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Apr 23


Questa mattina nella caserma La Marmora di via Asti 22 sono stati ricordati i partigiani fucilati nell’allora sede dell’Ufficio Investigativo della Guardia Nazionale Repubblicana. Il discorso ufficiale è stato pronunciato dall’avvocato Bruno Segre, presidente dell’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (A.N.P.PI.A.), presente per la Città di Torino l’Assessore Stefano Gallo.

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Apr 22


Questa mattina in corso Ferrucci, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, negli uffici dell’assessorato allo Sport della Città di Torino, sono stati ricordati i partigiani e gli operai della Fiat caduti e deportati per aver difeso lo stabilimento nel 1945.
Dopo la deposizione della corona d’alloro l’assessore allo sport della Città, Stefano Gallo, ha sottolineato l’importanza di queste giornate di memoria perché “non si può costruire il futuro senza ricordare il passato”.
Erano presenti alla commemorazione anche Ferruccio Maruffi, presidente dell’associazione nazionale ex Deportati Politici e Raffaele Petrarulo, consigliere della Provincia di Torino.

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Nov 11


Questa mattina nella sala del Consiglio Regionale, in via Alfieri 15, alla presenza delle autorità Regionali e del Sindaco Piero Fassino, è stata consegnata una medaglia in ricordo della Resistenza a un gruppo di ex partigiani torinesi.
Nel suo intervento Fassino ha sottolineato il significato profondo di tale cerimonia: “il mio saluto a tutti voi è tanto più affettuoso perché sono io stesso figlio di un partigiano, cresciuto nel culto della memoria della Resistenza”.
Il Sindaco ha evidenziato come in Piemonte la lotta di liberazione sia stata una sollevazione popolare che ha coinvolto tutte le classi sociali e, a tal proposito, ha citato lo scrittore Giorgio Bocca che, in un suo celebre libro, ha scritto:“il Piemonte fu la regione in cui la Resistenza ebbe il carattere più unitario. Qui si videro uomini e donne di diversa appartenenza sociale combattere insieme”.
“Essere qui e rendere onore a coloro che hanno combattuto contribuendo a liberare l’Italia dal nazi-fascismo – ha concluso Fassino – non è solo un atto di giusto omaggio nei confronti dei presenti e di quanti non ci sono più. È anche la riconferma del nostro impegno a far rivivere ogni giorno i valori in difesa della libertà, della democrazia e della giustizia nati sessantasei anni fa”.

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