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Set 13


È stato firmato stamattina dal Sindaco di Torino, Piero Fassino, il Presidente della Fiat e di Exor, John Elkann, l’Amministratore Delegato della Fiat, Sergio Marchionne e il Presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Maurizio Cibrario, il protocollo d’intesa per il restauro del Faro della Vittoria.
L’intervento è stato promosso, progettato e seguito negli aspetti tecnico-organizzativi dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino in occasione del decennale della scomparsa dell’Avvocato Giovanni Agnelli, nipote del Senatore Agnelli che nel 1928 donò alla Città il Faro per festeggiare il decennale della vittoria della prima guerra mondiale.
Il restauro è finanziato dalla Città di Torino – che ha affidato l’incarico operativo ad Iride Servizi-Iren Energia -, da Exor e da Fiat. Il progetto e la realizzazione della Statua della Vittoria alata furono commissionati allo scultore Edoardo Rubino.
La fusione fu realizzata in tre tronconi, utilizzando 25 tonnellate di bronzo. L’altezza totale del Faro, 18,50 metri, rese l’opera la terza al mondo in ordine di grandezza, inferiore solo al San Carlo Borromeo di Arona, alto 23 metri e alla Statua della Libertà di New York di 21 metri.
L’opera fu posta su un basamento marmoreo di 8 metri, raggiungendo così un’altezza complessiva di oltre 26 metri.
L’inaugurazione dell’opera ristrutturata è prevista il prossimo 7 novembre.

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Giu 23


Cittadinanza civica per ottocento bambini
Sono molte le città italiane che hanno conferito la cittadinanza civica ai bambini stranieri nati nel loro territorio. E Torino – dove gli stranieri sono 150mila (il 17% della popolazione) – è il primo grande centro urbano che va in questa direzione.
Domenica 23 giugno nella Villa della Tesoriera, in corso Francia si è svolta la cerimonia di consegna dell’atto ai bambini nel corso della festa Tutti i colori dei bambini, uno dei tanti appuntamenti organizzati dalla Città per i festeggiamenti di San Giovanni.
Presente Cécile Kyenge, Ministro per l’Integrazione, a sottolineare l’importanza dell’evento. Hanno partecipato inoltre i consiglieri comunali che il 17 dicembre scorso, hanno approvato la delibera di modifica dell’art. 7 Cittadinanza Onoraria, Sigillo Civico e Cittadinanza Civica del proprio Statuto. Con l’introduzione del comma 5, infatti, si attribuisce la cittadinanza civica a tutti i bimbi nati nel capoluogo piemontese, non sono in possesso della cittadinanza italiana. L’attestato non ha valore legale per l’attuale legge italiana, che non riconosce il diritto alla cittadinanza ai bambini nati in Italia da cittadini stranieri residenti in un determinato Comune. Provvedimento pilota che, come ha precisato il Sindaco Piero Fassino è un atto simbolico di grande forza “perché in Italia è aperto un dibattito sull’ottenimento della cittadinanza da parte degli stranieri, componente sempre più numerosa della nostra società”. Gli attestati andranno a circa 800 bimbi nati dopo il 17 dicembre 2012.
Coloro che non hanno partecipato alla festa Tutti i colori dei bambini, potranno richiedere l’attestato allo sportello Informacittà in Piazza Palazzo di Città 9/a (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 18 e il sabato dal- le 9 alle 13 a partire da martedì 25 giugno).
L’iniziativa è patrocinata dall’Unicef.
Per ulteriori informazioni consultare il sito web della Città all’indirizzo http://www.comune.torino.it/cittadinanzacivica.
E’ possibile inviare una mail a: iniziative.istituzionali@comune.torino.it o chiamare i numeri: 011.442.2081 – 2604

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Apr 14


“Siamo davvero felici solo quando pensiamo”. Le parole con cui Gustavo Zagrebelsky aveva aperto giovedì al teatro Carignano la terza Biennale Democrazia sono la sintesi migliore di questa edizione 2013, caratterizzata dall’entusiasmo, dalla voglia di esserci e partecipare delle migliaia di cittadini che hanno affollato ogni evento in programma.

I cinque giorni di Biennale Democrazia – un percorso di indagine sulle utopie contemporanee con oltre 250 protagonisti del panorama nazionale e internazionale – si sono dunque rivelati ancora una volta un’opportunità preziosa di riflessione e confronto per chi ha preso parte agli oltre 100 incontri proposti. Partecipazione significativa in particolare fra i giovani: 650 ragazzi delle scuole superiori impegnati nei 32 laboratori a loro dedicati, centinaia di universitari iscritti agli eventi in programma.
Inoltre la tecnologia ha permesso a migliaia di persone di seguire gli eventi online: oltre 6.000 “contatti” nei vari profili Facebook legati alla manifestazione, centinaia di tweet ogni giorno, numerose dirette streaming degli incontri, oltre ai migliaia di accessi al sito internet di Biennale. Ma anche i media tradizionali hanno avuto un peso importante, come confermano gli oltre 200 giornalisti accreditati, mentre la Rai ha quotidianamente trasmesso gli appuntamenti del Teatro Carignano sul canale Rai Educational.

Biennale Democrazia 2013 conferma quindi non soltanto la bontà della formula, il successo di una iniziativa culturale ormai consolidata, ma evidenzia in modo lampante il bisogno di occasioni di dialogo, spazi di circolazione del pensiero e delle idee.

Il tema dell’edizione – espresso dal titolo “Utopico. Possibile?” – è stato il filo conduttore che ha caratterizzato il calendario della terza edizione. “Il titolo sintetizza alla perfezione il respiro di speranza con cui ci si interroga sugli orizzonti ideali e sulle sfide che ci attendono”, aveva detto Gustavo Zagrebelsky presentando la scelta di un argomento all’apparenza complesso, ma che il pubblico ha mostrato di apprezzare.

“La risposta entusiasta dei cittadini è la migliore conferma per Biennale Democrazia – commenta l’Assessore della Città di Torino, Maurizio Braccialarghe – e la cultura si dimostra ancora una volta un’esperienza di aggregazione e di partecipazione che permette, ai torinesi come ai tanti ospiti appositamente giunti da fuori, di riconoscersi in una identità comune”.

E ora la Città già pensa ai prossimi appuntamenti e a nuove progettualità. “In un momento complesso come quello attuale è fondamentale, come nel caso di Biennale Democrazia, saper offrire contributi importanti per una riflessione nuova, diversa, moderna. Torino è una città in grado di cogliere e dare risposte al bisogno di ‘nuovi pensieri’ – conclude il Sindaco, Piero Fassino. “I cittadini hanno premiato la Democrazia, a noi il compito di premiare i cittadini con nuove occasioni di sapere e conoscenza. Perché Torino sia sempre più un laboratorio permanente capace di dare un contributo sostanziale al tempo di cambiamento che stiamo vivendo”.

Nelle immagini del fotoblog alcuni degli appuntamenti di giovedì 11 e venerdì 12.

Giovedì 11: al teatro Carignano le “Idee sulle idee” con Gustavo Zagrebelsky e l’incontro “l’Africa del futuro, tra democrazia e sviluppo” oltre alle immagini di Posterheroes in piazza Carlo Alberto.

Venerdì 12: al teatro Carignano Carlo Petrini, Stefano Liberti, Mario Calabresi hanno dialogato sulle “Utopie che nascono dalla terra”, al teatro Gobetti l’Assessore Mariagrazia Pellerino ha aperto l’incontro “Citta bambine” con Arnaldo Cecchini, Chiara Saraceno, Andrea Vico. Al Piccolo Regio Puccini Daniela Degan, Luca Mercalli, Maurizio Pallante, Paolo Griseri hanno parlato di “Decrescita felice”.
Ampia sintesi infine per lo spettacolo “Ferite a Morte” di Serena Dandini al teatro Regio.

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