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Nov 03


Come una Falena alla Fiamma (Like a Moth to a Flame) è il grande progetto espositivo che apre il programma di mostre delle OGR di Torino. La mostra sintetizza la doppia anima delle nuove OGR: le radici profondamente legate alla storia della città e del territorio e la vocazione fortemente internazionale, capace di attrarre pubblici, professionalità e partner istituzionali da tutto il mondo. Come una Falena alla Fiamma è un progetto firmato da tre curatori internazionali d’eccezione: Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, Mark Rappolt, redattore capo della rivista inglese Art Review, e l’artista britannico Liam Gillick.

Dal 3 novembre al 14 gennaio 2018, la mostra, organizzata insieme alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – centro per l’arte contemporanea che nel 2017 festeggia i 25 anni della propria collezione –  occupa quasi un terzo dei 9.000 metri quadrati della Manica Nord delle OGR e ruota intorno alla collaborazione e allo scambio con alcune delle più importanti istituzioni museali pubbliche di Torino, tra cui il Museo EgizioPalazzo Madama, il MAO – Museo d’Arte Orientale, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, in un gioco di contaminazioni reciproche tra opere d’arte contemporanea e opere dei secoli passati.

Dall’antico Egitto, passando per il medioevo sino all’era della globalizzazioneCome una Falena alla Fiamma si pone l’obiettivo di creare un ritratto di Torino a partire dagli oggetti che la città stessa e i suoi residenti hanno collezionato e, in alcuni casi, prodotto. Guardando a temi e idee ricorrenti nella storia dell’arte e ai modi diversi in cui vecchi concetti possono essere riattualizzati, la mostra ruota attorno a un grande nucleo di opere conservate in alcune delle più importanti collezioni di arte e antichità della città che, per l’occasione, trovano casa alle OGR e, contestualmente, al Museo Egizio e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Maggiori informazioni:
OGR Torino
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
www.inpiemonteintorino.it

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Ott 28


Con l’inaugurazione alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dove è stata accesa MosaicoTorino, e le relative accensioni, le Luci d’Artista si sono illuminate e Torino rivive l’atmosfera che accompagna verso il Natale e il 2017 con la grande collezione di 22 opere d’arte contemporanea. L’evento artistico en plein air, ormai irrinunciabile per i torinesi e turisti e da anni apprezzato ben oltre i confini italiani, apre il novembre dell’arte contemporanea.
Alcune opere, come è consuetudine, hanno cambiato luogo di collocazione nelle vie e piazze cittadine, garantendo così un impatto visivo nuovo e più appagante.

Le Luci d’Artista fino al 15 gennaio 2017 che vivacizzeranno la città sono:Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano; Vele di Natale di Vasco Are in via Lagrange; Ancora una volta di Valerio Berruti in Galleria Subalpina; Palle di neve di Enrica Borghi in via Roma; Tappeto volante di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città; Volo su… di Francesco Casorati nelle vie Pietro Micca e Cernaia; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria in piazza San Carlo; Il Giardino Barocco Verticale di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani); L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini in Galleria Umberto I° (Porta Palazzo); Migrazione (Climate change) diPiero Gilardi in Galleria San Federico; Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazzetta Reale; Piccoli Spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini;Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi in via Garibaldi; Il volo dei numeri di Mario Merzsulla Mole Antonelliana; L’amore non fa rumore di Domenico Luca Pannoli in piazza Bodoni; Palomar di Giulio Paolini in via Po; Amare le differenze diMichelangelo Pistoletto sulla facciata dell’Antica Tettoia dell’Orologio, in piazza della Repubblica; My noon di Tobias Rehberger in piazza Carlo Felice;Ice Cream Light di Vanessa Safavi in via Carlo Alberto (da via Po a piazza Carlo Alberto); Noi di Luigi Stoisa in via Carlo Alberto (da piazza Carlo Alberto a corso Vittorio Emanuele II°); Luce fontana ruota di Gilberto Zorio nel laghetto di Italia’61.

Ma la novità delle Luci 2016 è stato il luogo dell’inaugurazione. Quest’anno il momento dell’accensione infatti non è avvenuto nel centro cittadino, come per il passato, ma alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in via Modane 16, con #MosaicoTorino , installazione video-fotografica d’arte pubblica site-specific promossa dall’Associazione 4K e ideata dal collettivo artistico torinese Dead Photo Working. Il progetto video-fotografico racconta la città attraverso la partecipazione e il coinvolgimento di tutti coloro che hanno un account Instagram e che pubblicheranno le proprie fotografie utilizzando l’hashtag #MosaicoTorino. Le fotografie pubblicate dagli utenti Instagram diventeranno le tessere di un’immagine mosaicizzata della città di Torino animata in live-streaming da un software che raccoglierà tutti gli scatti pubblicati con l’hashtag ufficiale. L’opera luminosa, che nell’edizione di Luci d’Artista di quest’anno è l’evento artistico collaterale più innovativo e coinvolgente, sarà proiettata sulla parete esterna della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sul lato di via Spalato fino al 15 gennaio 2017.

La collezione di opere luminose di Luci d’Artista è un progetto della Città di Torino realizzato da IREN Servizi e Innovazione e Teatro Regio e, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

Un po’ di storia

L’idea di illuminare la città passò da un’esigenza concreta, una richiesta di aiuto da parte del mondo del commercio, tradizionalmente responsabile delle decorazioni luminose natalizie. Nel 1998 quattordici artisti furono coinvolti, provenienti da diversi background e tendenze attive in città. Ovviamente non venne concepita l’illuminazione di Natale come un semplice intervento decorativo ma come opera d’arte a cielo aperto. Questo è stato solo l’inizio di ciò che è una mostra sempre crescente, in termini di numeri, grande impatto scenico delle opere e la fama degli artisti coinvolti. La particolarità della manifestazione è stata, ed è tuttora, quella di utilizzare gli spazi, come le strade e le piazze di Torino, con realizzazioni artistiche ottenute utilizzando la luce, un elemento che, oltre a sua utilità pratica, ha sempre attirato e affascinato l’uomo. Dal 2001, Luci d’Artista è diventato l’evento più importante in un programma dedicato all’arte contemporanea, che si è concentrata nel mese di novembre. La rassegna con l’edizione 2016/2017 raggiungerà la XIX edizione con 34 artisti coinvolti. Questa, in sintesi, è la storia di Luci d’Artista. Rinnovandosi ogni anno, continua a rafforzare il ruolo di primo piano di Torino nell’arte contemporanea.

[fonte: TorinoClick]

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Dic 31



Da Luci d’Artista alla Sindone, da Terra Madre ai grandi eventi di sport, arte contemporanea e musica, passando per le immagini della piena del Po, della fine della scuola, gli eventi in piazza fino ad arrivare agli ultimi giorni dell’anno con la Supercoppa di pallavolo e la conferenza di fine anno del Sindaco.
Un viaggio fotografico nel 2010 di Torino, un anno di emozioni, mese dopo mese.

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