per coinvolgere i fruitori di arte del futuro”.

www.artissima.it

[fonte: Torinoclick]

Taggato con: