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Gen 27


Il campo di concentramento di Auschwitz fu, insieme al campo di sterminio di Birkenau, il centro del sistema concentrazionario creato dai nazisti in Polonia. Le immagini fissate sulla pellicola da Bruna Biamino raccontano più di tanti testi. L’entrata di Auschwitz, le torrette di guardia e il filo spinato, i luoghi della morte, la desolazione delle baracche, il senso di solitudine e abbandono che cela gli orrori del nazismo e il tragico destino delle vittime dell’olocausto. Non sono le fotografie scattate dai liberatori, che raffigurano le enormi distese di corpi scheletrici mostrando la reale portata dell’orrore dei campi di sterminio. Sono immagini apparentemente più serene, che riescono però a svelare quella terribile “banalità del male” descritta da Hannah Arendt.
Questi scatti fotografici, sollecitando attraverso le immagini la nostra coscienza storica, ci consentono di “visitare” Auschwitz per ciò che è stato e che non deve essere dimenticato.

Luogo: Museo Civico d’Arte Antica e Palazzo Madama
Prezzo: gratuito

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Gen 20



Il 27 gennaio 1945 vennero abbattuti i cancelli di Auschwitz. Simbolicamente in questa data è stato istituito il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Al Museo Diffuso della Resistenza è stato presentato il programma completo delle iniziative organizzate a Torino.

In particolare il Museo propone presso i propri locali la mostra temporanea “Arte & Shoah”:
L’allestimento Arte&Shoah raccoglie le opere di diciotto allieve e allievi dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che partendo dall’analisi storica e artistica della rappresentazione dello sterminio del popolo ebraico, hanno costruito nuovi linguaggi e modalità di espressione.
I giovani autori si sono concentrati sugli aspetti psicologici, antropologici e storici che hanno portato alla costruzione dell’immagine del nemico, fino a demonizzarlo e a volerlo distruggere.

La mostra propone un’arte che nasce da una condivisione “umana” del dramma di milioni di persone, deportate e uccise nei lager nazisti e dalla convinzione che anche il dolore può essere rappresentato.
Per ravvivare la memoria su quell’efferato periodo storico del secolo scorso “non si può fare più affidamento alle fonti documentarie (sempre più labili con la scomparsa dei testimoni diretti), ma c’è la necessità di una ricostruzione di quell’evento attraverso la rielaborazione creativa” sostengono gli organizzatori.
La conoscenza storica si trasforma nelle nuove generazioni in un adattamento personale e artistico di quel dramma vissuto solo idealmente.
Le opere, infatti, trasmettono un coinvolgimento emotivo profondo, ma anche “un senso di responsabilità e consapevolezza civile”.

Durante il periodo della mostra sono previste visite guidate.
Nei giorni 3-10-17 febbraio alle ore 20 Willy Beck, docente di Storia dell’arte e critico d’arte, accompagnerà i visitatori lungo il percorso proposto dall’allestimento, dialogando davanti a ciascuna opera con i giovani creatori che le hanno realizzate. Si potranno così approfondire i temi trattati e le intenzioni progettuali dei lavori per entrare in un rapporto più intimo con le opere e la sensibilità degli autori. Infine il 27 gennaio dalle 10 alle 22 i giovani artisti saranno a disposizione dei visitatori per parlare delle loro creazioni.
I servizi educativi del Museo, in collaborazione con la fondazione Camis de Fonseca offriranno visite guidate e laboratori per le scuole.

Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Ingresso libero
Info e prenotazioni visite guidate: biglietteria Museo – telefono 011.4361433;
informazioni e prenotazioni scuole: numero verde museiscuola@ 800553130 (da lunedì a giovedì 9 – 16; venerdì 9 – 13)
Informazioni telefono 011.4363470 – info@museodiffusotorino.it.
Apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; giovedì dalle 14 alle 22. Chiuso il lunedì.

Tutte le informazioni sul sito web del Museo Diffuso della Resistenza

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Gen 20


Educare alla Memoria

Mercoledì 20 gennaio 2010 partono i primi ragazzi con il Treno della Memoria, arrivato alla sesta edizione. Il Treno della Memoria è un iniziativa dell’Associazione Terra del Fuoco, che punta a realizzare con i giovani di tutta Italia un percorso di conoscenza e educazione alla storia.

I partecipanti, studenti provenienti da dieci regioni italiane, vengono coinvolti in un progetto che si protrae per l’intera durata dell’anno scolastico, fatto di incontri e laboratori finalizzati ad insegnare l’importanza della Memoria per il nostro Paese. Culmine del percorso è il viaggio degli studenti, accompagnati dai giovani educatori di Terra del Fuoco, in Polonia, dove verranno portati a visitare i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Birkenau.

Il primo treno in partenza è stato presentato al Teatro Regio alla presenza tra gli altri di: Giovanni De Luna, Docente di Storia Contemporanea; Felice Margaroli dell’Associazione Nazionale Ex Deportati, Tonino Calvano e i volontari della Croce Rossa, il Sindaco Sergio Chiamparino e la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso.

Sul primo treno in partenza da Torino, viaggerà anche una delegazione di 13 giovani abruzzesi vittime del terremoto di aprile 2009.

Il tema del percorso educativo dell’edizione 2010 del Treno della Memoria sarà il narcotraffico e la spirale di sfruttamento internazionale messa in moto da questa economia illegale.

Maggiori informazioni sul sito dell’Associazione Terra del Fuoco e nelle pagine dedicate al Treno della Memoria.

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