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Mar 02


La quinta edizione di Biennale Democrazia avrà luogo a Torino da mercoledì 29 marzo a domenica 2 aprile 2017 e, con il titolo USCITE DI EMERGENZA, ospiterà una riflessione sulle crisi del nostro tempo, alla ricerca delle risposte necessarie, ma anche di nuove strade da percorrere e di possibilità inedite.

Biennale 2017 sarà dunque dedicata a una delle parole più evocate nel linguaggio politico contemporaneo: emergenza. Ai suoi usi e ai suo abusi. A ciò che questo termine nasconde e a ciò che manifesta. Alla sua capacità di segnalare l’insorgere imprevisto di un problema, di un’eccezione, di un allarme. Ma anche di trasfigurare, come una maschera, le realtà e i corpi che ne sono toccati: il corpo dei migranti, il pianeta aggredito dall’uomo, le città “sotto assedio”, le economie in dissesto, le nuove povertà, le aree del mondo dove dilaga la guerra. In condizioni di incertezza radicale, d’altra parte, a mutare è la politica stessa, che invoca decisioni subitanee, rapidità d’azione, mutamento dei codici. Anche da qui, l’accresciuta importanza di conoscere, di distinguere, di giudicare come si decide e cosa si decide. “Emergere”, infine, è il manifestarsi di qualcosa che era celato alla vista e, quindi, il presentarsi di opportunità inedite e di occasioni di cambiamento, la possibilità di nuovi inizi.

L’emergenza può essere una realtà incontestabile, oppure un inganno. Un’occasione da cogliere, oppure un falso allarme. In un caso e nell’altro, le sfide che oggi abbiamo davanti sono le stesse: uscire dallo stato di una paralizzante necessità, restituire ai cittadini possibilità di scelta, sperimentare nuove forme di azione comune. Sono queste le “uscite di emergenza” alle quali Biennale Democrazia 2017 guarderà con particolare interesse.

Tutte le informazioni sul sito di Biennale Democrazia

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Mar 24


Presentata al Campus Luigi Einaudi la terza edizione del Torino Jazz Festival – che si svolgerĂ  dal 25 aprile al 1° maggio, con un giorno in piĂą rispetto alla passata, e sarĂ  un autentico viaggio globalizzato del jazz.
Realizzata con Intesa Sanpaolo e Iren – main partner -, Terna e Poste Italiane – sponsor – e Radio Rai – media partner -, la manifestazione torinese ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco per la giornata del 30 aprile dedicata al jazz. Il festival, in questa importante data, ospita artisti sudafricani, camerunensi, norvegesi, statunitensi, israeliani, libanesi, brasiliani, canadesi, argentini, francesi, insieme a un’ampia varietĂ  del mondo mediterraneo, in uno spettro stilistico cha racconta un profondo cambiamento nella concezione del jazz: un genere che oltre alla gloriosa tradizione neroamericana abbraccia gli stili piĂą diversi.
“Con la terza edizione della rassegna Jazz Festival, Torino risponde alla sua vocazione internazionale portando turisti e visibilitĂ  – dichiara il Sindaco di Torino Piero Fassino -. Per sette giorni la cittĂ  sarĂ  un jazz club a cielo aperto – e non -, dove i migliori jazzisti al mondo, si esibiranno nel centro storico, per le strade, piazze, locali e circoli della cittĂ . Quest’ anno il Jazz Festival renderĂ  ancora piĂą significative due date molto importanti: il 25 aprile e il 1° maggio. Inoltre, il TJF 2014, nella Giornata Internazionale del Jazz, il 30 aprile, ha ricevuto il patrocinio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ed è sede principale dell’evento per l’Italia. Il Festival Jazz è dunque un evento musicale oltre che una festa popolare, sociale e culturale: attrae appassionati del genere e persone curiose che sono disposte a scoprire questo mondo alquanto sconosciuto”.

I luoghi del TJF sono gli stessi dello scorso anno con qualche piccola modifica: i concerti principali del main festival sono in piazza Castello, il Fringe tra i Murazzi lungo il Po e i locali vicini. I concerti a pagamento delle ore 18 si terranno in alcune delle sale da concerto della cittĂ . In altri spazi del centro si svolgono incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema in un programma perfettamente coordinato. Un tram itinerante, con a bordo musicisti, inonderĂ  tutta Torino di note jazz per coinvolgere il maggior numero di cittadini. Dal 17 al 24 aprile il vasto programma del TJF vede anche una nutrita sezione di anteprime con occasioni di incontro e avvicinamento al genere musicale.

“Come tutti i nuovi progetti, il tempo, la qualitĂ  e il successo sono le caratteristiche principali che contribuiscono a renderli conosciuti, seguiti e sempre piĂą apprezzati – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della cittĂ , Maurizio Braccialarghe -. Così, il Torino Jazz Festival, dopo aver riscosso un indubbio gradimento di pubblico nelle due passate edizioni, ritorna quest’anno con un programma ancora piĂą ricco. Affidato alla direzione artistica di Stefano Zenni, con la collaborazione per la parte Fringe di Furio di Castri, il cartellone 2014, se possibile, rappresenta un ulteriore passo in avanti. Il Festival è un vero e proprio viaggio nel mondo Jazz: atmosfere, sapori, proposte cinematografiche, letterarie, artistiche e tecnologiche. Questa edizione, in particolare, ha come obiettivo il completamento dell’arco temporale: inizia infatti il 25 aprile per concludersi il 1° maggio. Una sette giorni di grande jazz che, sono sicuro, incontrerĂ  la partecipazione sia dei torinesi, sia degli ospiti, sempre piĂą numerosi, che raggiungono Torino per seguire il festival. Buon festival e tante ore di buona musica per tutti”

Il festival è preceduto da una ricchissima Anteprima. Si parte con Jazz On the Road – sotto la direzione di Matteo Negrin -, una ricca tre giorni organizzata da Enjoy Social Festival che inizia giovedì 17 aprile e prosegue fino a sabato 19 aprile e si svolge sul vivace territorio di San Salvario. PiĂą di 70 eventi tra le vie del quartiere, nei negozi e in altri spazi pubblici. In occasione dell’evento lo storico Teatro Chiarella – bombardato e ricostruito dopo il secondo conflitto mondiale – riapre le sue porte al jazz con The Sweet Life Society. Dal 22 al 24 aprile, passate le festivitĂ  pasquali, torna il jazz con anticipazioni, mostre, presentazioni di libri, concerti nei locali e, soprattutto il 23 aprile, con Jazz senza quartiere, un happening musicale lungo un giorno in collaborazione con l’Associazione AR.CO.TE che animerĂ  alcune vie tra Borgo Rossini e Vanchiglia. Tra gli ospiti: il trombonista Giancarlo Schiaffini, presente anche in veste di scrittore, il percussionista Michele Rabbia in un progetto davvero “saporito” (in collaborazione con Guido Gobino) e i divertenti aneddoti di Bruno Gambarotta. Il 23 aprile, al Conservatorio Giuseppe Verdi, non si potrĂ  mancare allo spettacolo musical-teatrale L’amico di Fred, dedicato al torinese Fred Buscaglione.

“Torino Jazz Festival 2014 propone un autentico viaggio globalizzato del jazz- – spiega il Direttore artistico del Festival, Stefano Zenni -, un’occasione per scoprire insieme le trasformazioni della musica. La vocazione del festival rimane quella dell’incrocio tra le arti, l’unica che può rendere conto della tumultuosa vitalitĂ  della scena contemporanea: arte, cinema, filosofia, letteratura sono i fili rossi che collegano il vasto ventaglio di suoni che attraverseranno la cittĂ , dalla mattina a notte fonda, nei teatri e nelle piazze, nei locali e sul fiume, con grandi artisti internazionali e nuove produzioni del festival. E con un occhio di riguardo alla didattica, all’infanzia e alle collaborazioni internazionali. Il festival scorre tra due feste di grande importanza civica: il 25 aprile e il 1 maggio, che verranno celebrate con musica ed eventi; e il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz, sarĂ  festeggiato con il patrocinio che la Commissione Nazionale Italiana che l’Unesco ha voluto concedere a Torino. Un bel modo per ricordare che il jazz è la musica del riscatto, della molteplicitĂ  culturale, dell’incontro senza confini, vissuti come una festa di suoni, incontri, scoperte, giochi: una celebrazione della vita in forma di colorato viaggio globale per le strade della città”.
Il TJF 2014 promuove ben tre produzioni originali: Diane Schuur con la Torino Jazz Orchestra (sabato 26 aprile, ore 21), Mauro Ottolini (domenica 27 aprile, ore 18) che musica il capolavoro di Buster Keaton Le sette probabilità e Stefano Battaglia (lunedì 28 aprile, ore 16) in una rilettura dell’opera del compositore Alec Wilder.
Quest’anno, inoltre, sono in programma collaborazioni con diverse istituzioni come dimostra la realizzazione de Il jazz della Liberazione in calendario venerdì 25 aprile.
I concerti gratuiti nella cornice di piazza Castello, vedranno esibirsi le star: Al Di Meola (domenica 27 aprile, ore 21) con un omaggio ai Beatles, Manu Dibango (lunedì 28 aprile, ore 21), Enzo Avitabile e i Bottari di Portico (martedì 29 aprile, ore 21) e Caetano Veloso (mercoledì 30 aprile, ore 21). Al Teatro Carignano, ciliegina sulla torta, gli auguri di buon compleanno a Gianluigi Trovesi (26 aprile, ore 11): ospiti speciali Gianni Coscia e Umberto Eco.
Tra i concerti a pagamento spiccano diverse proposte: da Uri Caine/Dave Douglas a Kenny Barron/ Dave Holland, per finire con Louis Moholo per il focus Sudafrica.
Prosegue la collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi e la Juilliard School of Music per le masterclass. Il ricco cartellone non si esaurisce qui: ci saranno i molti concerti

delle notti del TJF Fringe con ospiti straordinari come Jon Balke e Javier Girotto, i concerti del Jazz Club Torino in piazzale Valdo Fusi e molto altro ancora.
Primo Maggio con la tradizionale Festa jazz non stop in piazza Castello: Taranta Nera, Giornale di Bordo, il quintetto di Paolo Fresu che celebra il trentennale di attivitĂ , Ibrahim Maalouf, la fusion di Alain Caron e grande chiusura con Elio e le Storie Tese.

Fringe
Anche quest’ anno il TJF Fringe sprigiona le sue frizzanti note jazz tra i locali, le vie e le piazze della città per cinque lunghe notti dal 26 al 30 aprile. L’edizione 2014 è ispirata al capolavoro di John Coltrane A Love Supreme che quest’anno festeggia i cinquant’anni dalla pubblicazione, un’opera che ha influenzato musicisti di tutti i generi. La sperimentazione, anima pulsante del FRINGE, contagerà gli oltre 200 artisti coinvolti nei 70 concerti di un programma che si preannuncia variegato grazie al mix di musicisti italiani e internazionali. Numerosi gli eventi speciali targati FRINGE come l’immancabile l’appuntamento, dalle ore 23,00 con l’assolo sul fiume Po, “l’urlo dei Murazzi”, che darà simbolicamente il via ai concerti della notte e verrà seguito, novità di questa edizione, dalle performance sulle Night Towers, strutture temporanee in piazza Vittorio che ospiteranno i musicisti per uno spettacolo unico di note “dall’alto” che coinvolgeranno l’intera piazza in un turbine di musica e danze. Un vero festival nel festival, il TJF FRINGE, che scalderà le sponde del fiume Po, i locali di piazza Vittorio Veneto e di via Po con esibizioni ed eventi speciali.

La comunicazione e la creatività del Torino Jazz Festival è stata affidata anche quest’anno al Laboratorio Zanzara. Un’occasione per dimostrare come una realtà sociale può essere parte attiva della vita culturale della città, dove la diversità è patrimonio comune e restituisce ricchezza in termini d’integrazione sociale e culturale, per un rinnovato senso di cittadinanza.

Tutte le informazioni sul sito del Torino Jazz Festival

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Ott 04


Si è celebrata oggi, venerdì 4 ottobre, presso il Campus Luigi Einaudi in lungo Dora Siena 100, la “Festa dell’albero”, con la piantumazione degli alberi donati all’UniversitĂ  degli Studi di Torino dall’Associazione Internazionale Produttori del Verde “Moreno Vannucci”.

Da 11 anni l’Associazione fa omaggio al Presidente della Repubblica di un abete dell’Appennino tosco-emiliano che viene posizionato nel Cortile d’Onore del Quirinale in occasione delle festività natalizie. Inoltre, ogni anno, in occasione della Festa dell’albero, dona a Istituzioni pubbliche selezionate piante da esterno: nel 2007, dopo il grave incendio nella foresta del Gargano, l’Associazione è intervenuta per il recupero del verde nel Comune di Peschici; lo stesso impegno è stato profuso per rinfoltire il parco pubblico dell’Ambro di Milano. Gli alberi donati all’Ateneo torinese permetteranno invece di completare la realizzazione di un viale alberato in Corso Farini 200, dove migliaia di studenti vivono la loro esperienza universitaria.

La Cerimonia di Piantumazione si è aperta con il saluto del Rettore dell’UniversitĂ  di Torino Gianmaria Ajani e di Enzo Lavolta, Assessore all’Ambiente della cittĂ  di Torino, e si è conclusa con la benedizione degli alberi donati da parte del Vicario Generale Monsignor Valter Danna. Il Gruppo da Camera dell’UniversitĂ  di Torino, diretto dal maestro Ugo Piovano, ha offerto l’intrattenimento musicale, mentre i giovani allievi della classe 1A della Scuola Media Spinelli hanno recitato poesie sugli alberi.

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